Categorie: Tecnologia

Mercedes: dove osano le G

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n occasione dell’ultimo G Day, l’esclusivo e ristretto circolo del G Club Italia ha riservato un posto speciale alla nuova GLA, il primo Crossover della Stella che ha scortato oltre venti regine dell’off-road lungo l’impegnativo percorso toscano da Casole d’Elsa a Radicondoli. Il G-Factor ha contagiato anche la neonata della famiglia 4×4 della Stella, vera e propria mascotte per i quaranta appassionati che hanno animato il week-end toscano del G Day.

Il consiglio di chi è più saggio è prendere esempio da chi ha più esperienza. Per questo motivo, in occasione dell’ultimo G Day, la nuova GLA ha deciso di farsi scortare dalla Classe G, vera icona off-road, con oltre 35 anni di fango, roccia, sabbia e sterrato alle spalle.
Un fine settimana all’insegna di muscoli e passione che ha visto protagoniste oltre venti Classe G, dalla capostipite 460 del 1979 all’attuale 463. Venti regine della guida in fuoristrada che si sono date appuntamento a Casole d’Elsa per una sfida all’ultimo guado che le ha portate fino a Radicondoli. Un percorso ricco di ostacoli e difficoltà di diversi livelli, che ha permesso di esprimere a pieno le potenzialità della trazione integrale e dei tre bloccaggi del differenziale inseribili manualmente che da sempre equipaggiano di serie la Classe G.

“Il G-Factor è nel DNA della gamma off-road della Stella”, ha dichiarato Stefano Gatti, Presidente del G Club Italia. “Per questo motivo, abbiamo accolto con entusiasmo nella nostra famiglia la nuova GLA, che si è comportata egregiamente dimostrando che dove c’è una G fuori, c’è anche dentro. La beniamina di questa edizione del G Day ci ha accompagnato fino alle porte di quel regno inospitale dove osano solo le G.”

Mauro Giacometti

Classe 88. Automotive Engineering. Mi piace la musica, ma… non quella bella, principalmente quella di cattivo gusto e che va di moda per poche settimane. Amo sciare, ma non di fondo: non voglio fare fatica. La mia auto ideale? Leggera, una via di mezzo tra una Clio Rs e una Lotus Elise. Ma turbo! Darei una gamba per possedere una “vecchia gloria” Integrale.

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Mauro Giacometti

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