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Porsche 935: il (gradito) ritorno della Moby Dick

Tempo di lettura: 2 minuti

Per un appassionato di corse, Moby Dick è difficilmente collegabile solo ed esclusivamente al celebre romanzo di Herman Melville del 1851. Per chi invece si fosse abbattuto per la prima volta su Autoappassionati.it, o per chi avesse semplicemente perso la memoria, Moby Dick non è altro che il soprannome della “balena bianca”, ossia la Porsche 935 / 78 che, proprio quarant’anni fa, partecipò a diverse competizioni tra le quali la 24 Ore di Le Mans.

Cosa c’entra tutto questo? C’entra eccome: Porsche ha deciso di farsi un regalo per i suoi 70 anni, riportando in vita 77 esemplari della 935 su base 911 GT2 RS (con 90 kg in meno sulla bilancia), praticamente il meglio oggi che sa offrire la Casa di Zuffenhausen,

L’auto è stata svelata qualche ora fa al Rennsport Reunion di Laguna Seca, stupendo i presenti con un colpo davvero inaspettato. Ovviamente è già scattata la corsa per possederne almeno una, il prezzo? Circa 701.948 euro, tasse escluse, bazzecole per molti collezionisti. In opzione la storica livrea Martini, fedele all’originale.

Altro punto importante è che la “nuova” Porsche 935, con il suo boxer sei cilindri biturbo da 700 CV, non è omologata per l’uso stradale: questo ha permmesso a tecnici e designer di procedere come meglio credevano non dovendo rispondere a severe norme per la sicurezza o chicchessia. Via i gruppi ottici anteriori, come sull’originale, passaruota allargati e un’inedita zona posteriore che aumenta a dismisura lo sbalzo dietro le ruote ma aiuta allo stesso tempo a sostenere l’alettone utile, se non essenziale, a garantire il giusto carico aerodinamico.

Un altro omaggio alla storia (fece scandalo nel 1978 la velocità massima di 365 km/h raggiunta all’edizione della 24 Ore di Le Mans di quarant’anni fa) sono i cerchi carenati mentre dal moderno si è preso a piene mani per riempire la casella specchietti (911 RSR) e luci a LED posteriori, niente meno che dal prototipo ibrido vincente fino all’anno scorso a Le Mans, la 919 Hybrid LMP1.

Dentro, neanche a dirlo, è una vera macchina da corsa. Dalla GT2 RS è stata ripresa la plancia ma è tutto nuovo il volante multifunzione. A disposizione del pilota il sedile in carbonio con cinture a sei punti, rollbar di protezione (sai, i track day…) e altri gingilli che hanno già ottenuto l’omologazione della FIA per correre in pista (come la botola per estrarre il pilota dal tettuccio in caso di incidente).

Vecchia (sopra) e nuova (sotto) a confronto? Trovate le differenze

Una parola? WOW!

Tommaso Corona

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Tommaso Corona

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