Oggi, al Museo dell’Automobile di Torino, si è scritta una nuova pagina della mobilità. Umberto Palermo, designer torinese famoso per progetti quali la one-off 124 Mole Costruzione Artigianale e la supercar 4C 001, ha presentato ufficialmente la sua nuova creatura, la Mole Urbana, una “pop car”, come la definisce lui stesso, pronta a riscrivere le regole dell’auto in città.
Proprio al Mauto la versione “small” della nuova urban car, quasi una carrozza ottocentesca trasportata al presente, completamente elettrica, sarà esposta per incuriosire i visitatori circa questo nuovo progetto. Al suo fianco, le versioni Medium e Large-Sport, volutamente non complete, per lasciare visibili i materiali e le tecnologie di produzione. Per la realizzazione dei prototipi Umberto Palermo si è avvalso della tecnologia del gruppo Pretto per la powertrain, dell’Ett1 per i profili in alluminio e della Fasp per i sedili, azienda specializzata in ergonomia, la quale ha provveduto a progettare soluzioni per garantire un comfort differenziato per le tre versioni Small, Medium e Large-Sport. Alla realizzazione dei prototipi ha contribuito anche Dsd Modelli di Filippo Donato.
La scelta della location non è casuale: “Al Museo dell’Automobile di Torino si racconta e racchiude la storia dell’evoluzione mondiale dell’auto” – dice Umberto Palermo – “Il progetto nasce con un principio fondamentale: quello di non considerare il consumo energetico solo in base alle emissioni, ma anche e soprattutto dal punto di vista dei processi produttivi e delle scelte tecnologiche che danno vita alla vettura. Mole Urbana, infatti, non sfrutta il metodo canonico di produzione dell’automotive per mezzo di stampaggio di plastiche e lamiere, ma si orienta e si ispira piuttosto alle tecniche dell’estrusione del metallo, prendendo spunto da un campo diverso ma non troppo, quello dell’architettura“.
Già guidabile a partire dai 14 anni, Mole Urbana vuole riscrivere le regole non proponendosi sul mercato con i canoni cui siamo abituati. Infatti, si potrà solo noleggiare, anche sul prezzo vige il beneficio del dubbio. Gli obiettivi sono stati delineati: produrre 50 pezzi entro quest’anno, altri 150 nel 2021, per arrivare a 200 nel 2022 e a 300 nel 2023. La stima di crescita del mercato dei quadricicli è del 30% per il 2030: Mole Urbana punta a raggiungere il 2% circa in tre anni e il 6% in sei anni.
Le forme di Mole Urbana nascono dalla semplificazione dei volumi, costituite da quadrati arrotondati e ruote di grandi dimensioni R18. Ogni superficie del parallelepipedo è costituita da pannelli in vetro, che le restituiscono un look da vetrina attraverso la quale ammirare il panorama cittadino. Completano la carrozzeria due bauli, quello anteriore destinato ad accogliere le batterie e quello posteriore con funzione di bagagliaio.
Le 3 versioni si differenziano, oltre che per dimensioni, anche per fanalerie specifiche: dal mono-faro della small al doppio faro della medium, fino alle fanalerie high-tech della large-sport, dotata di 4 fari singoli. L’ergonomia delle versioni Small e Medium è studiata per consentire una guida molto alta, regalando un’ottima visibilità di ciò che circonda il quadriciclo. I sedili progettati dalla Fasp integrano le cinture alla seduta, con una sagoma dedicata per ognuna delle 3 differenti configurazioni: una più cittadina, una più flessibile ed adatta ad accogliere 3 persone in fila, una più rigida e sportiva. Come per le geometrie esterne, gli interni semplificano le forme senza per questo rinunciare al comfort e ad una particolare attenzione al touch and feel. I vetri si accostano a pannellature realizzate in innovativi materiali termo-fonoassorbenti.
Shinsoftware di Stefano Provenzano si è invece occupata dello sviluppo dell’app che consentirà la comunicazione tra auto e utente, in grado comprendere lo stile di guida del conducente e di fornire suggerimenti per ottimizzare i consumi a seconda della tipologia di traffico e di pavimentazione. Il tutto tramite un display da 10”.
Uno dei grandi vantaggi della struttura e dei i suoi processi produttivi e di assemblaggio è quella di consentire agli sviluppatori grandi possibilità di customizzazione. Sono infatti allo studio varianti naked senza vetri, adatte ad un utilizzo turistico, e varianti indirizzate ad un utilizzo professionale e di delivery. Qualunque sia la sua versione o destinazione d’uso, i materiali in lega leggera che compongono la struttura le consentono di non superare i 500 kg di peso.
Le motorizzazioni elettriche erogano fino a 17 kW affiancate da batterie da 48v, con un’autonomia compresa tra i 70 ed i 150 km, per una velocità massima di 50 km/h.
Small: lunghezza 2,74 m – larghezza 1,5 m – altezza 1,85 m
Medium: lunghezza 2,95 m
Large-Sport: lunghezza 3,2 m
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