Nuova Alfa Romeo Giulia: la termica potrebbe avere un 3.0 biturbo made in USA

La nuova Alfa Romeo Giulia è una delle più attese novità del brand premium di Stellantis, con un debutto previsto per il 2026. La vettura verrà prodotta nello stabilimento di Cassino e sarà costruita sulla piattaforma STLA Large. Rispetto alla generazione attuale, la nuova Giulia adotterà un design profondamente rinnovato, abbandonando il tradizionale stile da berlina tradizionale per avvicinarsi a un look più vicino a quella di una berlina coupé a quattro porte, magari con l’assetto leggermente rialzato.

Il ritorno delle motorizzazioni termiche

Una delle conferme più importanti riguarda la presenza di versioni termiche nella gamma della nuova Alfa Romeo Giulia. Questa decisione deriva dalle previsioni di crescita del mercato delle auto elettriche, che non stanno rispettando le aspettative iniziali. Di conseguenza, Alfa Romeo ha deciso di mantenere alcune motorizzazioni tradizionali accanto alle varianti elettriche.

Il motore Hurricane 3.0 biturbo: un’opzione per la nuova Giulia?

Negli Stati Uniti si vocifera che la nuova Alfa Romeo Giulia potrebbe condividere alcuni motori con la Dodge Charger, poiché entrambe le vetture utilizzeranno la stessa piattaforma STLA Large. Tra le possibili opzioni c’è il motore sei cilindri in linea biturbo da 3.0 litri Hurricane, disponibile sulla nuova Dodge Charger Sixpack nelle varianti da 420 e 550 cavalli, abbinate alla trazione integrale.

Questo propulsore offre una coppia rispettivamente di 636 Nm e 706 Nm nella versione montata sul RAM 1500 del 2025, caratteristiche che potrebbero renderlo una scelta ideale per la nuova Giulia. Tuttavia, non tutti sono convinti che questo sarà il motore definitivo per la berlina Alfa Romeo. Alcuni esperti del settore ipotizzano che il marchio italiano possa riservare qualche sorpresa, magari con una soluzione sviluppata ad hoc per il mercato europeo.