Il campionato F1 2022 inizia ufficialmente. No, i motori sono ancora spenti, li vedremo in azione in pista non prima del 23 febbraio. Oggi, però, sono caduti i veli almeno virtualmente (trattasi di render) alla nuova Haas VF22, la prima monoposto nata con le nuove regole a svelarsi.
La monoposto, che mantiene i colori visti nel 2021 con l’arrivo del nuovo sponsor Uralkali, verrà portata in pista da Mick Schumacher e da Nikita Mazepin; obiettivo minimo? Lasciare il più in fretta possibile le ultime due caselle dello schieramento, sperando in un rimescolamento dei valori in campo che di solito è la norma all’inizio di un nuovo ciclo di regolamenti.
Progettata dall’italiano Simone Resta, la VF22 appare come un’auto decisamente figlia dei nuovi regolamenti, senza stravolgimenti Mettendola accanto alla showcar mostrata per la prima volta a Silverstone nell’estate 2021, sono diverse principalmente le bocche dei radiatori e poco altro.
Analizzandola meglio, anche il muso sembra essere più stretto della vettura vista in Inghilterra mentre i tiranti delle sospensioni sono di tipo push rod; su questo punto, potremmo vedere sorprese almeno da quello che sembra trapelare circa la nuova McLaren MCL36. Sempre sul muso, abituiamoci alla nuova ala che concede, al massimo, quattro profili piuttosto semplici. L’endplate, che si congiunge ai profili con un profilo leggermente ricurvo, è invece ora più sviluppato in altezza quasi a lambire gli pneumatici anteriori.
Abituiamoci anche a vedere i nuovi cerchi da 18″ e relativi cerchi lenticolari, sempre per fini aerodinamici (li vedemmo impiegati via via da quasi tutte le scuderie nel periodo tra 2006 e 2009). Molto strette le pance, procedendo verso la zona posteriore, fino all’altezza massima concessa dal regolamento. I radiatori e le altre componenti di raffreddamento saranno simili se non uguali a quelle della Ferrari F1-75: Simone Resta, potendo attingere dal progetto del cavallino, ha trovato una soluzione compatibile con entrambe le monoposto. Curioso l’airbox, di forma triangolare, che sarà lo stesso della Ferrari: una soluzione che ricorda l’ultima F1 vincente di Maranello, la SF90 del 2019 trionfante a Spa e a Monza con le vittorie di Charles Leclerc.
Si vede onestamente poco, dalle foto diffuse via social, l’ingresso del diffusore sotto l’ingresso delle pance. Lì si giocheranno le performance delle monoposto grazie all’importanza fondamentale che avrà la creazione di effetto suolo con le nuove regole aerodinamiche. Su questo punto, la RB18 di Adrian Newey che vedremo mercoledì potrebbe stupirci. Aspettiamoci, in sostanza, sorprese nei test.
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