Ecologia

NIO ET7: perchè la berlina cinese elettrica può essere una svolta

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Le ammiraglie elettriche ormai non sono più mosche bianche, anzi. Iniziano a vedersene non poche nei listini dei vari costruttori europei. Berline di lusso con lunghezze che vanno oltre i 5 metri capaci di viaggiare sempre e solo con emissioni zero, e con un’infarcitura di tecnologia da prime della classe. I nomi sono sempre quelli dei brand premium tedeschi, ai quali ora si aggiunge in Europa la NIO ET7, berlinona della Casa cinese che dopo aver debuttato in patria a inizio 2021 arriva ora anche nel Vecchio Continente.

Il difetto? La vendita di queste vetture avverrà, per ora, nei paesi dove le auto elettriche hanno mercato, e infrastrutture, già sviluppati. Questo vede l’Italia come fanalino di coda: da noi infatti l’ammiraglia NIO arriverà nel corso del 2024, con prezzi ancora da definire.

NIO ET7: berlina dal design minimal

Lunga 5 metri, larga quasi 2, alta 1.5 metri e con passo di 3 la NIO ET7 si posiziona in un segmento che conta nomi illustri come Audi e-tron GT, BMW i7, Tesla Model S e Mercedes EQS, ovvero il meglio del lusso applicato all’elettrico. Lo fa con linee molto morbide e filanti, caratterizzate da un aspetto che abbraccia una filosofia minimal, in linea con gli altri modelli più recenti della Casa giapponese di NIO.

Le luci anteriori e posteriori risultano particolarmente sottili, maniglie a scomparsa, poche nervature e una coda sfuggente, con giusto un accenno di terzo volume. Non una berlina coupé, ma nemmeno una classica 3 volumi, potremmo dire un’ottima via di mezzo. A dare un taglio distintivo agli esterni ci pensa la parte anteriore del tetto, dove è alloggiato il nuovo Lidar per la guida assistita e autonoma. Un sistema che, con altri 32 sensori di vario tipo, controlla costantemente la strada. La posizione rialzata ha rappresentato un’opportunità, ma anche delle sfide, prima su tutte l’aerodinamica.

Una gobba simile infatti può inficiare non poco sull’efficienza di un’auto, ma grazie al design della cover che ricopre il Lidar la NIO ET7 si porta a casa un cx di 0.208, il secondo miglior risultato al mondo per un’auto di produzione. Una nuova sfida ha riguardato il surriscaldamento da raggi solari, risolto con una particolare pellicola protettiva.

Minimal questa NIO ET7, ma molto tecnologica

Ormai abituati ai desueti luoghi comuni che vogliono le auto cinesi nettamente più scarse e pacchiane rispetto alle concorrenti europee per quanto riguarda l’arredamento interno, la NIO ET7 capovolge questi giudizi con un abitacolo che è all’insegna del minimal ma che non rinuncia alle tecnologie più moderne.

Schermi ovunque: Head-up display da 8,8″, strumentazione digitale da 10,25, display centrale Amoled da 12,8″ e un altro ben più piccolo a uso e consumo dei passeggeri posteriori, per regolare l’aria condizionata. E poi Nomi, l’assistente vocale evoluto di NIO, la cui rappresentazione è un logo tondio posto sulla sommità della plancia. Arredamento in tutto e per tutto sovrapponibile a quello del SUV EL7, pronto al debutto in Europa, con materiali ricercati come il legno o 100% ecologici come il tessuto ricavato dalla lavorazione di chicchi di caffé.

Quasi inutile elencare le dotazioni: c’è praticamente tutto, dallo ionizzatore d’aria con filtri per PM 2.5 a innumerevoli prese USB di ogni foggia, passando per sedili ventilati, riscaldati e massaggianti, impianto audio da 1.000 Watt, aggiornamenti over the air per il sistema di infotainment e tanto altro. Anche per quanto riguarda gli assistenti alla guida la NIO ET7 offre di tutto di più, con cruise control adattivo, mantenitore attivo della corsia, riconoscimento segnaletica stradale, parcheggio automatico, frenata d’emergenza e così via.

I motori della NIO ET7: doppia scelta tra propulsori e batterie

Dal SUV NIO EL7 la NIO ET7 riprende anche la meccanica, vale a dire la seconda generazione della piattaforma NIO e la trazione integrale data da due motori. A magneti permanenti da 180 kW all’anteriore e a induzione da 300 kW al posteriore, per una potenza complessiva di 480 kW, ovvero 652 CV e 850 Nm. Le prestazioni sono da sportiva vera: 3,8″ per passare da 0 a 100 km/h mentre la velocità massima è limitata elettronicamente, per salvaguardare le batterie, a 200 km/h.

A proposito di batterie si può anche scegliere tra 2 tagli: 75 o 100 kWh per autonomie rispettivamente pari a 445 e 580 km, calcolati secondo lo standard WLTP. La potenza massima di ricarica è di 130 kW, per passare dal 10 all’80% della capacità in 30 minuti per quelle da 75 kW e 40 se si opta per quelle da 100 kW. Una meccanica realizzata in casa è basata su un assetto adattivo con sospensioni anteriori a 5 bracci e multilink al posteriore e su freni Brembo, con pinze anteriori a 4 pistoncini.

Battery swap pronto a partire: potrebbe essere una vera rivoluzione

La vera e grande rivoluzione di NIO sta nel del battery swap, ovvero la possibilità, entrando in strutture dedicate, di cambiare al volo le batterie scariche montandone di cariche, abbattendo i tempi di attesa, che scendono ad appena 5 minuti.

Una filosofia chiamata “battery as a service” che permette anche di abbassare, di parecchio, il prezzo d’acquisto, sottoscrivendo poi un abbonamento mensile per beneficiare del servizio. Attualmente le stazioni di battery swap al mondo sono 1.154 in Cina e nel corso del 2022 ne sono state installate 2 in Germania, alle quali si somma quella già presente in Norvegia.

La NIO ET7 arriverà prima di tutto in Germania, Olanda, Svezia e Danimarca rispettivamente al prezzo mensile di 1.199 euro, 1.299 euro, 1.278 euro e 1.079,10 euro, con batteria da 75 kWh e durata del leasing di 36 mesi.

Alessio Richiardi

Attualmente indeciso se ha preso prima in mano un volante o una penna, probabilmente entrambe, date le due mani. Così è nato l'amore per i motori e per il giornalismo. Papà sempre attento a tutto ciò che riguarda i bimbi in auto ed i seggiolini, ma anche alle auto tuning utilizzabili tutti i giorni

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Alessio Richiardi

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