A margine dei festeggiamenti per i trent’anni di Mecedes-Benz Classe C, abbiamo fatto qualche domanda all’ex pilota Mika Hakkinen, presente con noi a Nardò in qualità di testimonial e Taxi driver nel circuito alla guida di una Classe C 63 AMG. Ecco la breve chiaccherata con il due volte campione del mondo Formula 1 che ha risposto a qualche nostra curiosità.
Qual è il miglior ricordo della tua carriera?
Ho così tanti ricordi…come puoi immaginare avendo cominciato a correre all’età di sei anni ho gareggiato in diverse categorie e alla fine ho vinto il campionato mondialie di Formula 1. Quando oltrepassi la linea del traguardo raggiungi finalmente l’obiettivo della tua carriera. Questo è il giorno più importante della tua vita nel mondo delle corse, un’emozione unica.
Qual è l’auto che ti ha emozionato di più in assoluto?
Penso che ci siano molte automobili, ma qualche anno fa ho corso la Mille Miglia con una SLR Stirling Moss, un’auto davvero emozionante da guidare e mi sono divertito molto, davvero, un’auto notevole.
La Mercedes ha prodotto molte belle auto, per come si sono evoluti e per quello che sono riusciti a fare in diverse categorie posso dire che il loro sia stato un grande successo. Credo che tutte le case automobilistiche stiano facendo un buon lavoro, ma penso che la Casa tedesca sia la leader perché le sue auto sono sicure, dotate di diverse innovazioni, belle da vedere e performanti. Questa è la mia opinione. Se per esempio dai un’occhiata alla nuova Classe S, penso sia grandiosa, un grande successo che si ripete ogni generazione. Per me è molto difficile nominare un altro Marchio al di fuori del mondo Mercedes.
Quale auto utilizzi tutti i giorni?
Io posseggo una Mercedes GL. È un’auto abbastanza grande, è comodissima sulle lunghe distanze quando accompagno mio figlio nelle gare di go-kart. Poi è un’auto sicura, con molto spazio all’interno adatta alle famiglie. Voi appassionati vi chiederete: ma dov’è la velocità? Se dovessi scegliere l’auto veloce, non avrei dubbi e tornerei dalla SLR Stirling Moss!
Cosa ne pensi della tua esperienza in DTM?
La DTM è molto cambiata nel corso degli anni, ho passato un bel periodo e ho dei buoni ricordi. È stato bello vedere quali modifiche apportavano alle auto di serie per poi correrci. Ovviamente la Formula 1 è una vetrina mondiale, mentre nel DTM devi scendere a compromessi per mantenere i costi bassi, anche i test delle vetture, ad esempio, erano più limitati in rapporto alla F1, non puoi testare l’auto sempre come vorresti.
In generale, però, penso che il DTM sia un ottimo campionato e, soprattutto, un gran divertimento per il pubblico.
Senti la mancanza del mondo delle corse?
Correre è divertente, ma occupa moltissimo tempo e richiede impegno, sinceramente non ho più tutto quel tempo da dedicargli. Non mi manca molto correre, ho altri interessi nella vita che mi tengono occupato, che mi motivano e che mi danno molto piacere, quindi non ne sento il bisogno.
Ovviamente amo correre, mi piace sempre tantissimo, ma questo non significa che debba essere sempre lì seduto dietro al volante. Molti pensano che ci siano solo lati positivi nell’essere piloti da corsa, ma si è sempre al centro delle critiche e, inoltre, critichi continuamente te stesso per spronarti a fare meglio.
Non è il miglior lavoro con cui invecchiare, e poi quando vinci il campionato un paio di volte non vai lì per costruire la tua carriera piano piano, ma solo per vincere, e non è facile.
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