Settimo titolo mondiale consecutivo per la Mercedes, che stabilisce un nuovo record nella storia della Formula Uno. Un risultato strepitoso, figlio di una supremazia dell’era ibrida totale, sublimata con questa W11 che a conti fatti è una delle vetture più dominanti di sempre. Il voto? 10 e lode. Brava, bravissima Mercedes.
Gara ancora una volta strepitosa per Lewis Hamilton, con una gestione del primo stint su gomma media da antologia, che gli ha permesso di guadagnare due posizioni e di portarsi in testa alla gara. Poi la solita gara senza sbavature e l’ennesimo schiaffo al compagno di squadra. Il migliore, voto 10.
Peccato davvero, perchè Max Verstappen era riuscito anche a sopravanzare uno spento Bottas e a prendersi un secondo posto incredibile, poi la posteriore destra cede e gli rovina la gara e la sua monoposto finisce mestamente sulle ghiaia. Max è l’unico pilota che riesce a tenere il passo delle Mercedes. Oggi ha vinto la sfortuna, ma il buon Max merita un 9 in pagella.
Male Bottas, che dimostra ancora una volta di non avere la classe per laurearsi campione del mondo. Con questa Mercedes dominante gestisce male il primo set di medie, forse per un detrito della Ferrari finito incastrato sulla sua Mercedes, si fa sopravanzare da Hamilton al pit con un undercut magistrale e poi commette un errore di guida e viene passato pure da Verstappen. Chiude al secondo posto, ma è un brodino triste, voto 5.
Strepitoso ancora una volta Daniel Ricciardo, che conquista il secondo podio con la Renault. Il pilota australiano con questo risultato inizia a blindare il quarto posto in classifica irridata e forse sotto sotto anche a pentirsi di aver scelto di salire sulla McLaren la prossima stagione, per lui il voto è 8,5.
Stavolta in Alpha Tauri la copertina tocca a Daniil Kvyat che conclude la sua gara al quarto posto, nel finale prova addirittura ad insidirare Ricciardo per il podio, ma deve accontentarsi. Finalmente il pilota russo trova un risultato degno del suo talento ma sa già che la F1, e il mondo Red Bull, gli volterà le spalle. Forse è troppo tardi ma si becca un bell’8.
La Ferrari stavolta ha tanto, troppo da recriminare. Charles Leclerc (voto 8), come al solito fa il massimo e chiude quinto al traguardo, mentre con Vettel (voto 7,5) autore di un primo stint su mescola media da manuale, i problemi al pit stop che sono costati oltre 10 secondi e la scelta di montare la gomma hard in luogo della gomma soft completano una frittata imperdonabile. Così come la scelta durante la safety car di non far fare il pit stop a Sebastian che ricordiamolo era in lotta con Kvyat. Errori assurdi, che per un team che punta al vertice sono inaccettabili. Voto alla Ferrari 4.
Molto bene le Alfa Romeo che vanno entrambe a punti sia con Raikkonen che con Giovinazzi. Forse la conferma per entrambi per il 2021 ha portato fortuna e punti. Voto per entrambi 7,5.
Delude ancora una volta Alexander Albon, autore di una gara nettamente insufficiente. Il compagno di squadra dà battaglia alle Mercedes, mentre lui non riesce a sopravanzare piloti sulla carta con mezzi inferiori al suo e poi conclude la sua gara con un errore di guida che lo porta fuori dai punti e forse fuori dalla Formula Uno. Voto 3.
Dispiace davvero perchè il talento di George Russell è innegabile, ma l’errore di oggi nel girarsi e finire a muro in regime di safety car è da novellino ed è semplicemente inaccettabile. Sicuramente non ci dormirà la notte e questo lo aiuterà a crescere ancora, ma oggi il voto è 2.
Grazie Imola. Un circuito che mancava da troppo tempo nel mondiale di Formula Uno. Un tracciato selettivo, dove si vedono davvero le qualità dei piloti, sperando che chi dirige la baracca si renda conto che servono circuiti come questo per rendere appetibile la Formula Uno.
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