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Mini alla Design Week 2017: respirare l’urban style

Tempo di lettura: 2 minuti

Vivere Mini alla Design Week 2017 e tutto quello che la Casa rappresenta? È possibile grazie ad un’installazione all’insegna dello style Urban e della sostenibilità realizzata in collaborazione con gli architetti newyorkesi di SO-IL e battezzata Mini Living-Breathe, ovvero “respirare” come il gesto più naturale e più in sintonia con l’universo.

Mini Living è nata nel 2016 per sviluppare soluzioni architettoniche dedicate agli spazi urbani del futuro.

L’attuale Breathe è aperta ai visitatori del Salone del Mobile dal 4 al 9 aprile 2017, in Via Tortona 32 (Torneria Tortona) a Milano. Il programma a margine è sviluppato dalla piattaforma A/D/O, fondata sempre da Mini per esplorare nuovi orizzonti e favorire il lavoro creativo d’avanguardia.

Mini alla Design Week 2017: vivere bene in poco spazio

Con questo esempio concreto, durante la Design Week, la casa automobilistica vuole interpretare un modo di vivere cosciente e consapevole delle risorse, all’interno di uno spazio fisico contenuto come sono quelli disponibili attualmente in città.

Un contributo alla comunità del design destinato a innovare e sperimentare tramite soluzioni realmente utili per la vita urbana quotidiana, con l’ambizioso obiettivo di ricongiungersi con gli elementi vitali essenziali.

L’installazione crea un’area living che ospita fino a tre persone in 50 m2 su tre livelli, i quali offrono ambienti accoglienti, utili sia per rilassarsi sia per lavorare. Il rivestimento esterno, flessibile e trasparente, filtra e neutralizza l’aria, regalando una grossa quantità di luce naturale, mentre il giardino pensile contribuisce a migliorare il microclima urbano.

Si spera in un contributo delle belle giornate primaverili affinché i visitatori possano guastare al meglio l’esperienza.

Riflessi collettivi

Sempre nello spazio della Torneria, a fare da contorno di Breathe tante esperienze creative.

“Join the Elements” di Zaven stupisce con una serie sculture che fluttuano e che si riflettono in uno specchio d’acqua a promemoria di come le azioni individuali, se fatte in collaborazione con gli altri, possono trasformarsi in qualcosa di più grande e più bello.

“The Ideal Factory” di Assemble grazie ad una macchina che permette di lavorare l’argilla

realizza crea una serie unica di oggetti fatti a mano.

“The Art of Good Food” di Laila Gohar e Pepi de Boissieu usa il cibo per evocare emozioni e raccontare storie. Le due artiste hanno creato un “conscious cafè”, che ha l’obiettivo di ricollegare le persone agli elementi essenziali della vita: Terra, Sole, Ossigeno e Acqua. Ogni parte dell’installazione studia i differenti modi in cui possiamo sperimentarle attraverso i cinque sensi.

Lino Garbellini

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Lino Garbellini
Tag: Mini

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