Una startup britannica ha sviluppato un’applicazione per smartphone che permette di valutare lo stato di salute della batteria di un’auto elettrica, semplificando così la verifica delle condizioni di un veicolo usato.
La nuova app, denominata EV Health Checker e sviluppata da Clearwatt, avrà un costo di circa 30 sterline e sarà disponibile nelle prossime settimane. Il sistema sfrutta i dati connessi dell’auto elettrica e le informazioni raccolte dallo smartphone del conducente per generare un report dettagliato sull’efficienza e le prestazioni reali del veicolo. Ancora non si sa se arriverà in Italia e in altri paesi europei.
Il report fornito dall’app offre diversi dati fondamentali per chi desidera acquistare un’auto elettrica usata:
Tradizionalmente, ottenere dati accurati sulle batterie degli EV è stato complicato a causa della mancanza di standardizzazione tra i vari produttori. Anche quando le informazioni erano disponibili, la loro interpretazione risultava spesso difficile. L’iniziativa di Clearwatt punta a risolvere questo problema, offrendo un quadro chiaro e comprensibile per chi acquista un’auto elettrica usata.
Durante la campagna elettorale generale dello scorso anno, il Partito Laburista inglese ha proposto l’introduzione di uno standard per la salute delle batterie, con l’obiettivo di rendere le informazioni più trasparenti e accessibili. Tuttavia, tale standard non è ancora stato implementato.
Nel frattempo, aziende come Geotab, specializzata in telematica, hanno analizzato il tasso medio di degradazione delle batterie degli EV, rilevando che le più recenti si degradano a una media dell’1,8% all’anno, rispetto al 2,3% del 2019. Tuttavia, la durata delle batterie è influenzata da diversi fattori, tra cui temperatura ambientale, gestione termica e modalità di ricarica.
Un aspetto critico è l’uso frequente della ricarica rapida. Secondo Geotab, caricare rapidamente la batteria più di tre volte al mese può accelerarne la degradazione fino a tre volte rispetto alla media. Questo potrebbe ridurre l’attrattiva di auto elettriche di seconda mano con tre o quattro anni di utilizzo e un elevato chilometraggio, specialmente quelle utilizzate per scopi aziendali e frequentemente sottoposte a ricariche rapide.
Secondo Patrick Cresswell, cofondatore e amministratore delegato di Clearwatt, molti attuali proprietari di EV non si preoccupano delle condizioni della batteria poiché spesso non ne sono direttamente responsabili.
Alcune organizzazioni del settore, come la British Vehicle Rental and Leasing Association (BVRLA), stanno valutando l’inclusione della salute della batteria nelle loro linee guida sullo stato dei veicoli restituiti. Tuttavia, la mancanza di uno standard condiviso ha finora impedito questa integrazione.
Nel frattempo, British Car Auctions (BCA) ha introdotto un sistema di classificazione della batteria, che fornisce un punteggio da 0 a 100 sulla capacità residua della batteria di un EV. Tuttavia, alcuni esperti, come Estelle Miller di EV Experts, temono che metodi di analisi differenti possano confondere i consumatori.
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