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Nuova Jeep Grand Cherokee 2017 | Prova su strada in anteprima

Tempo di lettura: 5 minuti

Appena terminati i festeggiamenti per il 75° anniversario del marchio Jeep, ecco che il 2017 inizia con i fuochi d’artificio.

25 anni fa, infatti, nasceva la Jeep Grand Cherokee (ecco la sua storia), SUV premium che ha ridefinito i canoni del segmento, ponendosi come punto di riferimento per la concorrenza. Ora, con il nuovo anno, arriva anche il nuovo model year, fatto di “succose” novità.

Abbiamo avuto modo di toccarle con mano lungo le strade che costeggiano Francoforte. Ecco come va la nuova Jeep Grand Cherokee nella nostra prova su strada in anteprima.

Esterni: frontale più fresco e altre novità

Con la versione 2017 la Jeep Grand Cherokee introduce un nuovo allestimento, il Trailhawk, perfeziona il Summit e regala un muso più caratterizzato, con le sette feritoie del Brand sempre protagoniste.

Il frontale è stato, infatti, ridisegnato e ne ha beneficiato soprattutto la griglia, con la parte inferiore del paraurti che assume una connotazione più aggressiva o più elegante, in base all’allestimento. Grazie all’arrivo della nuova versione offroad, ci si trova davanti a scelte ben distinte.

Gli esterni del Trailhawk comprendono una nuova parte anteriore che consente un migliore angolo di attacco, l’iconica griglia a sette feritoie e gli esclusivi pneumatici Goodyear Adventure per la guida off-road da 18″ con rinforzo in Kevlar di serie. Gli esterni sono impreziositi dai nuovi badge Trailhawk e Trail Rated con finiture in rosso, da una decalcomania antiriflesso sul cofano realizzata appositamente per questo allestimento, da specchietti retrovisori dotati di calotte e da barre portapacchi con finiture in Neutral Grey. Le piastre di protezione di serie e le griglie parasassi Mopar, disponibili su richiesta, completano gli esterni dell’allestimento Trailhawk, fornendo un livello di protezione supplementare per affrontare i percorsi in fuoristrada più estremi.

Sull’altro versante c’è il Summit, il top di gamma della Grand Cherokee che garantisce il massimo in termini di esclusività ed eleganza, grazie look contraddistinto da aggiornamenti stilistici sul fascione anteriore, sulla griglia frontale e sui fari fendinebbia a LED, oltre che dai nuovi cerchi in lega da 20″.

C’è, infine, una terza scelta, che appartiene alla versione SRT e propone un fascione più cattivo, minigonne, cerchi da 20 pollici dedicati, nuovi LED fendinebbia, il doppio scarico posteriore e l’impianto frenante Brembo.

Interni: più premium o più offroad, a voi la scelta

All’interno la scelta effettuata per gli esterni continua la sua logica. I modelli Trailhawk sono dotati di sedili contenitivi in pelle e pelle scamosciata (che permette uno scivolamento minore) nera con cuciture a vista in rosso, presenti anche sulle porte e sulla consolle centrale; inserti spazzolati in Piano Black e finiture metalliche su tutte le parti verniciate, con il badge Trailhawk sul volante a completare gli interni.

Questo allestimento offre di serie anche il touchscreen Uconnect da 8,4″ con le “Off-Road pages”, schermate dedicate alla guida fuoristrada aggiornate, in grado di mostrare l’articolazione delle ruote e altre caratteristiche 4×4 del veicolo, quali l’altezza delle sospensioni, le modalità 4×4 e Selec-Terrain.

Per quanto riguarda il Summit, gli interni presentano un rivestimento in pelle Laguna (uno step qualitativamente superiore rispetto alla pelle Nappa) disponibile nella colorazione Sky Grey con inserti Indigo blue. La pelle, però, è protagonista nell’intero abitacolo, con il cruscotto, la consolle centrale e i pannelli delle porte rivestiti proprio in Nappa. Oltre all’infotainment da 8,4 pollici, un’altra peculiarità della Summit è l’impianto audio surround Harman Kardon che vanta ben diciannove altoparlanti con una potenza di 825 watt.

Motori

La gamma della Jeep Grand Cherokee 2017 si compone di quattro motorizzazioni, tutte abbinate di serie ad un cambio automatico ZF a 8 marce: il diesel 3,0 litri V6 (potenze da 190 CV o 250 CV) e i propulsori benzina V6 Pentastar da 3,6 litri con 286 CV, V8 da 5,7 litri con 352 CV (non previsto per l’Italia) e il V8 HEMI da 6,4 litri con 468 CV della SRT.

Alla guida del 3.0 V6 da 250 CV: un cuore vincente

Abbiamo deciso di mettere alla prova la motorizzazione che rappresenta il “cuore di gamma” per l’Italia, il 3.0 V6 diesel da 250 CV e 570 Nm di coppia, abbinato al cambio a 8 rapporti. La Grand Cherokee dotata di questa motorizzazione sbriga la pratica 0 a 100 km/h in 8,2 secondi e raggiunge una velocità massima di 202 km/h.

L’abbondante coppia e i 250 cavalli permettono alla Grand Cherokee di essere brillante praticamente in ogni condizione e lo sterzo elettrico, che ha preso il posto del classico idraulico, non ne risente a livello di feedback, garantendo ai sistemi ADAS (come il il keep lane system) di aiutare il guidatore nelle varie situazioni di guida.

Questa motorizzazione è sicuramente quella più adatta al SUV Jeep, che non sfigura neanche in città, dove si muova agilmente, nonostante le dimensioni, aiutata dai sensori di parcheggio e dalla retrocamera. Uno dei veri plus, che assicura un ottimo piacere di guida, è il cambio automatico ZF a otto rapporti, intuitivo negli innesti in modalità automatica, veloce quando si sceglie la manuale con i paddle al volante. Questa trasmissione fa ben presto dimenticare il vecchio cambio a 5 rapporti che equipaggiava la quarta generazione non appena uscita sul mercato italiano.

Dal punto di vista dell’assetto, invece, è difficile nascondere il peso durante i cambi di direzione, ma la parte più interessante è rappresentata dalle sospensioni pneumatiche Quadra-Lift, che fanno la differenza consentendo di regolare l’altezza da terra manualmente usando i comandi a consolle. L’altezza libera può essere regolata su cinque diversi livelli, per un valore massimo pari a 27,5 cm.

La trazione integrale sulla Grand Cherokee è garantita dai tre sistemi 4×4 disponibili (Quadra-Trac II, Quadra-Drive II e Quadra-Trac, quest’ultimo appannaggio esclusivo dell’allestimento SRT) e dai sistemi di controllo della trazione Selec-Terrain e Selec-Track. Il Selec-Terrain con 5 programmi di guida diversi permette alla Jeep di affrontare quasi ogni tipo di percorso, e il discorso vale soprattutto per la Trailhawk che abbiamo messo alla prova che ha dimostrato di meritarsi il badge Trail Rated che Jeep fornisce solo ai modelli che hanno delle capacità in offroad di alto livello.

Infine, dal lato consumi, la Jeep Grand Cherokee è migliorata, dichiarando un dato nel ciclo misto omologato pari a 7,0 l/100 km.

Prezzo e allestimenti: libera scelta a prezzi concorrenziali

La Trailhawk completa la gamma della Grand Cherokee andando a formare il sesto allestimento dopo il Laredo, il Limited, l’Overland, il Summit e l’SRT già proposti in precedenza.

In base alla versione cambia la dotazione di serie che nella top di gamma Summit prevede il non plus ultra della dotazione premium, come, ad esempio, il rivestimento del tetto in pelle scamosciata, le soglie battitacco illuminate, il sistema Active Noise Cancellation, che cancella ogni suono “molesto” (come fruscii aerodinamici o rotolamento pneumatici) per far regnare il silenzio nell’abitacolo.

La Grand Cherokee include, inoltre, più di 70 sistemi di sicurezza, tra cui il Lane Departure Warning, Parallel and Perpendicular Park Assist (il sistema di assistenza al parcheggio parallelo e perpendicolare) e Trailer Hitch Camera View.

Per quanto riguarda i prezzi della Jeep Grand Cherokee 2017, si parte dai 57.200 euro della 3.0 V6 CRD 190 CV Laredo, si sale a 65.200 euro per la 3.0 V6 CRD 250 CV Limited e si arriva al centro dell’offerta, che si divide tra Overland e Trailhawk, entrambe 3.0 V6 CRD 250 CV, entrambe a 71.200 euro. Per la 3.0 V6 CRD 250 CV Summit bisogna spendere 77.200 euro, mentre la top di gamma a livello di motorizzazione, la 6.4 V8 HEMI 468 CV SRT costa 91.200 euro. L’offerta Be-Lease è disponibile anche per Grand Cherokee e prevede una rata da 499 euro al mese per 5 anni comprendente garanzia e assicurazione.

Guido Casetta

Laureato in Scienze Politiche, sono cresciuto a pane e automobili. Scrivo per professione, guido per passione!

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Guido Casetta

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