MotoGP: un Marquez in palla non basta a fermare Dovi e una Super-Ducati

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La Ducati cala il poker e dopo la vittoria di Iannone nel 2016, quella di Dovizioso nel 2017 e quella di Jorge Lorenzo l’anno scorso si conferma imbattibile sul Red Bull Ring dando ad Andrea Dovizioso una Desmosedici perfetta contro la quale un pur aggressivo Marc Marquez non riesce a spuntarla. Una bella vittoria che però conferma come il campionato sia nelle mani di Marquez e della Honda, che hanno messo da parte gli istinti più bellicosi per non rischiare di compromettere tutto con una caduta contro un avversario che per una volta era davvero superiore. Onore al merito a Dovizioso e alla Ducati, ma onore delle armi a un avversario che anche in una situazione di inferiorità tecnica (bastava guardare come si muoveva la Honda rispetto alla Ducati) si è dimostrato un leone.

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Andrea Dovizioso raggiante per la vittoria nel GP d’Austria sul Red Bull Ring.
Andrea Dovizioso (#04 Ducati Team) – 1°

“Oggi sono davvero molto contento, perché questa vittoria era davvero importante per me. Verso fine gara avevo un buon grip a destra e questo mi ha consentito di tentare con successo quel sorpasso incredibile all’ultima curva. La mia strategia per la gara è stata quella di essere aggressivo fin dal primo giro, ma Marquez è stato più aggressivo di me. Lui ha provato da subito ad imporre il suo ritmo ma io gli ho sempre risposto e verso la fine credo che avesse le gomme più consumate delle mie per cui sono riuscito a restargli attaccato fino alla fine e ho tentato con successo quel sorpasso un po’ pazzo all’ultima curva. Voglio ringraziare la Ducati e la mia squadra perché oggi abbiamo fatto tutto in modo perfetto”.

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Marc Marquez sembra scusarsi per il secondo posto…
Marc Marquez (#93 Honda Repsol Team) – 2°

“Sono contento del risultato perché oggi abbiamo fatto uno sbaglio con la gomma posteriore. Ho capito subito che le soft avevano un grip migliore e ho poi verificato sulla mia pelle come alla fine avessero mantenuto pure una miglior consistenza rispetto alla nostra scelta. Nonostante questo ci ho provato, perché mi chiamo Marc e dovevo farlo! Il secondo posto è buono, abbiamo perso tanta aderenza nell’ultima curva dove Dovi ha fatto una cosa incredibile.

Alla fine lasciamo questa pista con ancora 58 punti di vantaggio, dunque dobbiamo continuare così. Anche quando non siamo nelle condizioni tecniche migliori siamo comunque capaci di finire tra i primi e questo è assolutamente positivo”.

Marc davanti a Dovi che per un lungo tratto di gara ha dato l’impressione di poter controllare con una certa facilità il suo avversario.
Franco Daudo

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Franco Daudo

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