Vera e propria icona del Marchio, la nuova Dacia Duster è stata presentata al recente Salone di Francoforte. Ora, dopo il flash dei fotografi, si avvicina il debutto del SUV romeno, quello che potremmo definire il SUV low cost.
Più che di rivoluzione potremmo parlare di rivelazione, sì perché Dacia Duster è stato presentato dalla Casa franco-romena come completamente nuovo, nonostante, almeno all’apparenza, possa apparire più come un sostanzioso restyling più che una vettura completamente rivista. Vediamo le sue novità.
Esternamente è stato mantenuto il family feeling del Marchio, con la tipica forma dei proiettori anteriori ben integrati nella calandra ora più moderna e il debutto, al posteriore, della nuova firma luminosa con i 4 quadrati rossi adattati alla forma rotondeggiante del lato B. A livello stilistico, la linea di cintura rialzata rafforza l’immagine del SUV che se la sa cavare anche in 4×4, avvalorato dalle barre al tetto in alluminio. Anche i cerchi vengono offerti di serie da 17”.
Gli interni sono stati invece completamenti ripensati partendo da un foglio bianco. Migliorato prima di tutto l’isolamento acustico, sulla plancia fa la sua comparsa un nuovo servosterzo elettrico per ridurre lo sforzo del 35% sul volante, quest’ultimo meglio definito. La plancia si sviluppa invece orizzontalmente, integrando lo schermo Media Nav, non molto diverso da quello della precedente generazione. Caratteristici i comandi del clima, riprendono nella forma le bocchette di aerazione poste poco sopra.
Migliora anche il comfort con sedili più avvolgenti, più spazio per le gambe e il volante regolabile sia in altezza (40 mm) sia in profondità (50 mm). Dietro lo spazio c’è nonostante la nuova Dacia Duster sia più lunga di pochi millimetri rispetto alla precedente generazione e, volendo abbattere i sedili, si ottiene un vano di carico di 1.623 l, 467 se i sedili vengono tenuti in posizione normale.
Nell’ottica dell’assistenza alla guida ci sono quattro telecamere poste nei punti strategici che fungono da valido aiuto durante le manovre di parcheggio. Ci sono poi l’Hill Descent Control, per aumentare l’aderenza nelle discese ripide, viceversa funziona l’Hill Start Assist, il keyless per aprire le porte senza usare la chiave e, nella versione 4×4, un comodo indicatore integrato nel Media Nav per tenere sotto controllo l’angolo di rollio o di beccheggio.
Tra gli altri sistemi fanno il loro debutto il sistema di controllo dell’angolo cieco, il limitatore di velocità per impostare una velocità e non rischiare di superarla e l’accensione automatica delle luci.
Due i benzina (115 e 125 CV), entrambi a scelta tra trazione anteriore e 4×4, abbinati in questo caso al cambio manuale. Per i diesel c’è il propulsore dCi 90 per la trazione anteriore e il dCi 110 per le versioni a trazione anteriore o integrale. Il secondo può essere abbinato all’automatico a doppia frizione EDC, a richiesta. Non manca poi il motore GPL, con la SCe 115 a sola trazione anteriore.
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