In attesa della Grand Coupé, vista al recente Salone di Parigi, la Megane arricchisce la sua gamma con l’arrivo della versione station wagon, denominata Sporter.
Dopo l’arrivo della versione familiare per Clio e Talisman, arriva anche il terzo tassello che offre al cliente una scelta votata allo spazio anche per quanto riguarda il segmento C. Se la generazione precedente si chiamava SporTour, con la nuova generazione, la Megane si uniforma alla nomenclatura pensata dalla Casa francese ed eredita l’architettura modulare CMF di Talisman ed Espace. Una versione, la station wagon, che ancora oggi, nonostante il calo della richiesta dovuto all’avvento dei crossover/SUV, occupa ancora un’interessante fetta di mercato e la Megane Sporter, come da tradizione, ha tutte le intenzioni di conquistarsi la sua parte.
Noi l’abbiamo provata in anteprima sulle strade della Puglia e della Basilicata, ed ora vi raccontiamo come va nel nostro consueto primo contatto.
Esterni: progetto ad hoc
La nuova Megane Sporter nasce da un disegno appositamente studiato. Anziché essere la classica berlina alla quale viene aggiunto un “pezzo”, la station francese si presenta ben equilibrata, grazie ad un design filante, frutto di un concept pensato già dall’origine del modello, concepito parallelamente alla berlina. Le forme in generale non cambiano fino alla fine delle porte dei passeggeri, mentre nella parte posteriore una linea cromata con contorna i cristalli disegna una sorta di boomerang che raccorda tutto il corpo vettura.
Più lunga di 27 cm (4,62 m) rispetto alla variante berlina, la Megane Sporter offre, come vedremo successivamente, maggior spazio per i passeggeri e per i bagagli. I gruppi ottici, invece, rimangono pressoché invariati, con la “C” all’anteriore e il faro full LED (di serie sulle versioni di fascia alta) e con l’effetto 3D al posteriore dovuta alla tecnologia Edge Light. L’altezza è quasi uguale a quella della Megane 5 porte, il che significa una silhouette filante e linee aggraziate anche nella vista laterale.
Anche le differenze con la scorsa generazione si notano subito, a partire dalle dimensioni: la nuova generazione è, infatti, più lunga (+5 cm), più larga (+1 cm) e più bassa (-6cm), per un risultato nettamente diverso rispetto al passato.
Interni: R-Link 2 insegna, lo spazio pensa al resto
All’interno la configurazione del guidatore e la parte anteriore dell’abitacolo non è stata modificata. La strumentazione propone lo schermo TFT da 7 pollici a colori configurabile, mentre al centro della plancia c’è il sistema di infotainment R-Link 2, il massimo della proposta Renault, degno di vetture di segmento superiore.
Il touchscreen sviluppato in verticale ha una dimensione di 8,7 pollici ed un funzionamento simile a quello di uno smartphone/tablet. Questo sistema all’avanguardia consente di gestire navigatore, telefono, radio, applicazioni, dispositivi di assistenza alla guida e climatizzatore, anche se quest’ultimo ha anche i tasti fisici appena sotto lo schermo. Sui veicoli equipaggiati con sistema audio Bose, gli ingegneri dei due marchi hanno lavorato in stretta collaborazione per elaborare un suono su misura, grazie alla localizzazione ottimale di 11 altoparlanti di performance elevate suddivisi nell’abitacolo.
In generale gli assemblamenti e i materiali sono buoni, così come la qualità percepita. La buona silenziosità durante la guida è frutto della cura che hanno dedicato gli uomini Renault a questo comparto.
Fondamentale per un’auto di questo segmento è lo spazio. Una modularità intuitiva e un vano bagagli facile da configurare sono gli elementi chiave della versatilità di questa Sporter che propone un volume del vano bagagli di 580 litri e una lunghezza di carico che arriva a 2,70 m, leader della categoria. Inoltre, le maniglie situate nel vano bagagli, sistema “Easy Break”, consentono di sbloccare e ripiegare automaticamente il divano posteriore con funzionalità 1/3-2/3.
La maggior lunghezza ha aumentato la capacità del bagagliaio rispetto alla berlina, ma il passo leggermente più lungo ha permesso anche una migliore abitabilità per i passeggeri posteriori: ora nella seconda fila, il raggio alle ginocchia è di 216 mm, mentre la posizione di seduta è più confortevole, con un divano posteriore ancora più inclinato di quello di Mégane SporTour (27° invece di 25°).
Motorizzazioni: ampia scelta, no alla RS
La Nuova Megane Sporter propone quattro motorizzazioni diesel e tre benzina.
Energy dCi 90, trasmissione manuale 6 rapporti: 90 cv e 220 Nm di coppia disponibile da 1.750 g/min, 95 g CO2/km, 3,7 l/100 km. Energy dCi 110, trasmissione manuale 6 rapporti: 110 cv e 260 Nm di coppia disponibile da 1.750 g/min, 95 g CO2/km, 3,7 l/ 100 km. Energy dCi 110 ECOBUSINESS, trasmissione manuale 6 rapporti: 110 cv e 260 Nm di coppia disponibile da 1.750 g/min, 90 g CO2/km e 3,5 l/100 km. Energy dCi 130, trasmissione manuale 6 rapporti : 130 cv e 320 Nm di coppia disponibile da 1.750 g/min, 4 l/100 km ed CO2 di 103 g/km.
Energy TCe 100, trasmissione manuale 6 rapporti: 100 cv e 175 Nm di coppia disponibile da 1.500 g/min, 120 g CO2/km, 5,4 l/100 km. Energy TCe 130, trasmissione manuale 6 rapporti: 130 cv e 205 Nm di coppia disponibile da 2.000 g/min, 5,3 l/100 km e CO2 119 g CO2/km. Energy TCe 130 EDC, trasmissione automatica a doppia frizione EDC 7 rapporti: 130 cv e 205 Nm di coppia disponibile da 2.000 g/min, 5,4 l e 122 g.
Alla guida del dCi 110 EDC: la “cuore di gamma” non tradisce
Abbiamo scelto di mettere alla prova la Megane Sporter 1.5 dCi da 110 CV, quella che in Renault assicurano sarà la motorizzazione più venduta, nel nostro caso abbinata al cambio automatico a doppia frizione EDC a 6 rapporti, marchio di fabbrica della Casa francese.
Il 1.5 diesel si propone come un propulsore adatto a ogni utilizzo, grazie ai bassi consumi e alla buona spinta di cui gode. Oltre alla grande versatilità di quest’ultimo, la Sporter propone una guida ulteriormente personalizzabile grazie alla tecnologia Multi-Sense, che consente di selezionare l’esperienza di guida in funzione dell’umore o dei desideri del conducente, intervenendo sulla resistenza dello sterzo, sulla risposta del pedale dell’acceleratore, del motore e sui tempi delle cambiate.
Il pulsante Multi-Sense presente sulla consolle consente di accedere direttamente alle cinque modalità di guida visualizzate sullo schermo di R-LINK 2: Neutro, Sport, Comfort, Perso ed Eco. La posizione di guida è piuttosto bassa e questo ci permette di trovare subito il feeling giusto con la vettura. L’auto, nonostante la lunghezza, è molto agile e la scarsa visibilità posteriore è coadiuvata dalla presenza dei sensori di parcheggio e dalla retrocamera. Non appena si preme sull’acceleratore, si sente la buona spinta dei 250 Nm di coppia che ci permette di gestire tranquillamente i sorpassi. Se si desidera una maggiore verve in accelerazione è consigliabile puntare sui 130 CV (320 Nm) della 1.6 dCi. Per la guida un po’ più briosa mancano i paddle al volante, ma d’altronde questa Megane si presenta al pubblico come grande passista, ideale per viaggiare e per muoversi in città con un notevole comfort di marcia. Infatti, in questo campo, l’ottima insonorizzazione dell’abitacolo e la scarsa rumorosità del motore permettono di godersi la guida in totale tranquillità e, per i parcheggi, è disponibile anche l’Easy Park Assist.
Ottimo l’assetto che assorbe bene le asperità del terreno, ma che è capace anche di supportare bene la massa della vettura nelle percorrenze veloci tra le curve. Un po’ impreciso, invece, lo sterzo che, soprattutto al centro rimane poco sensibile agli imput. Nella modalità Sport, invece, guadagna quel pizzico di peso e precisione in più che permettono alla Megane Sporter di essere più reattiva.
Dal punto di vista della sicurezza, sono presenti diversi dispostivi ADAS, accessibili e attivabili dal Tablet R-Link 2: regolatore di velocità adattivo (ACC), frenata di emergenza attiva (AEBS), allarme per superamento della linea di carreggiata (LDW), allarme distanza di sicurezza (DW), allarme superamento limiti di velocità con riconoscimento della segnaletica (OSP con TSR) e sistema di sorveglianza dell’angolo morto (BSW).
Infine, per quanto riguarda i consumi, i dati omologati nel ciclo misto sono di 3,7 l/100 km, numeri di prima fascia per un segmento dove l’efficienza è fondamentale.
Prezzo e allestimenti: si parte sotto i 20.000 euro
La Renault Megane Sporter viene proposta in numerosi allestimenti. Si parte dal Life e si sale con lo Zen, Intens e Bose. Per le flotte è disponibile anche l’EcoBusiness, mentre le varianti più sportive sono la GT Line e la GT.
Si parte dal prezzo di listino di 19.000 euro della Sporter Life TCe 100 per arrivare fino ai 33.800 della dCi 165 EDC in versione GT. Il “cuore di gamma”, come detto in precedenza, sarà la versione dCi 110 Intens, in versione manuale (25.500 euro) e automatica (27.500 euro).
La vettura è già ordinabile e arriverà in concessionaria in questo mese di ottobre tramite due porte aperte, il 15-16 e 22-23 ottobre.
Ecco il listino prezzi completo.
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