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Nuova mobilità a Londra: arriva il bus BYD

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La mobilità di Londra sta attraversando cambiamenti importanti. Col traffico delle auto private a livelli più alti rispetto ai trasporti pubblici, Londra continua a ridurre le emissioni passando per i suoi storici bus a due piani.

L’obiettivo, entro il 2030, è di far circolare solo bus zero emissioni per tutta la metropoli. Attualmente ci sono 8.643 autobus in servizio. Tra questi, 3.835 sono ibridi, 950 elettrici a batteria e 20 a celle a combustibile a idrogeno​

Numeri interessanti, nei quali rientrano i nuovi BD11 della BYD presentati al London Bus Museum il 21 Maggio 2024. La flotta conta 1800 bus elettrici BYD, ma solo alcuni sono già in circolazione e sono inclusi nei dati sopra.

Tutto questo ci indica che Londra si sta muovendo molto concretamente verso l’obiettivo che si è posta. Infatti basta fare due conti per capire che già una buona metà dei bus è sulla strada per le zero emissioni. Ma c’è anche un altro aspetto da considerare.

La BYD sarà protagonista della mobilità sostenibile in Europa?

Molte città d’Europa si stanno muovendo verso la mobilità sostenibile. Milano conta 200 bus elettrici, Roma 60 e Torino 70. Parigi ha 500 bus elettrici su 4700 totali. Berlino 250 su 1400. Madrid 300 su 2100. Amsterdam 200 su 900.

Quello che sta accadendo in Olanda è analogo alla fornitura di BD11 appena avvenuta a Londra. Infatti Keolis Nederland (trasporti pubblici olandesi) ha ordinato 259 bus elettrici. E questo l’ha fatto dopo altri accordi meno voluminosi ma ugualmente significativi. Infatti prima erano stati ordinati, forse come test, 6 bus elettrici per l’isola di Schiermonnikoog, sancendo il primo ordine europeo di BYD​. Subito dopo, 35 bus sono andati all’aeroporto di Schiphol, rendendolo il primo aeroporto al mondo ad adottare la mobilità elettrica.

Senza spostarci tanto dall’Olanda la De Lijn (trasporto pubblico delle Fiandre), ha comprato 500 bus elettrici BYD da 12 metri. Verranno consegnati a tranche fino all’anno prossimo.

Ritornando invece nell’arcipelago britannico, in Irlanda c’è la partnership BYD-ADL (trasporti pubblici irlandesi) per la consegna di fino a 200 bus. E infine, per chiudere il cerchio, riguardo la vendita di auto sappiamo che numeri positivi li sta registrando BYD più di Tesla e Ford nel Regno Unito. Senza considerare la costruzione di una nuova fabbrica in Ungheria a Szeged che si unirà a quella di Komáron del 2016.

Questo quadro dovrebbe dare una parziale risposta alla domanda iniziale: la BYD sarà protagonista della mobilità sostenibile in Europa? Per dirlo con chiarezza bisognerebbe considerare i numeri di altri fornitori. Ma già questi dati ci bastano per dire che l’azienda cinese è già un attore significativo del mercato auto europeo.

Ma com’è il bus londinese BYD?

Il bus londinese della rivale di Tesla, il BD11, è un’innovazione della mobilità sostenibile. 

Parliamo di un autobus 100% zero emissioni dotato di un avanzato sistema di batterie al litio-ferro-fosfato. La Blade Battery offre fino a 532 kWh di capacità e supporta la ricarica rapida fino a 500 kW. Ciò permette una ricarica completa in circa due ore. Questo riduce notevolmente i tempi di inattività garantendo una certa efficienza.  L’autonomia dichiarata è di circa 300 chilometri con una singola ricarica, rendendolo ideale per l’uso urbano intenso. Il design del bus privilegia il comfort dei passeggeri. Ampi spazi interni, sedili ergonomici e una ridotta rumorosità durante la marcia. Il BD11 include anche telecamere a 360 gradi e sensori avanzati per prevenire incidenti. 

Ottime caratteristiche… ma sono state solo queste a garantire la fornitura?

Ovviamente no. Il punto forte di BYD rimane soprattutto l’ottimo rapporto tra la qualità, l’innovazione e il prezzo. Il BD11 costa circa 100.000 sterline in meno rispetto ai bus tradizionali londinesi. Un quarto in meno. In buona sostanza Londra, oltre a innovare la mobilità, in rapporto ha risparmiato notevolmente.

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Redazione Kilobit

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