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Nuova BMW Z4: cosa sappiamo prima del debutto a Parigi

Tempo di lettura: 3 minuti

La nuova BMW Z4 sta arrivando. Ultima di una lunga stirpe di vetture roadster, l’ultima nata a Monaco di Baviera tiene fede al suo DNA sportivo che ha reso grande questa sigla tra gli appassionati. Cambiano i tempi ma non le potenze, mentre a cambiare sono le misure.

La nuova Z4 è infatti più lunga di 85 millimetri della vettura che manderà a breve in pensione (lunghezza: 4,32 metri) oltre a essere più larga di 74 millimetri (1,86 metri) e di 13 millimetri più alta (1,3 metri). L’interasse è stato accorciato per migliorare la guidabilità mentre c’è una leggera differenza tra la larghezza dei due assi (asse anteriore a doppio snodo all’anteriore e un asse posteriore a cinque bracci che fa il suo debutto sulla roadster BMW).

La posizione di seduta centrale, il baricentro basso, il peso ridotto al minimo e la distribuzione del peso sono ulteriori fattori che contribuiscono al dinamismo della nuova BMW Z4. Vogliamo parlare del suo look? In comune con la vecchia generazione ha proprio poco, tanto da lanciare quasi un nuovo family feeling all’interno del brand. Si nota tuttavia una certa somiglianza con la futura Serie 8 Coupè, che vedremo insieme a lei sullo stand parigino.

La nuova BMW Z4 è equipaggiata con fari a LED di serie, mentre i fari a LED adattivi opzionali aggiungono una funzione a matrice per gli abbaglianti antiabbagliamento e il fascio luminoso che segue la direzione di marcia. Il cofano allungato ricorda una freccia, i passaruota hanno uno stile “a conchiglia”, tipico delle classiche auto sportive. Le giunzioni ai lati del cofano si fondono nella linea che corre lungo i fianchi fino alle luci posteriori.

Lo spoiler integrato sul cofano del bagagliaio e le luci a forma di L slanciata aiutano invece a definire la parte posteriore della vettura, che appare subito ben incollata a terra grazie ai generosi pneumatici (cerchi da 17” di serie, 18” e 19” in optional). Nove le tonalità di colori disponibili per la carrozzeria, mentre la capote in tessuto è disponibile in colore nero di serie o antracite effetto argento a richiesta (si chiude e si apre in dieci secondi, fino a 50 km/h).

La nuova Z4 porta novità anche all’interno dell’abitacolo, anche in questo caso ripreso in parte dalla Serie 8 Coupè. La plancia si sviluppa orizzontalmente ma cambia l’interazione tra schermo dell’infotainment e spazio sottostante, con una linea diagonale di raccordo e non più dritta. I dettagli elettrolitici aggiungono sofisticatezza, mentre la disposizione strutturata dei controlli focalizza l’attenzione ancora di più sull’esperienza di guida.

A titolo informativo è utile citare la capacità del bagagliaio, di 281 litri se la capote è aperta o chiusa, oltre il 50% in più rispetto al precedente modello. Non male per una roadster di razza. Sempre in abitacolo, poi, debutta il BMW Operating System 7.0, che si distingue per funzioni digitali all’avanguardia personalizzate sulle esigenze del guidatore. BMW Live Cockpit Professional ha una strumentazione digitale dalla grafica coerente, completamente personalizzabile e un Control Display con uno schermo diagonale di 10,25 pollici. Per garantire operazioni perfettamente intuitive, il guidatore può scegliere di utilizzare la funzionalità touchscreen, il controller iDrive, i pulsanti sul volante o i controlli vocali.

Vi abbiamo portato fino a qui ma ne vale la pena, fidatevi: la nuova BMW Z4 ospiterà diverse motorizzazioni, tutte piuttosto ricche di cavalleria. Si parte al contrario, con la Z4 M40i e il suo sei cilindri in linea da 340 CV (0 – 100 km/h in 4,6 secondi). C’è poi la Z4 sDrive30i e la BMW Z4 sDrive20i, alimentate rispettivamente dal TwinPower turbo 2.0 con una potenza di 258 CV (5,4 secondi) e 197 CV (6,6 secondi).

Il Salone Internazionale di Parigi ospiterà la premiere della nuova BMW Z4 nei primi giorni di ottobre, dove non mancheremo di raccontarvela in diretta sui nostri canali social. La vettura sarà poi lanciata nel marzo 2019 con una scelta di tre varianti del modello, inclusa l’opzione BMW M Performance.

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Tommaso Corona

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Tommaso Corona

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