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Il primo passo verso il futuro: Opel e la nuova Grandland X ibrida plug-in

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Nell’anno del centoventesimo anniversario, Opel guarda più al futuro che al passato con un altro tassello fondamentale del suo percorso di crescita, dopo l’acquisizione da parte di Groupe PSA. Se prima dell’autunno vedremo svelata la nuova Opel Corsa, è ora il tempo di conoscere la prima ibrida plug-in del costruttore tedesco, la Opel Grandland X ibrida plug-in, o Hybrid4, potendo contare anche sulla trazione integrale.

Il SUV, caratterizzato dalla doppia colorazione con cofano e tetto nero, monta il turbo benzina 1.6 da 200 CV accoppiato a due motori elettrici da 109 CV (alimentati con batteria ricaricabile da 13,2 kWh), per una potenza complessiva di 300 CV. Il consumo di carburante (dati preliminari) nel ciclo misto secondo la procedura WLTP1/NEDC2 è di 2,2 l/100 km con emissioni di CO2 pari a 49 g/km, soggetti a Ecobonus.

Gli ordini della prima plug-in targata Opel partiranno a breve mentre le consegne sono previste per inizio 2020. La Grandland X ibrida plug-in è il primo passo verso il processo di elettrificazione che convertirà tutti i modelli Opel da oggi al 2024: la prossima sarà la Corsa che, sul filone inaugurato dalla cugina stretta Peugeot 208, con la quale condividerà molto se non di più, verrà presentata anche in versione full electric.

I due motori elettrici lavorano in sincronia: l’anteriore è abbinato alla trasmissione automatica elettrica a otto velocità, il posteriore, con differenziale, fornisce la trazione integrale on demand alla vettura. La tecnologia prevede il contributo della parte elettrica prevalentemente alle basse velocità, con 50 chilometri percorribili a piena carica senza inquinare.

Opel Grandland X Hybrid4

Secondo alcuni studi, in Germania l’80% di tutti gli spostamenti quotidiani riguarda distanze inferiori ai 50 km, pertanto per questi clienti Grandland X ibrida plug-in potrebbe viaggiare sempre a emissioni zero. Le diverse modalità di guida permetteranno inoltre di adattare il comportamento dell’auto in base alle esigenze.

La Grandland X ibrida si caricherà grazie al caricatore di bordo da 3,3 kW (la versione da 6,6 kW è in opzione) inseribile sul lato opposto dello sportello del carburante. Imparando a gestire le ricariche in base ai propri spostamenti, il costo totale dell’energia può ridursi significativamente. I tempi di ricarica partono da un minimo di un’ora e 50 minuti per chi sceglierà la wallbox da 7,4 kW.

Per rendere ancora più comodo il processo di ricarica, Grandland X Hybrid4 potrà utilizzare le soluzioni studiate specificamente per i veicoli elettrici da Free2Move Services, il brand di mobilità di Groupe PSA. L’offerta comprenderà la tessera di ricarica, che permette di accedere a più di 85.000 punti di ricarica in Europa, e il trip planner, che suggerisce i percorsi migliori in base all’autonomia residua della vettura e alla posizione delle stazioni di ricarica lungo il percorso. Il navigatore collegato del sistema di infotainment Navi 5.0 IntelliLink troverà invece i percorsi più veloci per arrivare con la carica residua ai punti di ricarica, così da non rimanere “a secco”.

Disponibile anche il sistema di recupero di energia in frenata, così da aumentare l’autonomia con una guida accorta (fino al 10% di autonomia guadagnata).

Tommaso Corona

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Tommaso Corona

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