Della hypercar del Marchio inglese ve ne avevamo già parlato mesi fa, quando il bodykit del modello progettato da Adrian Newey si mostrò per la prima volta agli occhi del mondo al Salone di Ginevra. Oggi sono emerse nuove informazioni sulla Aston Martin Valkyrie, attesa per il 2019, svelata oggi così come verrà messa in commercio.
Un’aerodinamica di questo genere non si era mai vista su nessuna vettura di serie anche se, pensando subito ad alettoni extra large e minigonne, rimarrete delusi. La Valkyrie colpisce per le sue linee pulite, con l’effetto suolo quale vero pallino del progettista Adrian Newey. Davanti prende posto un alettone a due elementi derivato direttamente dal mondo della F.1, anche se in una forma semplificata.
Adrian Newey e i suoi uomini hanno poi ricavato sul fondo vettura (ovviamente piatto) due grossi condotti che, incanalando l’aria verso l’estrattore, garantiscono la giusta deportanza per tenere la Valkyrie incollata all’asfalto. Sul lato B le dimensioni del diffusore sono realmente generose, mentre l’ala posteriore è a due elementi, giusto per bilanciare l’enorme carico generato dal fondo.
Dalla F.1 è stata tratta ispirazione per l’abitacolo, anche se in versione chiusa e decisamente più spaziosa. Per accedervi due minuscole porte con apertura ad ali di gabbiano svelano permettono l’accesso alla “vasca” in carbonio dentro la quale salta subito all’occhio il volante decisamente ispirato a quello di Daniel Ricciardo e Max Verstappen, con l’ausilio dell’Alcantara a dare un tocco di eleganza.
La seduta è quella tipica delle monoposto, con le gambe rialzate per dare modo all’aria di investire il fondo vettura, grazie al muso rialzato. I due sedili nell’abitacolo dell’Aston Martin Valkyrie sono improntati alla sportività ma soprattutto alla sicurezza, viste le prestazioni attese da questa hypercar, con cinture a quattro punti d’ancoraggio (a richiesta quelle a sei punti), direttamente ancorate al telaio, in carbonio.
Insolite infine le ruote, con spalla ribassata e con quattro coperture per ottimizzare i flussi aerodinamici. Vi chiederete…e il motore? Per ora null’altro è trapelato, se non che dietro l’abitacolo prenderà posto un potente motore V12 aspirato. Immagini a parte, in Aston Martin tengono le bocche cucite su prestazioni e meccanica della Valkyrie.
Nonostante ciò c’è da giurare che le prestazioni di questo “mostro” prodotto dal genio di Adrian Newey supereranno quelle di praticamente tutte le rivali.
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