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Non metti la cintura dietro? Guarda che è obbligatoria: i dati preoccupano

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Le cinture di sicurezza rappresentano oggi uno degli strumenti più efficaci per salvare vite in caso di incidente stradale. La loro storia è lunga: i primi modelli risalgono alla fine del 1800 in aviazione, mentre le auto da corsa iniziarono a introdurle nei primi decenni del 900.

Un passo decisivo fu compiuto nel 1959 da Nils Bohlin, che presso Volvo progettò la moderna cintura a tre punti, aprendo la strada all’obbligo legislativo: negli Stati Uniti partì dal Wisconsin nel 1961, mentre in Europa la normativa si diffuse tra la fine degli anni ’60 e l’inizio degli anni ’70 in Paesi come Cecoslovacchia e Francia.

Obbligo delle cinture anche per i passeggeri posteriori

Oggi le cinture di sicurezza sono presenti per tutti i passeggeri, anteriori e posteriori, ma in Italia l’adozione completa resta una sfida. Se il conducente e il passeggero anteriore indossano la cintura nel 87% dei casi, i passeggeri posteriori la usano solo nel 34% dei casi.

Il divario tra Nord e Sud è evidente: al Nord la cintura posteriore è utilizzata nel 54% dei casi, mentre al Sud scende al 18%, un dato preoccupante che evidenzia la necessità di campagne di sensibilizzazione e controlli più incisivi.

Sicurezza dei bambini e dispositivi aggiuntivi

Un altro tema cruciale riguarda bambini e sistemi di ritenuta: il 17% delle famiglie italiane dichiara di non utilizzare seggiolini o sistemi di sicurezza dedicati, con un picco del 24% al Sud, soprattutto tra le famiglie con minori risorse economiche. Questo indica un bisogno urgente di informazione e incentivi per proteggere i più piccoli durante i viaggi in auto.

Cinture e casco: il gap tra auto e moto

Interessante notare come il divario tra Nord e Sud sia quasi colmato per il casco in moto, con il 93% di utilizzo al sud e quasi il 98% al Nord, segno che la cultura della sicurezza può crescere se accompagnata da regole chiare e controllo costante.

Perché indossare la cintura posteriore è fondamentale

  • Riduce il rischio di morte in caso di incidente fino al 50% per i passeggeri posteriori.
  • Evita che i passeggeri diventino proiettili per gli altri occupanti in caso di urto.
  • È obbligatoria per legge: le sanzioni possono arrivare a oltre 80 euro per ogni violazione.

L’uso delle cinture di sicurezza posteriori non è solo una regola da rispettare, ma una misura di protezione fondamentale per adulti e bambini. In Italia, sebbene si registrino ottimi livelli di utilizzo davanti, la sensibilizzazione per i sedili posteriori e per i sistemi di ritenuta infantili resta una priorità.

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