Ennesima prova di forza di Max Verstappen che si porta a casa anche questo Gran Premio. Il pilota olandese chiude la stagione con oltre 1.000 giri in testa, una percentuale di vittorie sopra il 90%. In altre parole, un mostro dotato di una costanza di performance tipica di un marziano per dedizione e risultati. Voto 10
Ultima gara per la RedBull che quest’anno è stata assoluta dominatrice. Tranne in un caso, hanno sempre vinto la gara. Se consideriamo che sommando i punti di Mercedes e Ferrari non si arriva al punteggio delle RedBull abbiamo bene la misura della portata di questo progetto che è stato uno dei più vincenti della storia della Formula Uno soprattutto rapportato al sempre più alto numero di gare in calendario. Voto 10 e lode
Gara eccellente anche per Charles Leclerc, secondo al traguardo. Un secondo posto che fa il bis con Las Vegas e consente al monegasco di superare Sainz in classifica irridata. Un risultato che fino a due gare fa era tutto fuorché scontato. Per il pilota ferrari è la conferma che quando la macchina va, lui difficilmente sbaglia approccio. Voto 9,5
Bravo anche George Russell che con il suo terzo posto finale salva la Mercedes dalla beffa di perdere il secondo posto in classifica costruttori. Con questo risultato George chiude in crescendo una stagione che lo ha visto protagonista di troppi alti e bassi. Questo è il suo secondo podio stagionale, l’ultimo risale addirittura al GP di Spagna. Voto 8
Al netto di tutto, gara positiva per Checo Perez, quarto al traguardo dopo una penalità di 5 secondi davvero discutibile. Il pilota messicano però conquista il “titolo” di vice campione del mondo al netto in stagione di qualche battuta a vuoto di troppo. Non credo abbia i mezzi per lottare con Max, ma ha portato a casa la pagnotta. Voto 6,5
Gara da incorniciare anche per Yuki Tsunoda. L’ottavo posto finale in gara è il frutto di una corsa matura, ma soprattutto di grinta di un pilota, che deve solo trovare la quadra nella costanza di rendimento. Il talento al pilota giapponese non manca di certo. Occorre ora, trovare più guizzi di questo tipo. Voto 9,5
Chiude la stagione con la beffa Carlos Sainz, in un weekend dove già dalle prove libere i segnali non erano dei più ottimistici, specie dopo il crash in curva 3. Il diciottesimo posto finale è figlio di una strategia orientata sull’unica sosta in attesa di una safetycar (mai arrivata), per provare a sparigliare le carte. Rimane l’amaro per non aver tenuto Leclerc dietro in classifica mondiale, ma vale quel che vale. Voto 4,5
Chiusura di stagione amara anche per Hamilton, che nelle ultime 3 gare ha smarrito la via. Pochi punti e gare anonime, lo hanno relegato a posizioni poco consone al suo immenso talento. Chiude la stagione alle spalle del duo RedBull e questa è una consolazione seppur magra. Voto 5
Un pizzico di amaro in bocca resta anche a Fernando Alonso, settimo al traguardo. Dopo l’exploit in Brasile sembrava che la Aston Martin avesse trovato nuova linfa e che per il pilota spagnolo ci fossero ancora chance per il terzo posto in classifica mondiale, invece gli ultimi due appuntamenti hanno mostrato la fragilità di un progetto nato molto bene ma che sul lungo periodo si è un po’ sciolto. Voto 5,5
Male la chiusura di stagione per le Haas che erano partite forte ad inizio stagione. Poi il buio che ha relegato gli americani all’ultimo posto costruttori con una sequenza di gare non all’altezza. Sono mancati gli sviluppi perché i piloti quando il mezzo non è il massimo possono fino ad un certo punto. Voto 4
Gara da dimenticare anche per i due alfieri di casa Alfa Romeo che lasciano (come nome) la Formula Uno con un risultato non di certo ottimale. Sia per Bottas che per Zhou l’ennesima gara di retrovia senza spunti particolari, e sfida con Alpha Tauri persa nelle ultime gare. Un vero peccato, e dal 2024 chi prenerà il posto del logo del Biscione sulle carrozzerie della scuderia elvetica? Voto 5
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