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[Parigi 2006] Alfa 147 Q2, anteprima mondiale

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Al Salone di Parigi 2006, l’Alfa 147 propone in anteprima mondiale il differenziale autobloccante anteriore Q2, che mantiene e implementa tutti i punti di forza di una trazione anteriore, in termini di sicurezza attiva e intuitività, incrementando il piacere e il controllo di guida. In più, l’innovativo sistema assicura alcuni vantaggi tipici di una trazione integrale, ma con un peso e un costo decisamente inferiori.

Il sistema Q2 si basa sulla presenza di un differenziale meccanico a slittamento limitato di tipo Torsen. In particolare, questo differenziale ha il compito di ripartire la coppia tra le ruote motrici anteriori in modo dinamico e continuo secondo le condizioni di guida e del fondo stradale. Inoltre, abbinato alla esclusiva sospensione anteriore a quadrilatero, il sistema permette un turning particolarmente efficace del veicolo.

Gli ingegneri Alfa Romeo, infatti, sono partiti dall’ottima reputazione che la trazione anteriore vanta tra i clienti (non a caso è la soluzione scelta dalla maggioranza delle Case automobilistiche). Basti dire che, al di là di benefici complessivi di questo tipo di architettura (peso, abitabilità, ecc.), nelle condizioni al limite il comportamento sottosterzante di una trazione anteriore permette al guidatore di rispondere alle sollecitazioni del veicolo in modo più intuitivo: da qui la sensazione che la trazione anteriore sia “più sincera” di una trazione posteriore.

Un sensibile incremento di sicurezza alla guida, quindi. Per contro va anche detto che la trazione anteriore – in quanto le ruote sterzanti sono anche motrici – può compromettere il pieno piacere e controllo di guida in determinate condizioni dando vita a problemi di trazione in curva, un comportamento al limite sottosterzante o a reazioni sullo sterzo.

Per ovviare a questi svantaggi, Alfa Romeo ha messo a punto il sistema Q2 che fa propri tutti i punti di forza della trazione anteriore aumentando sensibilmente la tenuta di strada, la trazione e la stabilità in rilascio e, allo stesso tempo, attenuando il sottosterzo in accelerazione, gli interventi dei controlli elettronici e le vibrazioni sul volante. Di seguito due esempi pratici che mettono in risalto le potenzialità tecniche del sistema Q2.

Primo caso: vettura in curva

Percorrendo una curva in condizioni di scarsa aderenza (strada bagnata, innevata, fango, ecc.) o guidando in modo sportivo, spesso ci si trova nella condizione di perdita di aderenza della ruota interna, dovuta al fatto che il differenziale ripartisce la coppia alla ruota più “scarica” sottraendola a quella esterna che, essendo gravata dal peso aggiuntivo del rollio della vettura, potrebbe sfruttare un attrito complessivo più elevato.

In questa situazione si possono avere due risposte diverse a seconda dell’equipaggiamento della vettura. Infatti, su un modello privo di ASR – VDC, il risultato percepito è un pattinamento della ruota interna, una perdita di controllo del veicolo (forte sottosterzo) e la mancanza di accelerazione all’uscita della curva. Se invece la vettura è dotata di ASR – VDC, l’intervento dei sistemi di assistenza alla guida tolgono potenza al motore, intervenendo sulla valvola a farfalla, rendendo di fatto impossibile la modulazione dell’acceleratore e dando una spiacevole sensazione di calo di potenza e interazione con la vettura. In entrambi i casi il risultato è che all’uscita di una curva si ha la sensazione di essere “fermi”.

Cosa succede in presenza del sistema Q2

Nel momento in cui la ruota interna inizia a perdere aderenza, la coppia viene parzialmente trasferita verso la ruota esterna garantendo un minore sottosterzo, una maggiore stabilità, una più alta velocità di percorrenza della curva, un intervento dei sistemi di controllo del veicolo meno frequenti e invasivi. A tutto vantaggio dei piacere di guida e del pieno controllo del veicolo.

Secondo caso: terreni a scarsa aderenza

Nella marcia su terreni con condizioni di bassa aderenza, spesso succede di avere le ruote motrici in condizioni di diversa motricità. Per esempio, percorrendo una strada dopo una nevicata o una pioggia intensa, una ruota si trova sul margine della carreggiata, a diretto contatto con la neve residua, mentre l’altra si trova in una zona già pulita o asciutta.

In queste particolari condizioni, una partenza o una forte accelerata porta ad avere uno slittamento della ruota con condizioni critiche di attrito, con forti reazioni sul volante, uno spunto inadeguato e la necessità di effettuare continue correzioni con il volante per mantenere la traiettoria.

Cosa succede in presenza del sistema Q2

Gli effetti negativi vengono contrastati grazie al trasferimento progressivo di coppia verso la ruota che può sfruttare il maggiore coefficiente di attrito, rendendo più semplice, ad esempio, una partenza in salita su una strada di montagna e più sicura e confortevole la marcia su tratti di strada con mutevoli condizioni del manto stradale. Insomma, il sofisticato sistema Q2 è l’ennesima dimostrazione dell’eccellenza Alfa Romeo nella ricerca di soluzioni tecniche orientate alla sicurezza e al piacere di guida.

Redazione Autoappassionati.it

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