Uno, due e tre, il numero perfetto. La Renault Twingo giunge alla terza generazione e cambia completamente le carte in tavola. Design alla moda, trazione e motore posteriori, per un mix che rappresenta una bella novità nel mercato delle segmento A, senza però dimenticare lo spazio e le 5 porte, elementi imprescindibili per ottenere il successo sperato – il tutto in soli 359 cm di lunghezza (9 cm in meno della seconda serie).
Abbiamo provato la piccola Twingo nella sua versione 999 cc SCe da 70 CV, ecco com’è andata.
Design: carina e simpatica
Innanzitutto sfatiamo quello che è già diventato un mito o, per meglio (peggio) dire, un’accusa di plagio: a prima vista le forme della Nuova Twingo potranno risultare piuttosto familiari a chi, come noi italiani, vede scorrazzare sulle strade, dall’ormai lontano 4 luglio 2007, la Fiat 500. La verità però è che la piccola di casa Renault sta semplicemente seguendo un trend, una moda che ha lanciato proprio la baby Fiat. Le linee sinuose e un aspetto simpatico e giocherellone sono ormai un must di ogni citycar che si rispetti, e da questi caratteri fondamentali non potevi esimersi anche la nuova Twingo. Inoltre dal vivo “l’effetto 500” è molto meno marcato, poiché si vedono meglio proporzioni, sbalzi e dimensioni.
Fari diurni a 4 LED per parte, un muso tondo, e una silhouette ispirata dalla concept Twin’z e dalla mitica Renault 5, soprattutto nella zona posteriore. La vettura che abbiamo provato noi, nella colorazione Bianco Dreams abbinata ai cerchi in lega da 16” Emblema diamantati, si presenta nell’allestimento Energy con inserti cromati, spoiler posteriore, stickers laterali e scritta sul laterale posteriore “open air” per via del tetto apribile in tela di serie (1.000 € sulle altre versioni).
Gli interni sono piuttosto spartani con qualche tocco di colore e di fantasia, come la baggy porta documenti e gli utili vani porta oggetti ben distribuiti nell’abitacolo. Semplice ed efficace il “porta smartphone” removibile con presa USB posizionato al centro del cruscotto in modo da risultare sempre ben visibile e a portata di mano.
La qualità nel complesso è buona, così come l’abitabilità sia nei sedili anteriori con poggiatesta integrato sia nei sedili posteriori, dove ovviamente lo spazio non abbonda, ma durante i tragitti cittadini, si riesce a stare tranquillamente comodi.
Il bagagliaio ha una capienza che parte da un minimo di 188 litri fino a 980.
Alla guida: Twist, Swing e Tango
Abbiamo messo alla prova la Twingo equipaggiata con il motore 1.0 SCe benzina aspirato da 70 cavalli, che eroga una coppia di 91 Nm disponibili quasi totalmente già a 1.000 giri/min. Questa versione scatta da 0 a 100 km/h in 14,5 secondi e raggiunge la velocità massima di 151 km/h.
Appena si mette in moto il piccolo tre cilindri da 70 CV bisogna avere a che fare con qualche vibrazione di troppo, più che altro avvertibile quando si sta fermi. A eliminare questo tipo di fastidio ci pensa spesso e volentieri lo Stop&Start che funziona bene ed in modo efficiente. L’assenza del contagiri vi porterà ad imparare a sentire meglio i suoni che provengono dal motore, anche se a “consigliarvi” c’è sempre l’indicatore per la cambiata ideale.
Il 1.0 SCe è abbinato ad un cambio manuale 5 marce con una leva un po’ lunga, ma piuttosto fluido e preciso. La frizione “stacca” in alto e in modo meno graduale di quanto ci aspettassimo: l’abitudine vi porterà ad effettuare ottime partenze a scatto ai semafori, l’ideale per un’auto cittadina come la Twingo.
Nonostante una massa di soli 940 kg il motore risulta leggermente pigro, anche se poi anche nei brevi tratti autostradali non abbiamo riscontrato particolari controindicazioni. La potenza scaricata sulle ruote posteriori non è quindi mai brutale, ma il controllo di stabilità non è comunque disinseribile, per garantire al massimo la sicurezza del guidatore e dei suoi passeggeri.
La Twingo in definitiva è un’auto versatile, brillante e simpatica, nata e sviluppata per la città dove è capace di “danzare” (da qui il mix dei tre tipi di ballo che formano il nome della piccola francese) in mezzo al traffico. Una danza resa possibile dalle dimensioni contenute e, soprattutto dallo sterzo di cui vi parliamo nel prossimo paragrafo.
I consumi cittadini si mantengono bassi, non lontani dai 5 l/100 km dichiarati, mentre la capacità del serbatoio è di 35 litri.
Per chi cerca un po’ più di brio e di divertimento dietro al volante, consigliamo di provare anche la motorizzazione 0.9 TCe turbo benzina da 90 cavalli.
Lo sterzo dei miracoli
Il più grande vantaggio di avere il motore posizionato nella parte posteriore, sotto il bagagliaio, è il fatto di avere una libertà maggiore sulle ruote anteriori. Non si tratta quindi di un vero e proprio miracolo, ma semplicemente di una mera questione meccanica – di un’ottima soluzione ingegneristica (maggiori approfondimenti nel nostro Focus tecnico) – che però sorprende davvero e porta la Twingo nell’olimpo delle citycar più agili di sempre.
La piccola frencesina, infatti, ha un raggio di sterzata di ben 4,3 metri, un dato che vi permetterà di effettuare manovre fino ad oggi impensabili. Un’agilità che in città vi farà sentire più liberi, quasi come se foste su uno scooter o sulla sorella minore (elettrica) Twizy.
Per chi non ha più voglia di fare “palestra” durante le manovre, smart e Renault hanno fatto “il miracolo”.
Prezzo e concorrenti
La Twingo 1.0 SCe 70 CV Energy Openair parte dal prezzo di 13.500 € (12.500 € senza tetto apribile), mentre il nostro modello arriva a circa 14.200 € con l’aggiunta di circa 700 euro di optional.
Prezzi piuttosto competitivi soprattutto se consideriamo che il modello base costa poco meno di 10.000 € e che la dotazione della nostra versione è piuttosto ricca e che sono stati aggiunti optional interessanti, ma non indispensabili come la Baggy (45 €), i cerchi da 16” (200€), il Parking radar (100€), mentre fondamentale si rivela unicamente il Clima pack (300 €).
La concorrenza da sempre si rivela parecchio folta e agguerrita. Citroen C1, Peugeot 108, Toyota Aygo, Fiat 500, Ford Ka, Hyundai i10, Kia Picanto, Opel Adam, Seat Mii, Skoda Citigo, VW up!, smart forfour e Suzuki Celerio sono le pretendenti allo scettro di regina delle citycar. La Twingo offre dal canto suo un’originalità più che estetica, nei contenuti e nello stile di guida, originale e, per molte concorrenti, inarrivabile.
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