Dal 2010 ad oggi è diventata la vera icona del Marchio e, alcuni mesi fa, ha ricevuto un restyling che l’ha fatta entrare a pieno titolo nel mondo DS. Parliamo della DS 3, la piccola del brand premium nel Gruppo PSA.
Portabandiera dello stile e della filosofia di DS, la “3” in questi anni ha saputo soddisfare le variegate esigenze del pubblico, coniugando la gamma nei diversi campi, dalla moda – con la versione cabrio o con le serie speciali – alla tecnologia – con equipaggiamenti costantemente aggiornati – passando per la sportività – con l’impegno nei rally e con la DS 3 Racing.
Ed è proprio quest’ultima che oggi si rinnova, cambiando nome e proponendo nuovi contenuti. Abbiamo, quindi, deciso di mettere alla prova la nuova DS 3 Performance sulle tortuose strade delle colline toscane: ecco come va nel nostro primo contatto.
Esterni: la Performance mette le ali
Come le altre DS 3, anche la Performance adotta la firma luminosa formata dagli Xeno e dai LED, la DS LED Vision, ed il frontale denominato DS Wings, proprio perché due ali cromate si estendono dalla calandra esagonale verticale in cui è inserito il logo DS e questa modifica rappresenta la grande novità della nuova versione, che, inoltre, ha visto sparire definitivamente il “Double Chevron”, segno distintivo di Citroen.
Insieme ai 3 moduli LED da 3 W ognuno e alla tecnologia Xeno, la DS 3 sfoggia anche gli indicatori di direzione a scorrimento, una tecnologia che di solito si trova su vetture di segmento superiore. In sintesi, tutto il pacchetto DS LED Vision permette di risparmiare energia, migliorare la luminosità e garantire un ottimo risultato anche a livello di design, facendo diventare le luci anteriori e quelle posteriori – con il noto faro 3D – un tratto distintivo di questa vettura.
La Performance, inoltre, si distingue dalla versione tradizionale per il doppio scarico specifico, le carreggiate allargate, l’assetto ribassato, i cerchi in lega da 18’’ diamantati neri, le pinze dei freni anteriori nero lucido e il logo specifico con i nuovi colori della divisione sportiva del Marchio (nata lo scorso agosto) sul portellone e sui passaruota.
Due gli allestimenti o, come li definiscono in DS, i livelli di finitura. Il primo, “Performance”, propone per la berlina 5 possibili tinte della carrozzeria associate al tetto nero (oppure bianco con carrozzeria Nero Perla). Per la cabrio, dotata del classico tetto retrattile elettricamente, sono 4 i colori della carrozzeria, tutti abbinati alla tela nera. “Black Special” è, invece il nome del secondo livello, è propone una carrozzeria Black Matt associata al tetto Gold nella berlina ed al tetto Nero Notte con profili Gold, nella cabrio, con fasce laterali in carbonio e DS Wings grigio opaco.
Interni: tanta cura, materiali di qualità e un po’ di pepe
All’interno saltano subito all’occhio i sedili avvolgenti in pelle, tessuto e Alcantara con poggiatesta integrato e logo DS Performance sullo schienale. Specifici anche il quadro strumenti e la plancia che riporta l’oro, il rosso e il bianco, i colori rappresentativi di questa gamma.
Al centro troviamo il Touch Pad da 7 pollici con funzione Mirror Screen (Apple CarPlay e Android Auto), cui si aggiunge l’offerta DS Connect Box, con pack SOS & Assistance, il sistema che permette le chiamate automatiche d’emergenza o di assistenza localizzata, con l’invio dei soccorsi in caso di necessità.
Nella “Black Special” gli interni riprendono i colori della carrozzeria con la plancia Gold e la base del cambio nera. A questi si aggiungono gli equipaggiamenti di comfort e sicurezza supplementari, come l’Active City Brake e la telecamera di retromarcia.
Alla guida del 1.6 da 208 CV: “San Torsen”
La nuova DS 3 Performance viene proposta con la motorizzazione 1.6 THP, il propulsore che ha fatto la fortuna di tutti i modelli sportivi del Gruppo PSA. 208 cavalli per 300 Newtonmetro di coppia permettono alla Performance di accelerare da 0 a 100 km/h in 6,5 secondi e di raggiungere la velocità massima di 230 km/h.
Lo stesso 1.6 THP S&S, però non è quello della precedente versione, cioè il 156 CV lavorato, ma, quello di partenza della “cugina” Peugeot 208 GTI che, come sulla versione by Peugeot Sport, è stato portato a 208 CV con l’aggiunta, inedita per le vetture di questa fascia, del differenziale autobloccante a scorrimento limitato di tipo Torsen (al 30%), quanto di meglio si possa desiderare su un’auto a trazione anteriore con velleità sportive. Le analogie però finiscono qui: se la GTI by PS è il prodotto più aggressivo ed estremo che PSA propone per una segmento B, la DS 3 Performance ha deciso di percorrere un’altra strada, che potremmo definire più “soft”, più in linea con lo spirito del Marchio. La ex Racing, infatti, propone sì un handling di alto livello e un divertimento garantito dietro al volante, ma offre prestazioni alla portata di tutti, meno nervose della 208, più facilmente raggiungibili, in due sole parole, più fruibili.
La coppia viene erogata in maniera più lineare, l’assetto – ribassato di 15 mm – copia leggermente meno l’asfalto, rendendo la DS 3 più stabile alle alte velocità, meno da domare, ma ugualmente “cattiva” e divertente, mentre il cambio manuale a 6 marce, preciso negli innesti, ha ricevuto una rapportatura diversa delle marce (la 2° e la 6°), sempre per dare continuità alla linearità di erogazione.
La messa a punto del reparto sportivo comunque non manca. I dischi dei freni anteriori sono larghi 323 mm con pinze fisse specifiche by Brembo e le carreggiate anteriori e posteriori sono state allargate (26 mm davanti, di 14 mm dietro). Differenti, invece, gli angoli di camber e la convergenza, di nuovo per offrire un comportamento leggermente differente tra le due auto.
Il risultato è un bel divertimento di guida, simile per certi versi a quello della GTI by Peugeot Sport, uno dei punti di riferimenti del segmento, ma con un filo in più di comfort, di facilità di guida e con il differenziale autobloccante che rappresenta la ciliegina sulla torta, il tocco di classe che, quando si decide di andare forte, permette di scaricare al meglio tutta la potenza sulle ruote anteriori.
Infine, il consumo omologato nel ciclo misto è di 5,4 litri/100 km, un dato che, se si avvicina alla realtà della guida quotidiana, promette un ampio raggio di utilizzo.
Prezzi e Serie Limitata
La DS 3 Performance è disponibile in una edizione limitata a 39 esemplari in tutto il mondo, nata in collaborazione con BRM Chronographes, maison di orologeria francese di lusso.
Nero Lucido per il tetto, gusci dei retrovisori abbinati al colore Gold Matt della carrozzeria e DS Wings Grigio Hématite, personalizzano la DS 3 BRM all’esterno.
All’interno anche la fascia della plancia è stata verniciata in Gold Matt che richiama la tinta della carrozzeria ed un “Kit carbonio” caratterizza la console centrale, le cornici delle maniglie apriporta e i dettagli del cockpit. Insieme alla vettura, i 39 clienti riceveranno anche un esemplare numerato dell’orologio BRM V6 44 SA SQ DS 3 Performance, con personalizzazione del colore dell’edizione limitata: colore delle lancette come la carrozzeria, monogramma DS sulla corona di carica, cinturino con lavorazione e impunture a tema.
La DS 3 Performance parte dal prezzo di 27.150 euro per il primo allestimento e sale a 32.150 euro per la “Black Special”. La cabrio sale di 3.250 euro su ogni versione, mentre la serie limitata BRM Chronographes costa 36.050 euro.
Spopola la presunta notizia secondo cui ora, d’improvviso, la multa per eccesso di velocità sarebbe…
Il cuore del nuovo Codice della Strada 2024, in vigore fra qualche settimana (serve la…
Rivoluzione a tappe per i monopattini elettrici. Per adesso, non c’è nessuna novità; appena la…
Per competere soprattutto contro Case cinesi e Tesla, Mercedes offrirà batterie LFP a basso costo…
La Hyundai Ioniq 9 è il fiore all’occhiello della gamma elettrica Ioniq, posizionandosi come una scelta…
Elon Musk ha ironizzato sulla nuova campagna Jaguar, che privilegia immagini artistiche e colorate rispetto…