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Nuova Suzuki Swift | Prova su strada in anteprima [Video]

Tempo di lettura: 5 minuti

La Casa giapponese presenta al grande pubblico la nuova Suzuki Swift, la compatta di segmento B che giunge alla tua terza generazione.

Si tratta di un rinnovamento nel segno della continuità con il passato, un fatto piuttosto insolito per un marchio orientale, una scelta che però vuole dare un segnale forte, come forte è l’impronta che la Swift ha lasciato nel mercato europeo e, ovviamente, italiano.

Scopriamo tutte le novità nel nostro test drive in anteprima.

Esterni: ritorno al futuro

Più corta di un centimetro rispetto alla precedente generazione (3,84 m), più larga di ben 4 cm e più bassa di 1,5 cm, la nuova Suzuki Swift si presenta in maniera più dinamica, con un design più muscoloso, ma con uno stile inconfondibilmente Swift.

Nata sulla stessa piattaforma della “sorella” Baleno, la Heartect, la Swift si presenta con spalle massicce, sbalzi cortissimi e fari a sviluppo verticale. Questi ultimi sono disponibili con la tecnologia Full LED, contornati da un frontale caratterizzato, a sua volta, da una calandra più ampia, da una presa d’aria più pronunciata e da un paraurti sportivo.

Il baricentro basso è delineato dai montanti neri, che esaltano il tetto sospeso, altro trait d’union con la precedente generazione. Disponibile esclusivamente nella versione a 5 porte, la nuova Swift “affonda” le maniglie delle portiere posteriori nei montanti C, mentre il lato B è impreziosito dai fari a LED.

Notevole anche la cura dimagrante a cui si è sottoposta la nuova Suzuki Swift, che riesce a fermare l’ago della bilancia a 840 kg a secco, 120 kg in meno rispetto alla scorsa Swift, a tutto vantaggio dell’efficienza.

Sette le tinte per la carrozzeria, tra cui troviamo i nuovi “Burning Red Pearl Metallic” e il “Speedy Blue Metallic”, oltre a quattro combinazioni BiColor, mentre sono due le scelte per i cerchi: o in lega da 16″ (anche bicolore) o in acciaio da 15″ con copricerchi.

Interni: tecnologia e sostanza

All’interno della nuova Suzuki Swift le novità non mancano, a partire dal quadro strumenti di colore rosso, arricchito da dettagli di colore bianco e da cromature satinate. Al centro del binocolo della strumentazione si posiziona lo schermo LCD da 4,2”, che oltre ai classici dati da computer di bordo, attraverso il sistema denominato “My Drive”, fornisce informazioni come le forze G o la potenza erogata dal motore. Un po’ scomoda, invece, la gestione di quest’ultimo, che avviene solo tramite la “bacchetta” posta a destra del contachilometri. Al centro della plancia è disponibile il sistema di infotainment Suzuki, con un display da 7” touchscreen, veloce e intuitivo in tutte le sue funzioni.

Nel complesso gli assemblamenti sembrano maggiormente curati, ma c’è ancora qualche plastica dura di troppo. Confortevoli e sportive le sedute, che ora sono più ergonomiche, più profilate, soprattutto nella parte delle gambe, a vantaggio sia della sportività, sia del comfort.

La nuova Suzuki Swift vanta 265 litri di volume nel bagagliaio, un aumento di 54 litri che equivale a oltre il 25% in più rispetto alla precedente. Lo spazio per i bagagli ora è più lungo di 75 mm e l’ottimizzazione della sua forma ha permesso di aumentare la capacità di carico senza sacrificare il design esterno e, soprattutto lo spazio per i passeggeri posteriori, che stanno comodi anche durante un lungo viaggio.

A riprova della capienza aumentata, ora il nuovo vano bagagli è capace di ospitare comodamente un passeggino, cosa che prima le impediva di attirare quel tipo di pubblico.

Motori

Quattro le scelte possibili per equipaggiare la nuova Suzuki Swift, tutte benzina.

Si parte dal 1.2 Dualjet da 90 CV che vanta un consumo nel ciclo misto pari a 4,3 l/100 km, che diventano 4,0 l/100 km se il propulsore viene abbinato all’ibrido SHVS. Le altre due motorizzazioni sono rappresentate dalle due diverse configurazioni del 1.0 Boosterjet da 112 CV, anch’esso disponibile sia ad alimentazione singola (esclusivamente con il cambio automatico con convertitore di coppia a 6 rapporti), sia con l’SHVS, entrambe in commercio da settembre. Il ciclo misto di queste due varianti è rispettivamente di 5 l/100 km e di 4,3 l/100 km.

Tutti i motori sono abbinati ad un cambio manuale a 5 marce, mentre sulla 1.2 Dualjet sarà disponibile, sempre da settembre, anche la trazione integrale Allgrip.

Alla guida della nuova Suzuki Swift 1.0 Boosterjet Hybrid: brillante e “green”

Per la prima volta il 1.0 Boosterjet, il turbo benzina a tre cilindri, viene abbinato all’ormai noto sistema ibrido “smart” SHVS, composto da un ISG (Integrated Starter Generator) che integra tre componenti (motore elettrico, alternatore e motorino di avviamento) in un unico elemento, erogando potenza a supporto del motore a benzina in fase di accelerazione e ripresa, sfruttando l’energia elettrica prodotta in fase di frenata e accumulata in un’efficiente batteria agli ioni di litio da 12 V leggera e compatta, e contribuendo pertanto a ridurre i consumi, oltre a fornire energia a componenti elettrici quali i servizi ausiliari, la strumentazione e il sistema audio.

Questo ingegnoso sistema, dal peso complessivo di soli 6 kg, permette di abbassare leggermente i consumi e di entrare liberamente nelle zone a traffico limitato (come l’Area C di Milano) o di parcheggiare gratis sulle strisce blu (come a Roma) o, ancora, di pagare tasse ridotte in alcune regioni, grazie ad alcune agevolazioni fiscali.

I 112 cavalli e 170 Nm di coppia rendono piuttosto brillante la nuova Suzuki Swift, regalandole uno spunto notevole e un’indole abbastanza sportiva. Tra le curve, infatti, la piccola giapponese riesce a sopportare tranquillamente un ritmo piuttosto sostenuto, merito anche di un assetto ben calibrato, che si posiziona tra comfort e sportività, privilegiando la prima in ambito urbano, tra buche e dossi, dando risalto alla seconda proprio sulle strade tutte curve.

Bene anche lo sterzo, preciso e dalla buona consistenza, anche se noi lo avremmo preferito un po’ più diretto. Pecca di troppa leggerezza, invece, la frizione, soprattutto in partenza, situazione nella quale bisogna abituarsi a capire quando e dove “stacca”.

Se tra le curve il comportamento è egregio, grazie anche ad un ottimo cambio, sempre puntuale negli innesti, in città la Swift dà il meglio di sé, regalando grande agilità (il raggio di sterzata è di soli 4,8 metri, 0,4 in meno della precedente), bassi consumi e una compattezza che le permette di cavarsela in ogni situazione.

Diversi, infine, i sistemi di sicurezza e di assistenza alla guida, come l’“Attentofrena”, il “Guidadritto”, il “Restasveglio” e il cruise control adattivo.

Prezzo e allestimenti: un’allettante offerta lancio

La gamma della nuova Suzuki Swift si sviluppa su quattro allestimenti: Easy, la cosiddetta entry level, Cool, la più scelta, Top Hybrid, disponibile solo con l’SHVS e la S, la più esclusiva.

La dotazione di base, quella offerta dalla Swift Easy, vanta già una buona dotazione, che vede presente il display con computer di bordo, il clima manuale, la radio CD MP3 Bluetooth USB/AUX, i comandi audio al volante, i fari DRL a LED, il sensore crepuscolare, la frenata assistita e i sedili posteriori abbattibili 60:40.

Il listino è composto dalla Swift 1.2 Dualjet Easy a 13.990 euro, che sale di 1.000 euro per la Cool. Per la 1.2 Dualjet SHVS Top Hybrid si sale a 17.690 euro, mentre la stessa motorizzazione con la trazione integrale Allgrip costa 19.190 euro. Infine c’è la 1.0 Boosterjet S a 18.890 euro che sale di soli 200 euro per la versione con cambio automatico, che però “perde” il motore elettrico, non disponibile con questa trasmissione.

Fino a fine giugno Suzuki Italia propone un vantaggio cliente di 3.040 euro, offerta che vale senza condizioni su tutte le motorizzazioni e su tutti gli allestimenti, facendo scendere il prezzo di attacco a 10.950 euro. Questa promozione si unisce alla versione Cool Launch Edition, allestimento speciale dedicato al lancio (12.650 euro) e alla Web Edition, acquistabile online direttamente sul sito www.suzuki.it.

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Guido Casetta

Laureato in Scienze Politiche, sono cresciuto a pane e automobili. Scrivo per professione, guido per passione!

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Guido Casetta

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