Oggi è morta la Regina Elisabetta, figura che ha segnato in modo indelebile un’epoca. La Regina Elisabetta è morta nella giornata di oggi nella sua storica residenza di Balmoral, in Scozia. Circondata dall’affetto dei suoi cari, tra cui i suoi quattro figli Carlo, Andrea, Anna ed Edoardo, la Regina Elisabetta segue dopo un anno e mezzo la morte dell’amato marito, il Principe Filippo, mancato il 9 aprile 2021.
Dopo la preoccupazione del mondo sulla salute della longeva Regina, la Regina Elisabetta è morta a 96 anni dopo aver raggiunto il Giubileo di Platino per i 70 anni del suo regno. Solo pochi giorni fa la Regina Elisabetta è stata vista insieme alla nuova Prime Minister Liz Truss, presentatasi come da tradizione alla monarca. Regnante più longeva della storia britannica e al secondo posto nella storia dell’Uomo dopo il solo Re Sole, la morte della Regina Elisabetta II segna il cambio di un’epoca inevitabile ma quanto mai sconvolgente.
La Regina Elisabetta nacque il 21 aprile 1926 a Londra, primogenita del Re Giorgio VI e della Regina Madre Elisabetta Bowes Lyon. La Regina Elisabetta ebbe solo una sorella, la Principessa Margaret, nata nel 1930. Dopo un’infanzia passata a prepararsi per diventare Regina d’Inghilterra alla morte del padre Giorgio VI, una giovane Elisabetta II si unì alle Forze Armate britanniche durante la Seconda Guerra Mondiale nel 1945. Nel febbraio ’45 Elisabetta convinse il padre a consentirle di partecipare personalmente allo sforzo per la guerra. Si unì al Servizio Ausiliare Territoriale (ATS) Secondo Subalterno Elisabetta Windsor, e venne addestrata come autista e meccanico. In questa occasione è nata la passione per le automobili della Regina Elisabetta. Questa passione è continuata poi durante tutta la sua vita, fino agli ultimi mesi prima della morte della Regina Elisabetta.
Dopo la Guerra, la giovane Principessa vide la sua vita cambiare completamente nel 1952. Sposatasi con il Principe Filippo Mountbatten nel 1947, era in viaggio con il marito in Kenya quando il padre Re Giorgio VI morì, il 6 febbraio 1952. Ritornata in fretta in patria, Elisabetta fu proclamata quel giorno Regina d’Inghilterra e di tutti i suoi Regni. L’incoronazione ufficiale nell’Abbazia di Westminster avvenne il 2 giugno 1953. Quel giorno ebbe ufficialmente inizio al regno più longevo della storia del Regno Unito. Al giorno della morte della Regina Elisabetta, il conto totale si ferma a 70 anni e 214 giorni. Si tratta del secondo regno più lungo della storia dell’umanità, secondo solo ai 72 anni e 110 giorni del Re Sole, Luigi XIV.
Distintasi per una grande integrità morale, e per una riservatezza che, negli ultimi anni si è ammorbidita, anche alla sua morte la Regina Elisabetta risulta amata in tutto il mondo. Il merito è del suo modo di fare gentile, affabile e sempre impeccabile. Fin dalla sua incoronazione, avvenuta a soli 26 anni, la Regina Elisabetta ha avuto a che fare con situazioni complesse. Scandali, situazioni difficili, conflitti e imbarazzi sono stati molteplici durante il suo Regno. Celeberrimo è l’affaire che ha coinvolto il figlio, il Principe Carlo, e la Principessa Diana, culminato il 31 agosto 1997 con la morte della madre del futuro re d’Inghilterra William. Non vanno poi dimenticate le problematiche con il nipote Harry e la moglie Meghan Markle, conclusi con la rinuncia di questi ultimi delle proprie cariche per ritirarsi a vita privata.
Anche a pochi anni dalla morte la Regina Elisabetta ha dovuto affrontare un macigno per il Regno Unito come la Brexit e la pandemia da Covid-19. Durante il suo regno sono state centrali la decolonizzazioni in Africa e Asia, la disputa sulle Isole Falkland o la Crisi di Suez del 1957. Ha avuto a che fare con figure storiche come John F. Kennedy, Ronald Reagan, Winston Churchill e Margareth Thatcher. In tutte queste situazioni, la Regina Elisabetta si è sempre distinta per sempre presente ma con garbo, riservatezza ed eleganza. Iconici poi i suoi look sempre impeccabili, anche nelle ultime uscite prima della morte della Regina Elisabetta.
La Regina Elisabetta II si è poi distinta per essere stata per tutti i 70 anni di regno totalmente apolitica. Non ha mai giudicato nessun Primo Ministro, né di destra che di sinistra, e non ha mai espresso giudizi politici. Ha sempre lasciato spazio ai Ministeri e alla politica, rappresentando il perfetto esempio di monarchia parlamentare. Gli unici argomenti su cui ha rilasciato il suo pensiero sono stati sull’unità dei suoi Regni, dai moti separatisti in Scozia nel 1977 a quelli in Quebéc, in Canada.
Non possiamo infatti dimenticare la passione della Regina Elisabetta per cavalli, corse, cani e, ovviamente, per le automobili. Dal decesso del marito di Elisabetta, Filippo, nel 2021, la Regina si è fatta vedere sempre meno in occasioni ufficiali. A molti, questo atteggiamento è sembrato quasi un graduale passaggio di consegne con il figlio Carlo. Un passaggio che culmina oggi, con la morte della Regina Elisabetta.
Come detto in precedenza, infatti, fino alla sua morte la Regina Elisabetta è sempre stata un’amante delle auto. Insieme ai suoi amati cavalli e ai mitici Corgi, i cani della Regina da decenni, anche alla morte della Regina Elisabetta non possiamo non ricordare il suo amore per le auto e per la guida. Questa passione è nata già nella sua giovinezza. Come abbiamo detto in precedenza, nel 1945 entrò nell’Esercito come autista e meccanico. Qui scoprì la sua passione per le automobili, che ha sempre guidato e anche riparato autonomamente. La Regina ha sempre guidato regolarmente, una pratica poco diffusa per un sovrano, sia su strada che nelle sue tenute di Windsor e Balmoral. Fino al giorno della sua morte, però, la Regina Elisabetta non ha mai avuto la patente.
In Regno Unito, infatti, la patente di guida è concessa dalla Regina a tutti i suoi sudditi. Per questo, la Regina non si auto-concede la licenza di guidare, ed è l’unica autorizzata a guidare senza patente. Oltre a questo piccolo fenomeno di costume, la Regina Elisabetta ha sempre tenuto molto alle sue le automobili, ovviamente inglesi. Celebre il suo amore per il marchio Land Rover, ma soprattutto per Bentley.
La Regina ha sempre apprezzato e utilizzato diverse auto inglesi tra Jaguar, Daimler, Rover e e Rolls-Royce. Le sue preferenze, però, andavano ai fuoristrada di Solihull e alle ammiraglie di Brooklands. Dopo l’incidente del marito Filippo nel gennaio del 2019, la Regina Elisabetta ha smesso di guidare, accontentandosi di farsi guidare dai suoi autisti. Non ha però mai rinunciato alla sua collezione di automobili. Tra la sua residenza di Balmoral e il Royal Mews di Buckingham Palace ci sino diversi modelli inglesi, classici e moderni. L’automobile più amata dalla Regina Elisabetta è senza dubbio il Land Rover Defender. Tra le versioni Series e l’ultimo Defender “storico”, infatti, la Regina Elisabetta ne ha posseduti circa 30 esemplari.
Negli anni ’90 si è poi fatto largo il più comodo, potente e facile da guidare Range Rover. Secondo le fotografie scattate negli anni, la Regina ha posseduto e guidato almeno un esemplare di ogni generazione. Una curiosità è poi sulla vettura che utilizzò negli anni ’50 e ’60 come auto personale. Non una Bentley o un Land Rover, ma una semplice una Vauxhall Cresta Friary Estate.
Nel corso degli anni, poi, sono state donate diverse vetture alla Regina dalle Case Inglesi. Nei viaggi all’interno della Gran Bretagna, la Regina ha guidato diverse volte negli anni ’00 una Daimler Super V8, versione iper-lussuosa della Jaguar XJ. Negli ultimi anni, poi, sono state donate alla Regina una Bentley Bentayga e una Muslanne specificatamente personalizzate per la Regina. La Bentayga, ad esempio, aveva un gancio specifico per le borsette della Regina. Le auto più amate dalla Regina, però, sono state proprio le Bentley.
In realtà, l’automobile ufficiale della Regina è stata per decenni una Rolls-Royce Phantom VI. Nel 2002, però, in occasione del Giubileo d’Oro della Regina, Bentley costruì due Bentley State Limousine. Realizzate su misura per la Regina partendo dalla vecchia Arnage, sono state realizzate appositamente per lei. Lunga 6,22 metri, è stata pensata con le sue particolari richieste in mente. Le porte posteriori, ad esempio sono incernierate sul retro per consentire alla regina di stare in piedi prima di uscire. Questa è stata la sua automobile ufficiale fino alla morte, della Regina Elisabetta. Proprio le Bentley State Limousine l’hanno accompagnata nel Giubileo di Platino di quest’anno, ultima pietra miliare di una vita iconica.
Lo stile classico e regale ben si sposano allo stile della Regina. Fino alla sua morte, la Regina Elisabetta si è distinta per riservatezza, eleganza, apoliticità e attenzione alla salute dei suoi Regni. Queste qualità, unite al suo modo di fare alla mano e gentile, l’hanno resa amata in tutto il mondo. Tutti i 150 milioni di sudditi tra i Paesi del Commonwealth piangono alla morte della Regina Elisabetta. In realtà, però, è l’intero mondo a stringersi attorno ad una figura iconica come poche. La Regina Elisabetta II ha sempre rappresentato in modo impeccabile il Regno Unito nel mondo. La morte della Regina Elisabetta segna inevitabilmente un passaggio epocale, e indimenticabile, nella storia del mondo occidentale.
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