Con Franco Morbidelli e la Yamaha-Petronas che corrono alla… Lorenzo dei bei tempi e scappano fin dal via (a proposito, non per caso Morbidelli è nelle mani di Ramon Forcada), e la lotta per il secondo posto tra Francesco Bagnaia con la Ducati-Pramac, Rossi, generoso ma beffato senza pietà da un ottimo Rins con la Suzuki nell’ultimo giro, la gara di Andrea Dovizioso è passata in sordina.
Rimasto sempre nelle posizioni di rincalzo, Dovizioso è riuscito a raggiungere il settimo posto all’ultimo, superando Jack Miller, che dopo un ottimo avvio è piano piano retrocesso con calo progressivo che nemmeno lui ha saputo (o voluto) spiegare. Un piazzamento che le è però valso la leadership nel mondiale MotoGP.
Ora la Ducati deve cercare di fare il massimo per aiutare il pilota che non sarà più con lei l’anno prossimo a vincere un mondiale MotoGP che mai come quest’anno è alla sua portata. Sarà dura far digerire a Borgo Panigale e alla proprietà Audi non essere riusciti in questa impresa con il positivo allineamento astrale che si sta profilando in questo pazzo 2020.
Se Morbidelli ha fatto una gara perfetta, altrettanto non si può dire del compagno di squadra Fabio Quartararo, evidentemente innervosito dalla prestazione di un compagno di squadra che finora era convinto di poter dominare e che invece sta ora venendo fuori col passo di chi ha la capacità di analizzare la situazione e trarre il meglio dalla sua moto e dalla squadra.
Quartararo ha perso l’avantreno ed è caduto. Ripresa la gara si è fermato ai box, è ripartito ed è ripartito cadendo allo stesso modo. Un weekend da dimenticare già domenica prossima, poiché ha pure perso la testa del campionato MotoGP. Passato il ‘magic moment’ di inizio campionato deve fare ora capire di essere consistente e in grado di gestire la moto e il suo carattere.
Buona anche la prestazione di Rins, con l’altra Suzuki, che quando sembrava in grado di attaccare Rossi per il podio doveva lasciare strada al compagno di squadra che rinvenuto fortissimo beffava pure il Dottore, cui è inutile negare brucerà molto non essere stato capace di salire sul podio nella ‘sua’ Misano. Ci riproverà domenica prossima…
Senza Marc Marquez (del fratello meglio non parlare) il mondiale MotoGP è entrato in un’altra dimensione: 5 vincitori diversi su 6 gare, di cui 4 (Morbidelli, Binder, Oliveira e Quartararo) al primo successo assoluto in MotoGP rendono il risultato finale quantomai incerto.
Purtroppo la sensazione (che è poi quasi una certezza) è che un peso non irrilevante in questa incertezza lo stiano giocando gli pneumatici. Michelin garantisce il suo prodotto e non può essere diversamente, ma la costanza qualitativa deve essere uno degli obiettivi da perseguire con maggiore attenzione se si vuole mantenere una credibilità. Un aspetto che per la sua natura è difficile da oggettivare su uno pneumatico il cui materiale a fine gara si è trasformato.
“Mi sembra … non so ancora cosa dire, sto ancora cercando di elaborare il tutto. Sicuramente è bello e una bella sensazione! Sono molto felice, mi sto godendo il momento. L’unica cosa che posso dire ora è grazie alla mia squadra, grazie alle persone che mi sono vicine e a tutte quelle con cui ho lavorato e mi hanno aiutato. Negli ultimi giri ho pensato molto a come sette anni fa ero qui a correre e a vincere una gara nel Campionato Italiano Superstock… è stato come allora, ma MOLTO DI PIÙ! Sono sopraffatto da questo momento, l’unica cosa che posso dire è grazie a tutti! “
“E’ stata una gara davvero molto difficile: partendo così indietro ho faticato molto a trovare un buon ritmo all’inizio. Non riesco ancora ad essere competitivo come vorrei con queste gomme e lo stile di guida che ho sempre adottato negli ultimi anni purtroppo in questo momento non funziona. Fortunatamente questo martedì avremo una giornata di test qui a Misano, che sarà importante per cercare di risolvere questo aspetto. Il campionato quest’anno è davvero strano e ora siamo primi in classifica generale. Voglio vedere il lato positivo dell’attuale situazione, e continueremo ad impegnarci per tornare forti nelle prossime gare. Faccio i miei complimenti a Pecco per la sua grande prestazione di oggi”.
“Quando sono arrivato a Misano il mio obiettivo era finire la gara. Sabato durante le FP3 quando ho iniziato a pensare solo a guidare e non alla gamba ho visto che potevo spingere e provavo le stesse sensazioni di Jerez. Non sono partito benissimo e ho perso delle posizioni quindi ho dovuto ricucire il gap da Mir. Una volta superato Mir ho visto che ne avevo per andare a prendere il gruppo di testa. Non ho più pensato a niente solo a fare il mio primo podio in MotoGP nel GP di casa davanti ai tifosi. Gli ultimi gli ultimi due giri ho iniziato ad avvertire dolore alla gamba ma ho stretto i denti, sapevo che era fatta. Devo ringraziare il Team e la mia squadra e Ducato perché se lo meritano davvero per il gran lavoro fatto. Non vedo l’ora di tornare in pista!”.
“Sono veramente felice. Qui non ero forte come in Austria, ma sono comunque sul podio, e questa è una buona notizia. Mi sono davvero divertito alla fine della gara ed è stato emozionante fare quel sorpasso finale! Sapevo di poterlo fare in quella curva, quindi ero fiducioso. Sapevo che avrei faticato un po ‘nei primi giri con la gomma fresca ma il mio passo con la gomma usata era molto più veloce e mi sentivo benissimo con la moto, e così sono riuscito a sfruttarlo. Martedì lavoreremo nei test e saremo pronti per il prossimo fine settimana “.
“La gara di oggi è stata dura per me. Nella prima e nella parte centrale della gara mi sentivo fiducioso e avevo un buon ritmo e un buon feeling con la moto. Quando ho potuto vedere il podio avvicinarsi mi sono spinto molto e ho iniziato ad avere dei problemi di forza al braccio destro a causa di un infortunio alla spalla, quindi è stata molto dura continuare a lottare. Alla fine, a un paio di giri dalla fine, stavo solo cercando di superarlo e ottenere una buona posizione. Sono contento del quinto posto perché i punti sono buoni, ma di sicuro spero in qualcosa di più la prossima volta “.
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