Nissan Qashqai, non lo scopriamo oggi, ha inventato quello che da essere un segmento di nicchia nel giro di pochi anni si è trasformato nella categoria di auto più richiesta in Italia e non solo. Nel 2021 questo modello si è completamente rinnovato dopo più di 340.000 unità vendute nei confini nazionali con le precedenti due generazioni; obiettivo? Vivere un 2022 da grande protagonista. Lo fa sposando look e tecnologie completamente inedite, rinunciando per sempre al motore Diesel e optando, inizialmente, per un’elettrificazione fin troppo “leggera”, sulla quale avremo modo di approfondire.
Grazie alla nuova piattaforma CMF-C, inoltre, la nuova Nissan Qashqai 2022 è la più spaziosa di sempre: dai 4,33 metri della prima generazione, siamo passati ai 4,39 metri mantenendo proporzioni simili e nel contempo guadagnando tanti litri nel bagagliaio, tra i migliori della categoria.
Arrivata sul mercato con il motore benzina 1.3 mild hybrid 12V da 140 CV (cambio manuale) e 158 CV (manuale e automatico, anche con trazione integrale), noi ci siamo concentrati sul primo, il motore entry level proposto su 5 allestimenti esclusa la top di gamma Tekna+.
Vediamo come si è comportata la nuova Nissan Qashqai 2022 nel nostro test drive approfondito.
Dimenticatevi la vecchia Qashqai, o meglio, il restyling della seconda generazione. Nella progettazione della nuova Qashqai (3° serie) si è partiti letteralmente da un foglio bianco sia dentro sia fuori. Partiamo dagli esterni di Nissan Qashqai 2022. La versione base propone cerchi da 17”, fari interamente a LED e antenna shark. La Qashqai Acenta propone i cerchi in lega, sempre da 17”, e gli specchietti ripiegabili elettricamente. Dentro, inoltre, fa la sua comparsa, di serie, lo schermo da 8” visto che sulla base troviamo ancora tachimetro e contagiri analogici, un quadro parzialmente virtuale (TFT da 7”) e radio DAB.
Il Nissan Connect da 8”, e il clima bi-zona, compaiono sulla versione Acenta, dove è di serie anche l’integrazione wireless con Apple CarPlay e Android Auto, oltre alla retrocamera posteriore. Per caricare il telefono senza fili, invece, bisogna salire al seguente allestimento, Business, che propone anche i fendinebbia a LED e il ruotino di scorta senza sovrapprezzo. Salto di categoria con Qashqai N-Connecta: almeno all’interno, sembra di trovarsi di fronte a una Qashqai completamente diversa per quanto riguarda la dotazione di serie; lo dimostrano lo schermo più grande, con diagonale da 9” con mappe TomTom, aggiornamenti Over the Air e Premium Live Traffic, il quadro strumenti Full TFT da 12,3”, i sensori di parcheggio anteriori e un altro dettaglio, di quelli che si apprezzano negli anni, come il poggia ginocchio in materiale soft touch, per viaggiare comodi e rilassati.
Già, perchè la qualità percepita a bordo della Nissan Qashqai è piuttosto alta, a conferma di un’attenzione particolare che, almeno sull’esemplare in prova del quale vedete le foto, ha ridotto quasi al minimo l’impatto delle plastiche rigide a portata di…vista. Sulla top di gamma, la Tekna+, Qashqai propone inoltre cerchi in lega da 20”, barre al tetto, tetto panoramico con filtro UV (750 euro su Tekna), sedili anteriori regolabili elettricamente e riscaldabili (lo sono anche il volante e il parabrezza) e l’impianto audio Premium Bose con 10 altoparlanti.
A livello di dimensioni, Nissan Qashqai è, come abbiamo visto, cresciuta. Il passo somma 2 centimetri rispetto al passato, ora siamo a 2,66 metri, a tutto vantaggio dell’abitabilità e della capacità del bagagliaio sul quale torniamo a breve. Ne risulta una lunghezza di 3,5 centimetri superiore (4,42 metri), nel pieno del segmento C, così come ad aumentare è stata anche l’altezza (1,62 metri) e la larghezza (1,83 metri).
Esteticamente, diciamo quei dettagli di cui ti accorgi anche se non la conosci bene, è stata modificata la firma diurna a LED e la griglia V-Motion è più grande e ben rifinita, grazie all’elemento cromato. Qualcosa di simile, ma più evoluto, si è già visto su Nissan Ariya, il manifesto del nuovo approccio all’elettrico della Casa di Yokohama.
Concludendo con gli esterni, sono 11 le colorazioni per la carrozzeria con 5 combinazioni bicolore. Nello specifico costa 450 euro il Solid White visto che il Solid Red è sempre di serie, vengono 700 euro i metallizzati (Metallic Black, Dark Metal Grey, Newport Grey, Ink Blue) e 900 euro i perlati (White Pearl Brilliant, Ceramic Grey, Magnetic Blue, Fuji Sunset Red, Burgundy). I bicolore costano invece 1.250 euro (Ceramic Grey & Metallic Black, White Pearl Brilliant & Metallic Black, Fuji Sunset Red & Metallic Black, Magnetic Blue & Metallic Black; solo il Metallic Black & Dark Metal Gray costa 1.050 euro).
Vediamo invece gli interni della Nissan Qashqai 2022. Inedito è l’Head-up Display da 10,8″, il più ampio in questo segmento, che proietta le informazioni di vario tipo (assistenza alla guida, traffico, velocità ecc.) permettendo agli occhi di non staccarsi mai dal manto stradale. Non mancano le prese USB-A e USB-C sia per i passeggeri della fila anteriore sia per quelli della fila posteriore, mentre a livello di comfort il passo avanti è considerevole. C’è più spazio per le gambe (2,8 centimetri) grazie all’allungamento del passo, l’ampio tetto panoramico presente sulla vettura in prova è un must e anche chi siede al posto guida gode di maggiore visiblità grazie al restringimento del montante A, un dettaglio che denota la cura costruttiva di questa nuova generazione.
Dicevamo del bagagliaio, tra i migliori della categoria: la capacità minima parte da 504 litri (+ 74 litri rispetto alla passata generazione), mentre sono state confermati i pozzetti laterali utili a riporre oggetti lunghi e delicati come le bottiglie. Volete abbattere i sedili? Il vano che si crea è piatto e ha una capacità di 1.593 litri, ci sta davvero di tutto.
Qualche giorno in compagnia della nuova Nissan Qashqai ci ha permesso di entrare in sintonia, o almeno di provarci, con la terza generazione del crossover tra i più apprezzati del mercato. Prime impressioni? Quelle del nostro primo contatto, cioè di un’auto fatta bene, che dimostra in tutto e per tutto il suo salto generazionale e che non fa nulla per nasconderlo.
Se la vera rivoluzione firmata Qashqai arriverà però solo nel 2022 se non 2023, con il nuovo e inedito motore E-Power (cioè un’elettrica che non si ricarica poiché verrà alimentata da un piccolo motore benzina, una sorta di full hybrid molto evoluto), il presente di Nissan Qashqai è sinonimo di mild hybrid. Due le scelte, 140 e 158 CV, il primo solo abbinato al cambio manuale sul quale torniamo, purtroppo, a breve, il secondo sia manuale sia automatico XTronic, anche 4×4.
“Oggetto” del nostro long test è stato per l’appunto il 4 cilindri 1.3 da 140 CV con la sola trazione anteriore. Se vogliamo parlare subito di ibrido, un piccolo modulo da 12V, quest’ultimo al volante non fa sentire la sua presenza se non quando l’auto si avvia al completo arresto. In quel caso, solo in folle, lo Start&Stop si attiva prima, a circa 20 km/h, aiutando così a gestire l’elettronica di bordo senza gravare sulla batteria principale. Un classico mild hybrid che oggi va tanto di moda, sì, ma che non appare da nessuna parte nelle tante schermate proposte sull’ottimo quadro strumenti interamente digitale proposto di serie, fin dalla base.
Fin lì possiamo sorvolare, ma è al capitolo consumi che Nissan Qashqai mild hybrid mi ha più lasciato perplesso, avendo rinunciato in toto a montare un motore Diesel che non avrebbe affatto guastato. Con una media di percorrenza autostradale e città, come siamo soliti fare durante i nostri test più approfonditi, la Qashqai in prova è arrivata alla riconsegna con un non troppo promettente 12 km/l, contro i 15 circa dichiarati dalla Casa nel ciclo WTP (per la precisione 6,3-6,5 l/100 km).
Non per girare il coltello nella piaga, ma se la nuova Qashqai ha rinunciato per sempre ai motori a gasolio dove sta il vantaggio? Dal punto di vista della guida, ho lamentato una certa tendenza a non trovare il perfetto appeal tra risposta del gas e cambio, con rapporti non così precisi e soprattutto la tendenza ad andare “sotto coppia”. Bisogna spesso intervenire sul cambio a 6 rapporti per estrarre tutti i comunque buoni 240 Nm di coppia disponibili tra i 1.650 e i 4.000 giri/min. Un cambio che, per l’appunto, almeno sulla nostra versione in prova si è dimostrato non tanto poco incline alla guida più sportiva, non è con questo scopo che è nata Qashqai, bensì alla guida cittadina.
Ecco perchè mi sento di consigliare l’automatico XTronic, che si può però avere solo con lo step più potente da 158 CV (a partire da 33.190 euro), per una guida più precisa e rilassata: la differenza, parlando di spesa, è di 3.200 euro, da valutare al momento dell’acquisto. Trattasi, a scanso di equivoci, di un cambio CVT a variazione continua, pensato idealmente proprio per una guida lontana dalle velleità sportive. Sul tunnel centrale, dove la novità è anche il pratico pulsante Auto Hold (attivandolo non c’è bisogno di premere il freno per tenere l’auto ferma, in folle) c’è anche il selettore delle modalità di guida: sono tre con la trazione anteriore, come in questo caso, con Eco, Standard e Sport, e diventano 5 sulle Qashqai 4WD, con l’aggiunta di Snow e Off Road.
Iniziamo con i punti a suo favore, che non sono pochi. A livello di assetto Qashqai si dimostra un’auto equilibrata. Il rollio non è troppo marcato, lo sterzo comunica abbastanza bene con le ruote e con l’asfalto e anche molle e sospensioni sopportano bene buche e asperità. A tal proposito, solo la top di gamma Tekna+ propone di serie sospensioni posteriori Multi-link, tutti gli altri allestimenti hanno il più classico ponte torcente. Dal posto guida la seduta alta, che rimane la caratteristica prediletta da chi acquista un’auto di questo tipo, è altresì premiata dai già citati montanti piuttosto sottili e, anche in visibilità posteriore, nulla da segnalare a livello di ingombri perchè il terzo vetro semplifica enormemente la questione. Sulla versione in prova era poi presente la telecamera posteriore, richiamabile in qualsiasi momento dal tasto sotto lo schermo centrale, dalla buona se non ottima qualità grafica.
Le note sicuramente meno dolenti iniziano parlando di sicurezza, dove Nissan Qashqai 2022 eccelle. In primis, lo dimostrano le 5 stelle Euro NCAP conquistate nei recenti test dell’ente europeo per la sicurezza. Lato sicurezza attiva i sistemi ADAS della famiglia ProPilot mi hanno decisamente impressionato per la loro efficienza e versatilità. Vero, per una valutazione del tutto completa avremmo dovuto provare una versione dotata di cambio automatico, ma già con questa dotazione di sistemi di assistenza alla guida Qashqai ti fa sentire assolutamente…al sicuro.
Sulla Qashqai Tekna a nostra disposizione è di serie, ad esempio, il Drive Assist (a pagamento su Business per 540 euro e su N-Connecta per 990 euro, mentre è assente dai primi due allestimenti Visia e Acenta). Certo, per avere un’auto così, che ho definito sicura, bisogna guardare all’alto di gamma ma non è certo una novità in un mercato dove per avere di più bisogna per forza di cose spendere. Sempre di serie ci sono però tutta una serie di dispositivi che fanno fare quel salto generazionale a una vettura ma soprattutto a un Marchio che ha sempre dato molta importanza a questo aspetto, oggi ancora di più. Anche con il cambio manuale, infatti, è un piacere farsi “guidare” metaforicamente parlando, visto che più di qualche secondo senza le mani sul volante significa far scattare gli allarmi sonori e grafici, dall’ottimo Lane Centering che ben si sposa con l’Intelligent Cruise Control.
Sull’automatico XTronic, inoltre, situazioni di traffico congestionate non sono più un problema poiché l’auto riconosce l’eventuale blocco nella zona antistante ed è in grado di ripartire in completa autonomia se la sosta dura meno di tre secondi. Qashqai è poi capace di leggere i cartelli stradali ma soprattutto di controsterzare se, inavvertitamente, si cerca un sorpasso quando dalla corsia preposta sopraggiunge un altro veicolo non visto dall’occhio umano. Qashqai frena anche in retromarcia, se rileva un ostacolo in pericoloso avvicinamento, per non parlare della sicurezza passiva garantita dai 7 airbag in abitacolo tra i quali uno si attiva per scongiurare contatti nefasti tra i due passeggeri anteriori, specie a livello del capo.
In conclusione, Qashqai mostra inspiegabilmente qualche difetto macroscopico nella guida di tutti i giorni, ripeto, in presenza del cambio manuale, e sull’ibrido forse sarebbe stata più indicata una tecnologia a 48V piuttosto che un 12V il cui intervento è sempre piuttosto blando guardando soprattutto ai consumi. Nel complesso, però, nuova Qashqai 2022 si dimostra un veicolo evoluto, assolutamente al passo coi tempi e adatto a chi cerca un SUV per famiglie, affidabile e sicuro, senza dimenticarsi che a livello del bagagliaio rimane uno dei migliori sul segmento, con quel surplus del piano ribassabile che libera ulteriore spazio, fino a 1.593 litri con la seconda fila reclinata che sono tra i migliori oggi disponibili.
La nuova Nissan Qashqai 2022 parte da 27.830 euro per l’allestimento d’ingresso Visia e, per averla full optional, con la Tekna, l’esborso è di 36.130 euro. Questi i prezzi per la Qashqai con il motore da noi provato, il 1.3 4 cilindri da 140 CV Mild Hybrid 12V. Sempre di serie molti sistemi di sicurezza come l’Intelligent Cruise Control, la frenata d’emergenza capace di riconoscere pedoni e ciclisti, il Lane side support (mantenitore di corsia attivo, avviso superamento linea di carreggiata), Driver Attention Alert, Traffic sign recognition, Rear Cross Traffic alert, Rear Automatic Braking, 2 airbag a tendina, 2 airbag anteriori laterali, 2 airbag frontali, 1 airbag tra sedili anteriori, sensori di parcheggio posteriori, antifurto perimetrale.
La Qashqai Visia, entry level della gamma del crossover nipponico, offre cerchi in acciaio da 17”, fari LED, luci diurne LED, fari automatici intelligenti, antenna shark, sedili frazionabili 60/40, E-Call Emergency Call, clima manuale, fissaggi Isofix, prese 12V (abitacolo e vano bagagli), radio DAB, quadro strumenti con schermo TFT da 7”. Su Visia e Acenta, costa 180 euro il ruotino di scorta.
Salendo con la dotazione, l’allestimento Tekna propone di serie Head-up display, illuminazione ambientale, caricabatterie wireless, sedile guidatore regolabile elettricamente, ProPilot con Navi-Link (solo cambio automatico), cerchi in lega da 19”, apertura bagagliaio hands-free, fari LED con tecnologia Adaptive, indicatori di direzione anteriori e posteriori a LED. Solo su Tekna+ troviamo entrambi i sedili anteriori regolabili elettricamente, sedili anteriori con funzione massaggiante, rivestimenti pelle premium, parabrezza, volante e sedili riscaldabili, impianto audio Premium Bose con 10 altoparlanti, cerchi da 20”, barre longitudinali al tetto, tetto panoramico apribile elettricamente con filtro UV, fendinebbia LED, Advanced Intelligent Key.
Le concorrenti del segmento C-SUV della Nissan Qashqai 2022 sono parecchie ma potremmo sintetizzarle con Peugeot 3008, Renault Kadjar, nel 2022 sostituita dalla nuova Austral, Kia Sportage, Hyundai Tucson, Jeep Compass, Volkswagen Tiguan, Seat Ateca, Mercedes GLA, BMW X1, Volvo XC40.
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