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Milestone MotoGP 2015: in sella per il titolo mondiale

Tempo di lettura: 2 minuti

Il titolo Milestone di corse sulle due ruote si rinnova ancora una volta, anzi si perfeziona e lo fa al meglio. Le modalità di gioco sono le solite: gara veloce, il gran premio completo di prove e qualifiche, campionato del mondo e prove a tempo in cui ci viene chiesto di battere un record specifico in una situazione particolare.

Tra le modalità accessorie per singolo giocatore troviamo Gara Istantanea e Eventi Speciali, che quest’anno presenta un paio di introduzioni interessanti.

La creazione di un personaggio di gioco è poco inutile, poiché va ricollegarsi alla principale modalità del titolo Milestone: la carriera. Ad un primo impatto sembrerà di giocare alla stessa identica modalità dell’anno scorso (da noi provata), con tanto di interfaccia ed elementi presi di peso. C’è però una grossa novità, che riguarda i team e le sponsorship ottenibili dopo le prime gare affrontate.

La differenza sostanziale risiede nel fatto che potremo avere contatti diretti anche con gli sponsor, necessari per finanziare il nostro team privato che è personalizzabile sotto diversi punti di vista. Al di là del logo e del nome, infatti, si può mettere direttamente mano alla livrea della moto, con una quarantina di design preimpostati da variare grazie a un comodo editor per le tonalità. I GP Credits conquistati in gara possono essere spesi sia per acquistare nuovi bolidi su licenza (oltre venti modelli tra Moto 3, Moto 2 e Moto GP) che livree, mentre salendo di livello con l’esperienza si rendono accessibili nuovi guanti, caschi e stivali.

Notevoli i lievi miglioramenti nella maneggevolezza delle moto che rendono gli ingressi e le uscite di curva meglio gestibili rispetto alla precedente edizione, grazie ad una risposta più sensibile nella piega. A questo si aggiunge un lavoro svolto sulle animazioni del pilota in caso di frenate troppo violente o uscite con sbandata, rese più varie e credibili. Per il resto, MotoGP 15 si guida sostanzialmente come il suo predecessore.

Per quanto concerne il profilo del pilota è possibile scegliere una fotografia identificativa, la sigla, il soprannome, il numero di gara e lo stile di guida, che spazia dal Bilanciato al cosiddetto Vecchia Scuola, passando per Gomiti a terra, Spalle fuori e Corpo fuori.

Le novità introdotte nella carriera non cambiano tuttavia la sostanza di quanto già provato lo scorso anno, e il senso di déjà vu viene magnificato anche dal corposo riciclo di asset e dalle finestre dell’interfaccia praticamente inalterate. Nel complesso, comunque, si tratta di una buona carriera, longeva e appagante, che non mancherà di entusiasmare e divertire gli appassionati del motomondiale.

La Milestone lo propone per la terza volta per PC, PlayStation 3, Playstation 4, Xbox 360 e Xbox One, e bastano pochi minuti per capire che non si tratta di un gioco completamente nuovo, ma di una riproposizione di quanto fatto in passato a livello di contenuti e di guidabilità, ma pure sempre un rinnovamento.

MotoGP 15 è la linea di confine, quella che va superata per dimostrare la capacità del team di lavorare in modo egregio su prodotti difficili nonostante i molti impegni. Insomma un gran bel gioco, per tuttal la famiglia e per gli appassionati: i contro si limitano a differenze poco evidenti rispetto al titolo dello scorso anno, ma sicuramente tra i pro abbiamo un sistema di guida e delle grafiche migliorate, oltre alla possibilità di partecipare con team privati. Tutti in sella quindi!

Mauro Giacometti

Classe 88. Automotive Engineering. Mi piace la musica, ma… non quella bella, principalmente quella di cattivo gusto e che va di moda per poche settimane. Amo sciare, ma non di fondo: non voglio fare fatica. La mia auto ideale? Leggera, una via di mezzo tra una Clio Rs e una Lotus Elise. Ma turbo! Darei una gamba per possedere una “vecchia gloria” Integrale.

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