Se ne parlerà ancora tanto di questo episodio, il contatto fratricida tra Vettel e Leclerc, e come potrebbe essere altrimenti. Non poteva quindi passare in secondo piano l’episodio chiave, in senso negativo, del GP in terra verdeoro, un GP che si è rianimato vivacemente nel finale. C’è chi gioisce (brava Toro Rosso, brava Alfa Romeo Racing, bravissimo Sainz, da ultimo a terzo dopo la penalità a Hamilton) e c’è chi torna a casa, destinazione Maranello, Modena, con le ossa rotte.
Max Verstappen vince e convince in Brasile con un weekend praticamente perfetto, pole e vittoria e terzo posto momentaneo nella classifica piloti a un gp dal termine. Meglio era davvero difficile immaginare alla vigilia e questo non può che confermare il giudizio su un pilota che se messo nella condizioni di vincere ha qualità sopraffine: il nostro voto ovviamente non può che essere 10.
Pierre Gasly non scorderà mai questa giornata: il pilota silurato dalla Red Bull Racing ottiene un secondo posto con la sorellina Toro Rosso in un Gran Premio che fino a pochi giri prima sembrava dover celebrare una doppietta RedBull con Albon. Risultato strepitoso, per chi scrive è lui l’eroe di giornata voto 9,5.
Si presenta a San Paolo con il titolo in tasca ed in fondo ben poco da chiedere e da perdere e Hamilton si prende un 5,5 in pagella perchè nel finale con il contatto con Albon compromette un weekend che al netto di tutto stava per chiudersi in maniera positiva per il pilota inglese. Lewis ci ha provato, come sempre, ma stavolta è andato oltre e francamente non se ne sentiva il bisogno: giustissimi i 5 secondi di penalità che lo fanno sprofondare al settimo posto finale.
Primo podio di carriera per Carlos Sainz, che gode solo a metà visto che la comunicazione avviene a cerimonia ormai avvenuta; questo, però, non sminuisce una gara eccellente, con una sola sosta, facendo qualcosa come 29 giri sulla gomma soft, a dimostrazione che il pilota spagnolo è molto bravo e aggiungerei anche costante nel portare a casa punti pesantissimi, voto 9.
Che dispiacere per Alexander Albon autore di una gara intelligente e di grande grinta soprattutto nel duello vinto con Vettel, per questo il voto sarebbe un 8,5 pieno. Non ci sarebbe stato modo migliore di festeggiare la conferma per il mondiale 2020 in Red Bull con un meritatissimo secondo posto, purtroppo il contatto con Hamilton gli rovina la festa. Quanto è crudele in certi momenti il motorsport…
In settimana Bottas ha dichiarato di avere le idee chiare e un piano per provare a battere Hamilton per il 2020, in Brasile però non è riuscito a sopravanzare Leclerc con una mescola di vantaggio e con gomme praticamente nuove. Al momento queste dichiarazioni paiono un po’ troppo fumose, così come in fumo va la power unit della sua Mercedes, costringendolo ad un mesto ritiro, voto 5.
La Ferrari invece in questo weekend colleziona una figuraccia inaccettabile. Il problema delle gerarchie tra i piloti prima o poi andrà affrontato in maniera decisa. Seppur questo incidente non ha un unico colpevole è evidente che lottare per una posizione che non aggiunge punti in classifica costruttori in questa maniera scriteriata è inammissibile. Charles e Sebastian devono farsi un enorme esame di coscienza, perchè l’anno prossimo certi comportamenti potrebbero rovinare il mondiale ad entrambi, pertanto il voto non può che essere 2.
Strepitoso il nostro Antonio Giovinazzi, che in questo finale di stagione continua sempre di più a dimostrare che la conferma in Formula Uno è anche figlia di talento e qualità. In Brasile ottiene il suo miglior risultato di carriera, un quinto posto che fa un gran bene al suo morale e da un bello schiaffo in faccia a chi sosteneva che fosse non adatto a questi contesti: voto 7,5.
Discorso simile per Raikkonen, che conquista un quarto posto strepitoso che completa un weekend perfetto per l’Alfa Sauber voto 8 meritatissimo.
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