Nel 1961 nacque una collaborazione che oggi regge saldamente da più di 50 anni e, anzi, dal 2003 si è intensificata, grazie ad una supercar che ha scritto importanti pagine di storia, la Carrera GT. Stiamo parlando di Michelin e Porsche, fedeli partner per lo sviluppo di pneumatici e auto prestazionali, in pista e fuori.Nel frattempo gli anni sono passati e la relazione tra questi due “amanti” si è intensificata, prendendo contemporaneamente le vie del motorsport e della strada, due percorsi molto differenti, ma che si intersecano costantemente attraverso la condivisione delle tecnologie, consentendo uno sviluppo molto più rapido e preciso.
Con il passare degli anni, Michelin ha puntato sempre più su Porsche e sulle proprie capacità nel sviluppare prodotti vincenti nel mondo delle corse, così la Casa francese è diventata partner tecnico di Porsche nel mondiale Endurance, partecipando allo sviluppo della Porsche 919 Hybrid, sviluppando pneumatici specifici per questo prototipo, che dal 2014 prende parte al World Endurance Championship nella classe LMP1.
È ancora fresca la terza vittoria consecutiva della 919 Hybrid nella 24 Ore di Le Mans, gara simbolo del WEC.
Oltre alla 919 Hybrid, Michelin è partner tecnico di Porsche per lo sviluppo di pneumatici per le vetture della categoria GT e fornitore unico della Porsche Carrera Cup Italia, il monomarca riservato alle 911 e del Campionato Mondiale Porsche Supercup, dove si “coltivano” i piloti Porsche del futuro.
Per Michelin e Porsche, la competizione è l’anticamera delle innovazioni che arrivano nella vita quotidiana, così i programmi sportivi dei due Gruppi si mettono anche al servizio dei veicoli di alta gamma, caratterizzati dalla tecnologia più moderna, equipaggiati con pneumatici Michelin dedicati.
Porsche è stata, infatti, la prima casa automobilistica ad introdurre un marcaggio specifico per i pneumatici che equipaggiano le proprie vetture: marcatura che con Michelin è stata denominata “N”. Oggi Michelin conta 81 modelli che possono vantare questa approvazione da parte della casa di Stoccarda, un’approvazione che necessita di una serie di requisiti molto rigidi, effettuati dai tecnici di Michelin e Porsche.
È il caso dei pneumatici per la super sportiva ibrida Porsche 918 Spyder e per la Porsche 911 GT3 Type 991, per cui Michelin ha concepito dei pneumatici Michelin Pilot Sport Cup 2 specifici.
Ma all’appello non mancano nemmeno le nuove Porsche 718 Boxter e Cayman, la Porsche Panamera e la Porsche 911 GTS, tutte equipaggiate con il nuovo Michelin Pilot Sport 4 S specifico per la casa di Stoccarda. Dal 2018 arriverà anche il resto della gamma 911.
Noi abbiamo avuto modo di saggiare le doti di questi due giocatori di altissimo livello, guidando uno degli ultimissimi prodotti di Porsche, la 911 GTS, abbinata alle Michelin Pilot Sport 4S prima, e alle Pilot Sport Cup 2 poi. Con l’aiuto della Porsche Driving Experience, all’interno del circuito di Misano “Marco Simoncelli”, abbiamo portato al limite le vetture per mettere alla prova nel le varie accoppiate.
Queste, invece, le specifiche dei due pneumatici provati in abbinamento alla nuova Porsche 911 GTS.
Il Michelin Pilot Sport 4 S è un pneumatico ad altissime prestazioni che sostituisce il Pilot Super Sport nel top di gamma. È stato sviluppato per vetture sportive e berline ad alte prestazioni, si posiziona tra il Pilot Sport 4 e il Pilot Sport Cup 2, ed è disponibile in 41 dimensioni da 19” e da 20”, che coprono oltre il 95% della richiesta di mercato.
Le prestazioni in frenata su suolo asciutto e bagnato sono al vertice grazie alla “bi-compound technology”, che prevede la parte esterna del battistrada in un nuovo materiale ibrido che favorisce il grip su suolo asciutto, mentre la parte interna presenta una mescola inedita di silice e di elastomeri funzionali, che permettono al pneumatico di offrire un costante aderenza su suolo bagnato.
Questi pneumatici hanno raggiunto la prima posizione nei test effettuati da enti indipendenti come il TUV SUD e Dekra. Il Pilot Sport 4 S è il migliore nella frenata sull’asciutto, sul bagnato, nel tempo sul giro e nella durata.
Inoltre, su tutti i nuovi modelli top di gamma Michelin, è stata integrata sui fianchi la tecnologia denominata “Michelin Premium Touch Technology”, che ha reso possibile la creazione di un contrasto su alcune zone del fianco esterno, attraverso una micro-geometria che assorbe la luce e permette di modulare il contrasto ottico e creare una sfumatura di nero che ricorda il velluto. Questa soluzione estetica si abbina al cordolo di protezione per il cerchio, che in molti casi può evitare il contatto tra il cerchio e il marciapiede.
Nonostante il Pilot Sport 4 S sia un pneumatico dedicato 80% alla strada e 20% alla pista, questa gommatura ha saputo tirare fuori le doti della 911 GTS, permettendoci di portare la sportiva tedesca a velocità considerevoli all’interno del circuito di Misano Adriatico.
In sostanza l’affidabilità su strada è più che garantita, tra comfort e sportività, mentre su pista questo equipaggiamento ci ha permesso di divertirci in un track day di alto livello.
I Michelin Pilot Sport Cup 2 sono prodotti con gli stessi impianti utilizzati per gli pneumatici da competizione. Utilizzano la tecnologia Bi-Mescola, che consiste nell’impiegare due mescole di gomma differenti tra la parte interna e la parte esterna del battistrada. La gomma utilizzata nella parte esterna è costituita da un elastomero con elevata massa molecolare, la cui durezza è stata appositamente studiata per ottenere un’eccezionale aderenza sull’asciutto, in fase di appoggio in curva, in particolare nelle curve strette. La gomma utilizzata nella parte interna è costituita invece da un elastomero più rigido, che consente un’elevata guidabilità e precisione di guida.
La cintura di sommità impiega dell’aramide che ha il vantaggio di essere leggera e molto resistente: cinque volte più resistente dell’acciaio a parità di peso. È presente inoltre una tecnologia denominata “Variable Contact Patch 2.0”, che permette di ottimizzare la pressione esercitata dallo pneumatico al suolo.
La zona bassa è più larga del 10% rispetto a quella di uno pneumatico sportivo tradizionale. È rinforzata da una mescola di gomma ad alto modulo per aumentare ancora di più la rigidità trasversale dello pneumatico e conferirgli quindi una sportività ed una precisione di guida eccezionale.
Come per i Pilot Sport 4 S anche in questo caso Michelin ha sviluppato una tecnologia denominata Velvet Technology, che ha reso possibile la creazione di un contrasto su alcune zone del fianco esterno, attraverso una micro-geometria che assorbe la luce e permette di modulare il contrasto ottico e creare una sfumatura di nero che ricorda il velluto.
Durante la nostra esperienza in pista abbiamo potuto notare una differenza di fondo: l’aderenza sull’asse anteriore garantita dalle gomme. Questo ci ha permesso di osare di più in ingresso curva, potendo migliorare i tempi sul giro e anche il divertimento alla guida. A questo si aggiungono la temperatura sempre ottimale del pneumatico – nonostante le condizioni di Misano fossero tra le più difficili – e, in generale, un grip di altissimo livello. D’altronde questa semi-slick è studiata per un utilizzo suddiviso in 20% strada e 80% pista, il contrario delle Pilot Sport 4 S. In entrambi i casi le due gommature ci garantiscono un utilizzo a 360°, rispettando la filosofia Total Performance di Michelin.
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