L’Unione Europea approva la nuova direttiva sulla sicurezza stradale: dal 2029 sarà possibile prendere la patente B a 17 anni, ma solo con un accompagnatore esperto. Ecco tutte le novità su esame, patente digitale, limiti e durata dei documenti.
Patente a 17 anni: cambia tutto in Europa
La nuova direttiva approvata dal Parlamento Europeo introduce un aggiornamento profondo delle regole sulla sicurezza stradale e sul conseguimento della patente di guida. Tra le principali novità, spicca la possibilità di ottenere la patente B a 17 anni, a condizione che il giovane conducente guidi solo accompagnato da un adulto esperto fino al compimento della maggiore età.
Gli Stati membri avranno tre anni di tempo per recepire le norme nel proprio ordinamento, e un ulteriore anno per applicarle concretamente. In Italia, quindi, l’introduzione effettiva della patente a 17 anni potrebbe avvenire entro il 2029.
Come funziona la patente B a 17 anni
Il nuovo sistema prevede che i neopatentati minorenni possano ottenere la patente di categoria B solo dopo aver superato l’esame di guida e a patto che, fino ai 18 anni, guidino in presenza di un accompagnatore. Quest’ultimo dovrà:
- avere una patente da almeno 10 anni;
- non avere precedenti gravi infrazioni;
- essere designato ufficialmente come “conducente esperto”.
Questo modello si ispira al sistema già in uso in Germania e Francia, dove la guida accompagnata ha mostrato risultati positivi in termini di riduzione degli incidenti tra i giovani.
Nuove regole per neopatentati e periodo di prova
Le nuove direttive europee introducono anche una maggiore severità nei primi anni di guida.
Il periodo di prova per i neopatentati sarà di almeno due anni, con sanzioni più pesanti in caso di:
- guida in stato di ebbrezza,
- uso del cellulare al volante,
- mancato uso delle cinture di sicurezza.
Durante questo periodo, i limiti di velocità e le restrizioni di potenza del veicolo potranno essere più rigidi rispetto ai conducenti esperti.
Patente digitale e durata estesa
La patente di guida diventerà presto anche digitale, accessibile dallo smartphone tramite un’app ufficiale dell’Unione Europea. Tuttavia, chi lo desidera potrà continuare a richiedere la patente fisica, che dovrà essere rilasciata entro tre settimane.
Un’altra novità riguarda la validità del documento:
- fino a 15 anni per auto e moto,
- 5 anni per camion e autobus,
- con possibilità di riduzione a 10 anni se la patente funge anche da documento d’identità.
Gli Stati membri potranno imporre controlli medici più frequenti per gli over 65 o per chi presenta particolari condizioni di salute.
Nuovi contenuti per l’esame di guida
L’esame teorico sarà aggiornato per riflettere le esigenze della mobilità moderna.
Le nuove prove comprenderanno domande su:
- angoli ciechi e sicurezza dei ciclisti e pedoni,
- uso corretto dei sistemi ADAS e dei dispositivi di assistenza alla guida,
- apertura sicura delle porte per evitare collisioni con biciclette e scooter,
- rischi di distrazione dovuti all’uso del telefono.
L’obiettivo è formare conducenti più consapevoli e preparati alla mobilità urbana contemporanea, dove convivono auto, bici, monopattini e pedoni.
Più cooperazione tra i Paesi UE sulle infrazioni
La riforma prevede anche una maggiore comunicazione tra le autorità nazionali in caso di infrazioni gravi commesse all’estero.
Se un conducente perde la patente in un Paese dell’Unione per guida in stato di ebbrezza, incidente mortale o eccesso di velocità, la sospensione sarà valida anche nel Paese in cui la patente è stata rilasciata.
Questo sistema renderà più efficace il contrasto alla guida spericolata transfrontaliera, garantendo l’applicazione delle sanzioni su tutto il territorio europeo.
Età minima per le patenti in Italia (oggi)
In attesa del recepimento della riforma, in Italia restano valide le attuali soglie di età:
- 14 anni: patente AM per ciclomotori fino a 50 cc;
- 16 anni: patente A1 o B1 (motocicli fino a 125 cc, quadricicli e microcar);
- 18 anni: patente A2 o B (auto e moto fino a 35 kW);
- 20 anni: patente A se in possesso di A2 da almeno due anni;
- 24 anni: patente A per tutte le moto.
Con la nuova direttiva, la patente B a 17 anni andrà ad aggiungersi a questo schema, introducendo una nuova fase di apprendimento protetto.

