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Montezemolo critico con la Ferrari: “Possibilità di un mio ritorno? La domanda non va posta a me”

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Si è confidato ai microfoni della trasmissione “La Politica nel Pallone” su Gr Parlamento Luca Cordero di Montezemolo, indimenticato ex presidente della Ferrari che oggi dice la sua sulla situazione che coinvolge l’amato cavallino, specialmente dal punto di vista sportivo.

Si è appena chiusa una stagione che non lascia spazio ai sorrisi. Dietro quelli di circostanza per l’addio di Vettel, tra canzoni e birre, si nasconde un anno senza pole, senza la minima speranza di vedere una Ferrari sul più alto gradino del podio. 6° posto finale, per altro, che fa ripiombare la situazione al 1980, quando la rossa terminò in malo modo la stagione successiva al titolo di Jody Scheckter.

Notizia di pochi giorni fa, le dimissioni di Louis Camilleri, colpito dal Covid-19 e dimesso da tutte le cariche che manteneva, comprese quelle in Philip Morris, storico partner del team di Maranello. Un 2020 sicuramente complicato per tutti ma ancor di più per il team che da 91 anni riempie il cuore degli appassionati (proprio l’anno scorso è caduto il 90° anniversario della Scuderia, nata ancor prima della Casa ufficiale).

Forte della sua storia vincente alla corte di Maranello, Luca Cordero di Montezemolo si è lasciato andare a critiche non troppo positive sulla situazione attuale. Immediata la curiosità nata attorno alla posizione vacante nel ruolo di amministratore delegato, sulla quale Montezemolo si tira gentilmente indietro: “Possibilità di un mio ritorno in Ferrari? La domanda non va posta a me. Io metto a disposizione, facendo altre cose, la mia conoscenza della Formula 1. Penso che Stefano Domenicali (che dal 1° gennaio sarà CEO della Formula 1) sarebbe stato perfetto“.

L’ex presidente non si dimostra tenero neanche quando si può discutere di un futuro più roseo per la Scuderia, specie guardando ai cambi regolamentari del 2022: “In momenti come questi, momenti difficili, voglio evitare ulteriori polemiche. Io sono preoccupato perché i risultati di quest’anno, con la Ferrari senza neanche un giro in testa, vengono da lontano e creano interrogativi importanti sul futuro. Questo nasce da un tipo di organizzazione orizzontale che in F1 non regge. E per vincere devi avere qualche elemento che faccia la differenza. Il 2022 avrà regolamenti nuovi, che bisognerà interpretare bene da adesso, per cui vedo un futuro con molte incognite”.

Una velata critica a quell’impostazione tanto voluta da Sergio Marchionne rivelatasi, alla prova dei fatti, poco competitiva? Non scopriamo oggi che, specie dopo la “cacciata” da Maranello, non sia mai corso buon sangue tra i due…

Al centro delle polemiche è finito, con buona pace dei suoi sostenitori, anche Mattia Binotto, un uomo che Montezemolo conosce bene: “Binotto? Lo vedo molto solo. Nel 2021 le modifiche regolamentari sono minime, quindi tutto lascia prevedere che Mercedes e Red Bull dovrebbero essere davanti”.

E sui piloti Montezemolo dice…”Leclerc? Un grandissimo talento, con una macchina competitiva può andare fortissimo e portare risultati importanti, ed è azzeccato aver portato in casa un pilota come Sainz. Credo che la gestione dei due piloti però potrebbe essere più complicato di quanto non appaia ora“. E su Vettel…”Un ragazzo serio e bravo, ma non si è mai giocato il Mondiale all’ultima gara“.

Unica nota positiva, che lo fa quasi commuovere, un pensiero positivo su Mick Schumacher, figlio del pilota che tante soddisfazioni ha regalato ai ferraristi sotto la gestione dell’ex presidente: “Su Michael non ho nessuna notizia, ma penso spesso a lui, quando rivedo le immagini di quelle vittorie mi viene un groppo in gola. Mick è un ragazzo serio, che ha saputo migliorarsi giorno dopo giorno, perché non era così forte uno o due anni fa. Mi fa grande piacere vedere uno Schumacher in pista, anche se il nome non è una garanzia di essere un campione, quindi avrà molta pressione. Trovo giusta la scelta di andare in Haas, potrà crescere. Ho fiducia in lui“.

Tommaso Corona

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Tommaso Corona

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