Ferrari, sinonimo di prestigio. Era il 16 novembre del 1929 quando Enzo Ferrari, all’epoca ancora lontano dal fondare la Casa che porta il suo nome (1947) decise di aprire a Modena la Scuderia Ferrari, così da permettere ai piloti di mettersi in luce, all’epoca a bordo di vetture Alfa Romeo. La Società Anonima Scuderia Ferrari ci mise ben poco a farsi notare nel panorama nel panorama sportivo italiano e mondiale, tra Mille Miglia, Targa Florio fino a competizioni già entrate nella leggenda come la 24 Ore di Le Mans.
Per questo motivo, e fino al maggio 2020, tutti i visitatori del Museo Ferrari di Maranello potranno ammirare da vicino la storia della Scuderia alla mostra “90 anni”, capace di riunire la prima e l’ultima monoposto che hanno corso con l’effige del cavallino su sfondo giallo, e le più rappresentative che ci sono state nel mentre.
Presenti la Ferrari 500, quella di Alberto Ascari e dei due titoli del 1952 e 1953. Di qualche anno più tardi la D50 (1956) che permise a Fangio di conquistare l’alloro con la tuta Ferrari. C’è la 156 F1 del 1963, la 312 T in omaggio a Niki Lauda, l’auto che introdusse il cambio in posizione trasversale. Avvicinandoci ai giorni nostri, non poteva mancare la F2004 del settimo titolo di Michael Schumacher e l’ultima Ferrari a fregiarsi del titolo iridato, la F2007 di Kimi Raikkonen.
31 titoli mondiali (15 piloti e 16 costruttori) riuniti sotto un unico tetto, pronto ad accogliere decine di migliaia di appassionati da qui ai prossimi mesi. Lo spettacolo, però, non finisce certo qui…
Al fianco delle vere glorie del motorsport, nel segno della Ferrari, ascendente cavallino, il Museo di Maranello ospita parallelamente la mostra dedicata alle sue hypercar, termine che definisce, senza mezzi termini, il massimo della produzione stradale, alla ricerca dell’eccellenza tecnologica.
Vetture come la GTO (1984), prima vera hypercar Ferrari, seguita pochi anni più tardi dalla mamma di tutte le hypercar moderne, la mitica F40, vista con i propri occhi da Enzo Ferrari. È del 1995 la F50, una monoposto di F1 con l’abito da Gran Turismo, con motore fissato direttamente alla monoscocca. Salutato il ventesimo secolo, ecco la Enzo del 2002, dedicata al fondatore, e sviluppata da Schumacher, fino alla LaFerrari, la quintessenza della tecnologica Ferrari datata 2013.
Per ulteriori informazioni su orari e biglietti, questa è la pagina di riferimento.
La mostra presenta inoltre il modello di stile della Ferrari P80/C, l’ultima nata del programma One-Off che consente di realizzare esemplari unici di vettura, secondo i desideri del cliente. Presentata lo scorso aprile dopo quattro anni di studi, la P80/C, è la sola One-Off della storia di Maranello omologata esclusivamente per la pista. Basata sulla Ferrari 488 GT3, è la rielaborazione del concetto delle Sport Prototipo che hanno arricchito negli anni il palmares sportivo della Casa.
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