Ci sono alcune auto, e questa è una di quelle, per le quali le parole di presentazione possono risultare un po’ superflue, specie se l’auto in oggetto, da quarant’anni (per la precisione, dal 1976) rappresenta qualcosa di più di una semplice vettura, quasi un brand nel brand, tanto che Ford non si nasconde nel definire la nuova arrivata la compatta più tecnologicamente avanzata al mondo. Ecco allora arrivare sul mercato la nuova Ford Fiesta, la compatta dell’Ovale blu che a quattro anni dall’introduzione dell’ultimo facelift sulla sesta generazione cambia decisamente abito, e passo.
Un design più maturo, più raffinato e soprattutto una dotazione tecnologica da prima della classe, sia per i sistemi di assistenza alla guida sia per il reparto infotainment completamente stravolto e adattato ai tempi di oggi, dove non si viaggia più se non in compagnia di uno smartphone collegato alla plancia tramite una comoda presa USB. E allora non ci resta che conoscere più da vicino questa settima generazione, già sul mercato in quattro varianti, in attesa della ST e dell’Active attese per il 2018. Per la nostra prova abbiamo quindi scelto la Titanium spinta dal motore diesel TDCi 1.5 da 85 CV, ecco come va.
Innanzitutto le dimensioni: avendo portato la Ka+ poco distante dai 4 metri, la nuova Ford Fiesta non poteva che crescere in lunghezza, avvicinandosi all’attuale Focus; il metro misura più sette centimetri (raggiungendo i 4,04 metri) e più uno in larghezza, senza nulla togliere al design giovanile anzi esaltando ciò che già ha rappresento un punto chiave per il successo della precedente generazione. Disponibile sia con carrozzeria a cinque porte sia a tre, scelta ormai insolita nel segmento, la nuova Fiesta è cambiata tanto, si è evoluta: partendo dal frontale, è stata aggiornata la bocca del radiatore a forma di squalo, ora più bassa e stretta e decisamente più elegante, ben adornata dai listelli cromati della versione Titanium. I fari si sono così allungati e hanno una forma meno squadrata che ben si concilia alla cornice a LED (200 euro, a richiesta) capace di farla riconoscere all’istante nel traffico cittadino.
Dietro i designer Ford hanno voluto cambiare un po’ tutto. Sono spariti i fari piazzati ai lati del lunotto per lasciare spazio ai fari a sviluppo orizzontale, capaci da soli di reinventare il look del lato B allargando allo stesso tempo l’impronta su strada, oltre al centimetro guadagnato effettivamente in larghezza. Ne beneficia quindi il look sotto tutti i punti di vista, anche in vista laterale con le sue linee semplici e come sempre pungenti. Nulla da rimproverare ai cerchi da 16”, di serie, mentre con le varie versioni in commercio, la Fiesta cambia soprattutto a livello di alcuni dettagli estetici a livello dei paraurti con relativi fendinebbia.
Se un occhio poco attento potrebbe quasi confondere la sesta con la settima generazione, magari in vista laterale, è saliti a bordo che è davvero cambiato tutto. Piccola premessa: non è facile passare da un sistema decisamente antiquato a uno dei più moderni disponibili in commercio, ma in Ford ci hanno abituato a questi colpi di genio. Allora ecco che scompare lo schermino troppo piccolo, i tanti (troppi) tasti fisici, la plancia pronunciata, via tutto. Al loro posto un bel touch screen capacitivo molto funzionale e decisamente a portata di mano e sguardo (da 6,5 o 8 pollici, entrambi con l’ultima versione del SYNC 3), comandi del clima raggruppati e di ottima fattura e, scendendo, una leva del cambio forse posizionata troppo in basso ma davvero funzionale oltre che esteticamente indovinata (e, anche in questo caso, quattro leve per le quattro versioni).
Non manca poi il piccolo display al centro del quadro strumenti che ogni auto di questo segmento propone ormai come dotazione di serie, le cui schermate sono comandabili dai tasti, tanti, ma puntuali, presenti sul volante. Altra tasti si ritrovano in basso, per i comandi del clima, e ai piedi della leva del cambio. Confermata in toto l’illuminazione a LED dell’ambiente interno, di serie sulla Titanium, mentre mi è piaciuto molto l’attenzione al dettaglio riscontrabile dai vari gommini che permettono un’ottima presa sulle rotelle del clima e del volume, posto a sinistra sotto lo schermo. La qualità percepita è quindi alta seppur, specie sui pannelli porta, non manchino plastiche troppo rigide, abbastanza comuni nel segmento.
Con una presa USB posta ai lati del cambio si può collegare il proprio smartphone al sistema SYNC 3, già predisposto per l’utilizzo di AppleCarPlay e AndroidAuto proposti, neanche a dirlo, di serie. Volendo evitare questo passaggio, il nuovo infotainment si rivela pratico e intelligente, i menu sono facili e intuitivi e, grazie ai comandi vocali evoluti, è possibile impostare i comandi del navigatore, effettuare chiamate o ricorrere all’aiuto degli assistenti vocali di Google e iOS, una volta colllegato lo smartphone, per farvi guidare durante i vostri viaggi.
Dove la nuova Ford Fiesta pecca un po’ è a livello di abitabilità posteriore. Manca la presa USB per gli occupanti del divanetto che offre uno spazio discreto a patto di essere in due e di non superare il metro e 85 di altezza. Avete bambini? C’è spazio a volontà, ma vi consigliamo la cinque porte per ragioni di praticità. Il bagagliaio offre un vano di carico con capacità di 292 litri, non certo ai vertici ma capace di offrire il giusto spazio adatto a ogni esigenza. Se siete amanti della musica, e non dubitiamo sui gusti di chi vorrà comprare la nuova Fiesta, ci sentiamo di consigliarvi il nuovo impianto B&O (Bang & Olufsen) PLAY Sound System che, grazie ai suoi 10 diffusori, tra cui due subwoofer, vi regalerà parecchie soddisfazioni, a patto di sborsare qualche centinaio di euro in più (1.050 per la precisione) .
Avendo guidato a lungo le precedenti due generazioni, è stato facile farsi conquistare e coccolare dalle prestazioni messe in mostra dalla nuova Ford Fiesta. Questo modello si è sempre contraddistinto per la sua guidabilità ma, con la nuova versione, il passo avanti è tangibile. Ogni volta che si sale a bordo e si mette in moto, guidare diventa un piacere più che uno stress. Nel nostro caso, la compatta dell’Ovale Blu è spinta dal quattro cilindri TDCi da 85 CV (in gamma i diesel sono due, questo e il più potente 120 CV), grazie al quale si rivela essere sempre pronta allo scatto con i suoi 215 Nm di coppia. Vero è che manca un po’ di potenza in alto ma per i sorpassi no problem. Tra le curve si apprezza a pieno il lavoro fatto dagli uomini Ford sul telaio e sul reparto sospensioni, più rigide del doppio rispetto alla vecchia generazione. In inserimento, infatti, la nuova Ford Fiesta si dimostra molto precisa, mentre il posteriore si rivela ballerino se si aumenta l’andatura, un effetto voluto ma mai portatore di guai. Chi ci sa fare alla guida saprà apprezzare.
Sorprendenti i consumi: non sono mai andati oltre i 5,3 l/100 km, pur avendola torturata a dovere. Peccato per lo Start&Stop a pagamento (250 euro). In ogni caso potete anche dire addio, o quanto meno un caloroso arrivederci tra una sosta e l’altra, al vostro benzinaio di fiducia. Come già ho avuto modo di notare, grandi conferme dal cambio: non si impunta praticamente mai, è docile e pratico nell’azionamento, così come il volante, leggero in città, gradevole da impugnare (sulla Titanium è in pelle come il pomello del cambio e la leva del freno a mano, non elettrico) e poco demoltiplicato, regge bene agli sforzi anche quando si aumenta l’andatura, ben assistiti dall’Electronic Torque Vectoring Control, in grado di regolare automaticamente la velocità di rotazione delle ruote in curva.
Ciò che accompagna chi si mette a bordo della nuova Ford Fiesta, sensazione già presente in passato, è il senso di sicurezza. Sul nuovo modello ci sono ben 2 telecamere, 3 radar e 12 sensori a ultrasuoni che le permettono di viaggiare monitorando la strada, e i veicoli, circostanti. Tra i vari sistemi ci sono la frenata automatica d’emergenza con riconoscimento pedoni, l’Active Park Assist (500 euro), il riconoscimento dei segnali stradali (Traffic Sign Recognition), gli abbaglianti automatici (Auto High Beam) e ad altre 15 tecnologie che equipaggiano l’ultima arrivata dell’Ovale Blu, come ad esempio l’Adaptive Cruise Control, il riconoscimento di veicoli nella zona d’ombra (BLIS), il monitoraggio dell’attenzione del guidatore e il sistema che permette di non evadere le linee di carreggiata, quest’ultimo di serie e disattivabile tramite un comodo pulsante posto al limite dell’indicatore di direzione. Sicurezza al top, che in parte si paga (molti di questi sistemi sono compresi nel Premium Driver Assist Pack, a 900 euro), pur valendo ognuno degli euro spesi. Volendo fare una panoramica sul segmento B, avete appena capito chi comanda parlando di sistemi Adas.
La risposta non può che propendere per il sì. A modo suo, la Fiesta si è sempre fatta portatrice di uno stile nuovo e di numerose novità quasi inedite per il segmento. Basti pensare al vecchio modello, capace di portare tra le compatte una piccola supercar, almeno a livelo estetico (ricordate la bocca di squalo del 2013 presa in prestito dall’alleanza con Aston Martin?). Oggi è il turno del nuovo modello, che porta nel suo DNA un design raffinato, ancor di più nell’elegante Titanium, e sistemi di assistenza alla guida di ultima generazione, oltre a motorizzazioni, sia benzina sia diesel, performanti ed efficienti, in attesa, probabile, di una prossima generazione ibrida e/o elettrica. E poi la guida, quella sensazione gradevole che veramente non è più sinonimo di un viaggio dal punto A al punto B ma di qualcosa di più, che si apprezza giorno dopo giorno, anche quando si ha in prova la vettura per pochi giorni, da vivere a pieno. Il piacere di guida, da sempre, ricordiamo sono 41 anni, vero punto forte della Fiesta, oggi fa infatti un passo avanti notevole, sotto tutti i punti di vista declinabili (sterzo, assetto, motore). Ancora una volta, Ford ha azzeccato le sue mosse.
La nuova Ford Fiesta parte da un prezzo di listino, escluse le promozioni in atto, di 14.250 euro della entry level, la Plus. Per la versione da noi provata, la Titanium, si parte invece da 16.250 euro per la tre porte, 17.000 per la cinque porte. Si pagano a parte la vernice metalizzata e micalizzata (650 euro), il SYNC 3 con schermo da 8 pollici e clima automatico (700 euro) e, come abbiamo detto, alcuni dei sistemi di assistenza alla guida, compresi nei vari pacchetti. Totale? Poco sopra i 20.000 euro, a livello della concorrenza.
Già la concorrenza, qui la lista è lunga. Citroen C3, Seat Ibiza, Volkswagen Polo, Opel Corsa, Fiat Punto, Peugeot 208, Renault Clio, Toyota Yaris, Suzuki Swift e Hyundai i20, anche se potremmo continuare. Insomma, la concorrenza è minacciosa ma la nuova Ford Fiesta ha le armi per difendersi, e attaccare, senza dubbio alcuno.
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