Prove su strada

Mercedes CLA Shooting Brake 200d | Prova su strada

Tempo di lettura: 5 minuti

Mercedes CLA Shooting Brake 200d, la prova su strada della versione wagon della CLA. Nella nostra prova vi raccontiamo esterni, interni, motore, come va, i consumi e i prezzi. Ecco il nostro test drive.

Arrivata sul mercato a settembre 2019, la Mercedes CLA Shooting Brake completa la famiglia delle A, insieme all’arrivo della nuova GLA. La versione “SB” della precedente generazione è un modello di successo, particolarmente in Italia, dove siamo ancorati alle station wagon, soprattutto quando queste sono state “migliorate” nel design, anche se a discapito della capienza totale. Ecco com’è e come va la Mercedes CLA Shooting Brake 200d.

Esterni e interni CLA Shooting Brake: la Classe A più spaziosa, ma il design convince?

Come la CLA a quattro porte, anche la Shooting Brake propone il tipico “sharknose” alla fiancata ampia e pulita, con un design che presenta linee atletiche ma eleganti. Nella vista anteriore non si riesce a capire quale variante di Classe A sia, mentre lateralmente sparisce ogni dubbio: la silhouette è ancora quella, sempre affascinante per chi è appassionato di SW, con la coda ben scolpita.

Le dimensioni della CLA Shooting Brake propongono una lunghezza di 4,68 metri, un’altezza di 1,44 metri e una larghezza di 1,83 m, con un passo di quasi 2,73 metri. Numeri che, insieme alle forme, propongono un coefficiente aerodinamico molto interessante, pari a 0,26. Con cerchi che vanno da 16 a 19 pollici, la CLA ha bisogno di un allestimento di alto livello per convincere sotto tutti i punti di vista. La versione da noi provata, infatti, nella versione Sport, perde molto nei confronti della Premium, che si presenta con paraurti più aggressivi e coinvolgenti. Inoltre, il bianco della carrozzeria non la valorizza appieno, anche se i cerchi in lega multirazze da 18” si abbinano bene.

Dove la vettura convince di più, però, è all’interno, grazie a tecnologia e funzionalità. Un semplice sguardo verso la plancia e si vede che la ricetta vincente della Classe A è stata copiata e incollata anche sulla Shooting Brake con l’innovativo MBUX (Mercedes-Benz User Experience), che sfrutta un display widescreen completamente sospeso senza calotta sul volume allungato della plancia portastrumenti, esteso da una porta anteriore all’altra, senza alcuna interruzione. Niente cornici, né cambi di forma. Il colpo scenico è particolare, grazie a una scelta concettualmente semplice ed efficace. Questo stretto e lungo tablet propone “chicche” come la navigazione con la Realtà Aumentata, cui si aggiunge l’assistente vocale “Hey Mercedes”, che interagisce con il guidatore attraverso una parlata normale e soddisfa buona parte delle sue richieste. Ecco il nostro approfondimento del sistema abbinato all’MBUX.

La pecca più evidente, però, non è né nel design, condito anche dalle bocchette dell’aria a “turbina”, né nella tecnologia, bensì nella qualità dei materiali. Non che le plastiche dell’abitacolo siano scadenti, ma da una vettura di segmento C premium ci saremmo aspettati un maggiore utilizzo di materie più “nobili”, come acciaio, pelle e compagnia. La plastica, anche nella sua declinazione più elegante in piano black risulta difficile da pulire e troppo cheap per un abitacolo che si abbina a una tecnologia così avanzata. Altro appunto, la climatizzazione e il riscaldamento sono troppo lenti a entrare in azione e non in grado di raffreddare, ma soprattutto riscaldare l’auto durante i viaggi brevi.

Dove cambia, invece, la CLA Shooting Brake rispetto alle “cugine” è dai sedili posteriori in poi. Più spazio all’altezza delle spalle, della testa e dei gomiti, oltre ai suoi 871 millimetri per l’apertura di carico è nettamente più larga del modello precedente (più grande dei 635 mm precedenti). Inoltre, il portellone posteriore può essere aperto anche senza mani, grazie alle funzioni Easy-Pack e Hands-Free Access. Il bagagliaio della Shooting Brake offre una capienza che va da 505 a 1.370 litri.

Alla guida della Mercedes CLA Shooting Brake 200d, 1.5 da 136 CV: brillante ed efficiente

Abbiamo provato quella che ancora oggi, nonostante blocchi e demonizzazione, è la motorizzazione di punta della gamma, il 2.0 quattro cilindri Diesel Euro 6 della CLA 200d, che eroga una potenza di 150 CV e 320 Nm di coppia, e trasmette la sua potenza alle ruote anteriori attraverso il cambio a doppia frizione 8G-DCT.

Partendo dal motore, questo è effettivamente la soluzione più corretta per chi percorre tanti chilometri a bordo della propria auto, poiché il motore risulta abbastanza silenzioso e all’interno dell’abitacolo non sono presenti rumori “molesti”, grazie a bracci oscillanti posteriori disaccoppiati dal punto di vista acustico e vibrazionale e a cuscinetti idraulici anteriori. Al tempo stesso, la CLA 200 d sa essere brillante quando serve. La coppia disponibile da subito (1.400 giri) e l’allungo discreto per essere un motore a gasolio, forniscono gli strumenti giusti per percorrere lunghe distanze in totale relax, ma anche per effettuare sorpassi veloci e garantire un discreto piacere di guida.

A tal proposito il comportamento tra le curve è promosso, ed è merito di diversi fattori, tra i quali il baricentro più basso rispetto alla versione precedente, l’asse posteriore multilink adattato a questo modello e la barra stabilizzatrice di grandi dimensioni. Le sospensioni sono state concepite per garantire una buona precisione nella guida, dove il rollio rimane limitato e il sottosterzo non è mai troppo invadente. Certo, le performance non sono da sportiva, ma per questo fine sono state estese anche alla gamma CLA le versioni 35 e 45 AMG.

Dove si può migliorare è nella trasmissione, che spesso non dà il giusto feedback alle richieste del guidatore. Nella guida cittadina, infatti, avremmo preferito una maggiore intuitività nel cambio marcia, oltre a più velocità nei passaggi. Questo doppia frizione, quindi, è sicuramente migliorabile.

Molto meglio, invece, lo sterzo, piuttosto preciso e concreto, capace di dare una risposta anche abbastanza sincera quando si affrontano curve ad alta velocità. In città, però, non risulta pesante e le manovre vengono eseguite agevolmente.

A livello di assistenza alla guida, la CLA Shooting Brake è dotata di sistemi di ultima generazione con alcune funzioni riprese dalla regina degli ADAS, la Classe S. Grazie ai sistemi di telecamere e radar migliorati, la CLA Shooting Brake è in grado di vedere fino a 500 metri davanti a sé e, in determinate situazioni, di viaggiare in modo parzialmente autonomo, ad esempio modificando la velocità prima di curve, incroci o rotatorie attraverso il sistema di assistenza attivo alla regolazione della distanza Distronic, attingendo anche ai dati cartografici e di navigazione. A tutto ciò vanno ad aggiungersi nuove funzioni del sistema di assistenza allo sterzo attivo, come il sistema di assistenza attiva al cambio di corsia intuitivo.

Infine, ultimo ma non per importanza, il capitolo consumi. La CLA 200 d non delude le aspettative registrando un consumo nel ciclo misto vicino ai dati di omologazione, che sono di 4,3 l/100 km. Noi, infatti, abbiamo registrato, alla fine del nostro long test, circa 6 l/100 km.

Prezzo e concorrenti CLA Shooting Brake

La Mercedes CLA Shooting Brake parte dal prezzo di 33.045 euro per la versione 180 e sale a 36.575 euro per la motorizzazione da noi provata. A questa cifra bisogna aggiungere l’allestimento Sport (3.080 euro), i sedili rivestiti in pelle, i pacchetti di assistenza alla guida, il pacchetto parcheggio con retrocamera, la vernice bianco pastello e il pacchetto prestige (con doppio display da 10,25 pollici e altri accessori). Il prezzo finale è di poco inferiore ai 50.000 euro. Attenzione perché, come per molti marchi tedeschi, la lista degli optional e dei pacchetti è talmente ampia che si rischia di far lievitare enormemente il prezzo di listino.

Per quanto riguarda le concorrenti, la CLA Shooting Brake ha dimensioni e forme totalmente diverse dalla maggior parte delle altre auto, ma se dobbiamo metterla in competizione con vetture di altri Brand sicuramente si possono annoverare la Kia Proceed, leggermente più corta ed economica.

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Guido Casetta

Laureato in Scienze Politiche, sono cresciuto a pane e automobili. Scrivo per professione, guido per passione!

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Guido Casetta

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