Concepita nel 2003 e commercializzata nel 2004, la Mercedes CLS ha inaugurato un nuovo segmento, mixando le linee di una coupé con la comodità e lo spazio di una berlina a 4 porte.
Oggi, 15 anni dopo il debutto, la CLS giunge alla sua terza interpretazione e avvia il nuovo percorso stilistico di Mercedes, rappresentando la capostipite di una nuova generazione. La scelta del nuovo design è vincente? Cos’altro cambia rispetto alla serie che la precede?
Noi l’abbiamo guidata in anteprima sulle strade toscane e ora vi raccontiamo com’è e come va la nuova Mercedes CLS 2018.
Un nuovo design, erede di quello che fu lanciato dalla Classe A nel 2012 è pronto a sbarcare sulla gamma del futuro e, questa volta, a disegnare il futuro è proprio la CLS.
Lunga 4,99 metri, tra i dettagli del frontale c’è la mascherina del radiatore Matrix a una lamella, elemento tipico dei coupé targati Mercedes. Infatti, la silhouette della mascherina del radiatore si apre verso il basso, riprendendo così il profilo della griglia di Mercedes-AMG GT. Quello che caratterizza maggiormente il nuovo corso di Mercedes, e di conseguenza la CLS rispetto al modello precedente, sono i fari molto piatti e larghi, con i lati inclinati verso l’interno.
Nella vista laterale la linea di cintura è alta e tesa, con finestrini privi di cornice, mentre le proporzioni evidenziano un cofano motore lungo e proteso in avanti.
Da qualsiasi lato la si guardi, la Mercedes CLS mostra i muscoli, merito delle fiancate muscolose, che confluiscono nella coda piatta. Al posteriore i tratti caratteristici delle coupé tedesche comprendono le luci posteriori sdoppiate a LED con retroilluminazione edge light, che creano un effetto tridimensionale.
Eleganza, personalizzazione e qualità negli accoppiamenti sono i principi cardine di questa nuova CLS, che aggiunge una buona dose di tecnologia.
La plancia sportiva si sviluppa in larghezza con l’illuminazione di atmosfera disponibile in 64 tonalità, dieci scenari cromatici e due effetti, che creano un ambiente in stile lounge, al quale si aggiungono le bocchette di ventilazione illuminate di ispirazione aeronautica.
Molto piacevoli alla vista, e non solo, i sedili di fattura artigianale realizzati in esclusiva per questa serie: a seconda dell’equipaggiamento presentano impunture con design a bande o cuciture trasversali. Anche i passeggeri posteriori possono godere della stessa comodità, ma lo spazio per la testa è leggermente più risicato, a causa del tetto a spiovente. Sulla nuova CLS debutta anche il quinto posto, un po’ meno sfruttabile, a causa del rigonfiamento del tunnel centrale che porta via spazio alle gambe.
Nessun sacrificio in termini di spazio, invece, per il bagagliaio, che parte da una capienza di 520 litri per salire con i sedili abbattuti in configurazione 40/20/40.
La plancia con display widescreen ad alta risoluzione è di serie ed è formata da due display ad alta risoluzione da 12,3 pollici disposti sotto un unico vetro di copertura continuo. Nella strumentazione completamente digitale il guidatore può configurare liberamente i contenuti a seconda del proprio gusto su tre diversi stili. L’altro schermo è dedicato all’infotainment Command Online e offre tutto ciò che si possa desiderare da un sistema di intrattenimento.
La terza generazione della Mercedes CLS monta motori nuovi e, per il lancio, comprende i tre propulsori a sei cilindri: CLS 350 d 4Matic 286 CV e 600 Nm, CLS 400 d 4Matic 340 CV e 700 Nm, e CLS 450 4Matic 367 CV + 22 CV.
Entrambi i motori sono di nuova concezione, da 3 litri e 6 cilindri in linea, con il benzina che adotta la tecnologia mild hybrid, grazie al piccolo motore elettrico (EQ Boost) da 22 cavalli che aiuta a gestire i vari dispositivi dell’auto, come il climatizzatore, l’avviamento e anche lo spunto.
Ultima, ma non per importanza, la Mercedes-AMG CLS 53 4Matic+, un 3.0 turbo benzina da 435 CV, anch’esso ibrido, la prima volta nella storia della divisione di Affalterbach.
Una delle motorizzazioni più vendute sarà sicuramente la 350 d da noi provata per questo primo contatto. Questo 6 cilindri eroga 286 cavalli e ben 600Nm di coppia ed è amministrato dal cambio 9G-Tronic, il 9 rapporti automatico.
Con 4 modalità di guida, più la selezione dei parametri individuale, si può scegliere che anima dare a questa Mercedes, anche se fin dai primi chilometri si capisce che la CLS preferisce “coccolare” il guidatore, piuttosto che portarlo più velocemente possibile dal punto A al punto B.
In Sport o Sport+ – risulta esagerata la presenza di ben due modalità sportive – la CLS è comunque molto reattiva, lo sterzo diventa più preciso e diretto, mentre il cambio adotta nuovi settaggi, con passaggi di marcia più veloci. In comfort però, si rivela la vera natura di questa coupé a 4 posti, che ci fa viaggiare in totale silenzio – il lavoro di insonorizzazione è stato a dir poco superlativo – e con un filo di gas si raggiunge la propria destinazione in totale relax.
Un capitolo a parte lo merita il comparto di assetto e sospensioni. La Mercedes CLS dispone di un asse anteriore a quattro bracci e un asse posteriore a cinque bracci, con sospensioni meccaniche Comfort di serie. La versione da noi provata però era equipaggiata con l’assetto con sospensioni pneumatiche Air Body Control (optional), con sistema perfezionato di regolazione attiva degli ammortizzatori.
Sempre tramite l’interruttore del programma di marcia è possibile scegliere il comportamento, che passa da confortevole a sportivo in base alle esigenze. Infatti, se mettiamo in Sport, la CLS è anche capace di divertire, con un appoggio in curva che soddisfa, rendendo più agile il corpo vettura, nonostante le dimensioni e il peso (oltre 1.930 kg). In Comfort, invece, le sospensioni completano il lavoro e permettono di assorbire le buche in maniera dolce, garantendo sempre un alto standard nel piacere di guida. Inoltre, dal lato della sicurezza, tutte le tecnologie di sicurezza attiva e passiva sono state mutuate dalla Classe S MY 2018, e questo non può che rappresentare una garanzia assoluta.
Infine, il motore gode di una coppia poderosa, che permette di avere un ottimo spunto alla CLS, ma anche un buon allungo, nonostante i giri non siano così alti come su un propulsore a benzina.
Nonostante questa potenza, i consumi omologati nel ciclo misto NEDC (i nuovi motori sono già approvati anche dai nuovi cicli di omologazione WLTP/RDE) pari a 5,6 l/100 km.
Tutte le informazioni sulla CLS le trovate nel nostro articolo dedicato a prezzi e allestimenti: LINK
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