La F1, è noto, è uno dei migliori banco prova per le nuove tecnologie. Brembo, dopo 45 stagioni di F1, ha ancora voglia di sperimentare e presenta le novità pronte a debuttare per ognuna delle scuderie (8 su 10) che hanno scelto l’azienda bergamasca per i loro impianti frenanti.
La vera rivoluzione avverrà nel 2021, quando in F1 debutteranno, oltre alle nuove regole aerodinamiche, anche i nuovi cerchi, con passaggio di misura da 13” a 18”. Concentriamoci, però, sulle novità 2020, con evoluzioni e aggiornamenti parziali per gli impianti Brembo.
Essendo le regole rimaste stabili tra 2019 e 2020, soprattutto dal punto di vista aerodinamico, la sfida si è concentrata sul “compensare” l’aumento di efficienza delle power unit, la cui velocità massima aumenta a fronte di spazi di frenata leggermente più lunghe. Ecco perchè Brembo ha dovuto studiare qualche accorgimento per mantenere gli spazi di arresto, potremmo dire, abituali.
La maggior parte delle monoposto utilizzerà dischi in carbonio da 32 mm di spessore all’anteriore e dischi da 28 mm al posteriore. A seconda delle temperature previste durante il singolo Gran Premio e della specifica strategia di gara, ciascun pilota potrà optare tra ben sei diverse soluzioni di dischi per l’anteriore (nel 2019 erano tre) e due al posteriore, confermate tra 2019 e 2020.
Cambiano i fori (800, 1250 o 1480, quest’ultimi per le piste più probanti per i freni, come Melbourne, Montreal o Singapore), e a queste specifiche se ne aggiungono tre che presentano una diversa lavorazione sul diametro esterno, chiamato tecnicamente “groove”. Si tratta di una modifica che, come spiega l’esperto Fabiano Vandone nel video qui sotto, tende a creare una sezione all’aria e che a sua volta fuoriesce dai fori di ventilazione del disco, per migliorare il raffreddamento dei materiali.
Brembo continua a lavorare sull’impianto frenante con un focus specifico sulla massima miniaturizzazione dei pezzi che compongono il Brake by Wire studiato da Brembo (nel 2020 saranno 4 le squadre a usarlo) e l’alleggerimento delle pinze in alluminio-litio. Per quanto riguarda le pastiglie in carbonio, sono due le “mescole” che Brembo offre ai team di F1.
In media ogni team ordina dai 10 ai 15 set di pinze Brembo all’anno prima ancora che avvenga la prima gara, numero che può variare per alcuni team, i quali preferiscono ordini più ridotti prevedendo uno sviluppo durante lo stagione che comporterà l’ordine di impianti diversi. La vita utile di una pinza di Formula 1, però, non supera i 10.000 km, durante i quali sono previste periodiche revisioni che vengono effettuate direttamente da Brembo all’interno dei propri reparti produttivi. Per quanto riguarda invece il materiale d’attrito, ogni team consuma nel corso della stagione dai 150 ai 300 dischi e fino a 600 pastiglie.
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