Il tre volte campione del Mondo di Formula 1, il brasiliano Nelson Piquet, si è visto recapitare a casa un avviso di garanzia. L’ex pilota carioca è finito nel mirino dei pubblici ministeri brasiliani, i quali hanno aperto un’indagine dopo che Piquet è stato filmato mentre augurava la morte del presidente eletto, Luiz Inacio Lula da Silva. Il comunista Lula ha vinto le elezioni presidenziali di domenica contro Jair Bolsonaro, così Piquet ed altre migliaia di manifestanti sono scesi in piazza per esternare disapprovazione. È proprio nel corso della manifestazione che l’ex pilota è stato immortalato in un video in cui augura la morte ed insulta Lula.
Nel corso della manifestazione contro l’elezione del presidente Lula, Nelson Piquet gli ha augurato la morte. L’episodio è stato filmato in video come quello pubblicato sul web da DCM TV, così l’ufficio del procuratore federale di Brasilia ha ufficializzato l’intenzione di indagare su Piquet per presunto incitamento alla violenza, a quest’accusa si aggiungerebbe anche quella di essere stato parte integrante alla creazione di spaccature tra i militari ed altri rami del potere. Nel filmato si vede come Piquet dica frasi come “Lula al cimitero”. Dopo aver appreso delle indagini, Piquet non ha rilasciato commenti.
Verrebbe da dire “ci risiamo”, perché Nelson Piquet non è nuovo ad offese ed ingiurie simili. Ad inizio 2022, l’ex pilota è stato cattivo protagonista di altri video nei quali manifestava omofobia e rivolgeva insulti razziali a Lewis Hamilton. Dopo la dura condanna ricevuta dal panorama intero della Formula 1 e dal governo della Fia, Piquet ha manifestato le proprie ad Hamilton sottolineando che i termini non volevano essere offensivi.
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