Nell’agosto del 1959 iniziò una nuova epoca per gli Stati Uniti d’America e per l’industria automobilistica europea: le isole Hawaii diventarono il 50° Stato degli USA e la Mini classica fu presentata come la prima piccola auto moderna.
Sette modelli qui, sei isole maggiori là. Motori esemplari con basse emissioni da una parte, vulcani in continua eruzione dall’altra. A prima vista, il marchio automobilistico britannico MINI e le isole Hawaii del Pacifico non sembrerebbero avere niente in comune – eppure entrambi hanno un fascino divertente e poco convenzionale. Per la sua comunità di appassionati di tutto il mondo, MINI significa ciò che le Hawaii significano per gli Stati Uniti: un’espressione della pura gioia di vivere. Inoltre, entrambi festeggiano un anniversario quasi simultaneamente: il 21 agosto 1959 le Hawaii divennero il 50° Stato dell’Unione, mentre la Mini classica fu presentata ufficialmente per la prima volta appena cinque giorni più tardi, il 26 agosto 1959.
La piccola vettura creata dal leggendario designer Alec Issigonis meravigliò tutti con il suo utilizzo creativo dello spazio, sfruttandolo al massimo per accomodare i passeggeri e i loro bagagli senza però compromettere l’ingombro compatto della vettura. La Mini classica introdusse per prima alcuni principi di design che hanno avuto un forte impatto su intere generazioni di piccole auto con il motore montato trasversalmente, la trazione anteriore e le ruote posizionate agli angoli estremi della vettura, tutte caratteristiche che rimangono tuttora parte del DNA di MINI.
Le sue qualità sportive spianarono subito la strada per i successi nei circuiti automobilistici e nelle piste da rally in tutto il mondo e la conseguente carriera sportiva della piccola automobile fu coronata con tre vittorie al Rally di Montecarlo. Questo successo fu largamente acclamato, ottenuto apparentemente con pochi mezzi e con un veicolo che era modesto in modo disarmante rispetto ai suoi rivali. Nel frattempo, un altro sport, apparentemente semplice, eppure che richiede grande abilità, iniziava a diffondersi in tutto il mondo, partendo proprio dalle isole Hawaii: il surf.
Le prime testimonianze di persone che cavalcavano le onde su tavole di legno al largo delle coste hawaiane risalgono addirittura al 18° secolo, ma fu Duke Kahanamoku, nativo della capitale Honolulu, che contribuì a far diventare internazionale questo divertimento popolare. Duke Kahanamoku vinse tre medaglie d’oro e due d’argento nuotando alle Olimpiade del 1912 e del 1924.Nonostante i suoi trionfi olimpici, egli deve la sua fama probabilmente al suo impegno a far rivivere lo sport del surf. Viene considerato uno dei fondatori dei “Waikiki boys” che, ancora oggi, insegnano ai visitatori a surfare sulla spiaggia più famosa delle isole.
La designazione delle Hawaii come 50° Stato degli USA e il battesimo della Mini classica ebbero luogo durante un periodo di vero e proprio boom del surf alle Hawaii. Durante gli anni Cinquanta e Sessanta, era principalmente mediante la televisione che le passioni di potenziali “beach boy” di tutto il mondo venivano sollecitate dalle evoluzioni spericolate sulle onde al largo delle pittoresche spiagge nello “stato Aloha” delle Hawaii. Il surf diede il via ad uno stile di vita caratterizzato da un atteggiamento spensierato, non conformista, amante del divertimento senza sosta e del sole senza fine. Una tavola da surf sul tetto o nel bagagliaio di un’auto divenne un simbolo di libertà e di gioia di vivere.
Anche l’attuale gamma MINI offre compagni affidabili per un simile stile di vita. La MINI Countryman ha attirato un gran numero di appassionati nelle Hawaii già dal suo lancio sul mercato circa due anni fa. Da allora, raggiungere le spiagge Hawaiane a bordo di una MINI non è mai stato così facile.
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