Durante l’emozionante esperienza sulla neve della Mercedes-AMG Ice Driving School a Livigno, di cui vi abbiamo raccontato tutto nell’articolo dedicato, la Casa di Stoccarda ha pensato di farci conoscere anche la sua gamma AMG a zero emissioni. Nel trasferimento da Milano a Livigno e ritorno, infatti, ho provato i due modelli di punta delle berline elettriche EQE ed EQS, soffermandomi principalmente sulla più “piccola” Mercedes-AMG EQE 53 4Matic+, la più potente versione della berlina medio-grande della Stella.
Ho già provato Mercedes-Benz EQE in passato in un test drive più lungo, in una versione totalmente opposta alla 53 AMG, la EQE 350+ che puntava tutto su efficienza e autonomia. Per questo, è stato molto interessante vedere come è stata incattivita una berlina a zero emissioni che mi è piaciuta per il suo comfort di guida assoluto, per l’efficienza nei lunghi trasferimenti e l’ottima guidabilità, anche con il singolo motore posteriore da 292 CV. Questo primo contatto è stata anche l’occasione per provare un’elettrica, per giunta molto potente, in condizioni quasi estreme tra freddo, neve e ghiaccio. Come si sarà comportata la berlina elettrica sportiva da 626 CV? Scopriamolo in questo primo contatto della Mercedes-AMG EQE 53.
A livello estetico e di dimensioni, la Mercedes-AMG EQE 53 riprende quasi interamente lo stile della EQE 350+ che abbiamo provato in passato, aggiungendo pochi dettagli che richiamano la sportività di quest’elettrica ad alte prestazioni. Le principali differenze sono concentrate nella mascherina anteriore, che sulle AMG è sempre carenata, ma dotata dei classici listelli verticali delle griglie “Panamericana” viste sulle sportive termiche della Stella. Lateralmente, l’esemplare provato sfoggiava inediti cerchi da 21 pollici con una finitura opaca e una parte centrale che richiama i cerchi monodado usati nelle competizioni. In coda, invece, spiccano uno spoiler posteriore a coda d’anatra discreto ma accattivante e un paraurti dedicato con un diffusore nella parte bassa e due prese d’aria sulla parte laterale.
È confermato, quindi, lo stile a goccia che rende molto particolari le berline della serie EQ. Il coefficiente aerodinamico è molto favorevole, con un Cx di soli 0,22, ma nonostante delle dimensioni decisamente generose (4,95 metri di lunghezza con una larghezza di 1,91 metri) lo spazio a bordo è generoso solo davanti, con tantissimi centimetri per tutti gli occupanti e un’ottima visibilità anteriore. Dietro, invece, sebbene lo spazio per le gambe sia eccellente, il tetto molto spiovente costringe i più alti a sdraiarsi un po’, mentre il bagagliaio ha 430 litri di capacità ed è privo del portellone completo di lunotto, al contrario della più grande EQS.
All’interno, la caratterizzazione della EQE 53 AMG è limitata ad un volante AMG con le razze sdoppiate e al tasto AMG specifico nel pannello alla base del tunnel centrale, utile per richiamare le modalità di guida. A proposito, come sulle ultime vetture di Affalterbach troviamo i due satelliti digitali per selezionare durante la guida le diverse Driving Modes a destra e la risposta di sospensioni, sound e risposta del telaio a sinistra. Solo la EQE 53 AMG, poi, offre a richiesta il sistema MBUX Hyperscreen, con l’enorme pannello unico dove trovano spazio il sistema di infotainment centrale da 17,7 pollici, il quadro strumenti digitale da 12,3 pollici e il secondo schermo per il passeggero, sempre da 12,3”. Bello da vedere, veloce e piuttosto intuitivo, l’MBUX di Mercedes si fa ancora apprezzare, nonostante dal lancio alcune competitor abbiano alzato l’asticella.
A livello meccanico, anche la versione 53 AMG conserva la piattaforma EVA, nativa elettrica, condivisa con la più grande EQS e con gli Sport Utility EQE SUV ed EQS SUV. Con le altre EQE, la 53 AMG è dotata di uno schema sospensivo raffinato, con uno schema a quadrilateri alti all’anteriore e il Multilink dietro. Come sulle altre EQE, anche qui non manca il sistema di quattro ruote sterzanti, che sulla più “piccola” delle berline EQ arriva fino a 4,5 gradi, così come le sospensioni AirMatic, di serie sulla AMG, mentre la novità principale è rappresentata dal powertrain a doppio motore.
Troviamo, infatti, un motore anteriore da 252 CV e quello principale posteriore da 343 CV, per una potenza complessiva di 626 CV e 950 Nm di coppia. A richiesta, poi, è possibile dotare la EQE 53 AMG del pacchetto Dynamic Plus (non presente sul nostro esemplare), che porta la potenza a 687 CV, con una coppia di 1.000 Nm. Le prestazioni sono decisamente ottime: l’accelerazione 0-100 km/h è coperta in 3,5 secondi, per una velocità massima di 220 km/h. La batteria, invece, è la stessa della EQE 350+ che abbiamo provato, con una capacità di 90,6 kWh. L’autonomia, secondo il ciclo misto WLTP, è di 526 km. Il peso? 2.450 kg a secco.
Fin dai primi metri, la Mercedes-AMG EQE 53 ripropone le belle sensazioni delle altre versioni della berlina elettrica tedesca, a partire dalla risposta dei comandi, molto solidi e piacevoli. Convince l’acceleratore dalla corsa piuttosto lunga e molto consistente, che da una bella modularità ad un’auto con così tanta potenza. Grazie alla forma aerodinamica, a velocità autostradale è molto silenziosa e rilassante, mentre in città e nel traffico convince il sistema di frenata rigenerativa, settabile su tre posizioni (nullo, medio e alto), che non porta ad una guida totalmente one-pedal (è sempre presente il “crawling” alle basse velocità) ma convince per una buona logica di funzionamento.
Grazie alle ruote posteriori sterzanti, poi, l’agilità è ottima anche con quasi 5 metri di carrozzeria, mentre chilometro dopo chilometro la EQE 53 AMG si fa apprezzare per l’indole comoda e raffinata anche con 626 CV sotto il piede destro. Selezionando la modalità di erogazione “Reduced” del powertrain elettrico, la potenza si riduce a 343 CV, mentre la coppia è limitata a 360 Nm, permettendo così di godere delle giuste prestazioni senza eccedere, magari in situazioni di scarsa aderenza.
Proprio queste sono state le condizioni con le quali ho provato la EQE 53 AMG, partendo da Livigno per tornare a Milano. Con una superficie mista neve-ghiaccio, erano tante le domande che avevo in mente prima di mettere alla prova un’elettrica su un terreno così insidioso, specie se così potente. Tra le curve innevate sopra Livigno, in modalità Snow riesce a mantenere sempre la giusta aderenza, mentre selezionando le più aggressive modalità Sport e Sport Plus l’ottima piattaforma EVA permette di divertirsi con dei sovrasterzi progressivi e piuttosto goduriosi. Convince anche il suono digitale, che sulla neve permette di rendersi conto anche a livello sonoro quando uno dei due assi perde aderenza.
Su strada “pulita”, invece, i 626 CV riescono a muovere con grande velocità la vettura, che mantiene sempre una grande aderenza e stabilità contenendo al minimo i fruscii aerodinamici. Molto veloce e con un’eccellente aderenza fuori dalle curve, nonostante le dimensioni permette di tenere un passo più che svelto. Quando si vuole andare tranquilli, invece, prevale l’anima raffinata ed elegante della berlina tedesca, che consente una guida in souplesse rilassata e precisa. Peccato solo per i freni, potenti ma che, per forza di cosa, devono fare i conti con oltre 2.500 kg di berlina elettrica, mentre è molto interessante un fenomeno scoperto nella guida sulla neve legato alla frenata rigenerativa.
Come ben sappiamo, infatti, la frenata rigenerativa avviene “trasformando” il motore elettrico in un generatore, andando così a recuperare l’energia cinetica e “frenando” l’automobile nel processo. Sulla EQE, la potenza massima di recupero è di ben 300 kW, e sulla neve ha dato vita ad un fenomeno che mi ha ricordato quasi il “blocco del ponte” tipico di alcune sportive a trazione posteriore. Il risultato è un’attivazione dell’ABS senza toccare il freno, una situazione piuttosto particolare che, sulle prime, stupisce non poco, ma che dopo poco permette addirittura di far girare l’auto più velocemente, riuscendo a garantire ancora più agilità.
Una cosa che, invece, continua a non convincere a pieno è la soluzione pensata da Mercedes per l’interazione tra pedale del freno e frenata rigenerativa. Quando si rilascia l’acceleratore, infatti, il pedale del freno si abbassa da solo come se fosse premuto da un piede invisibile, e lo fa spesso ma non in ogni occasione. Questo, purtroppo, rende complicato capire dov’è il freno in ogni occasione. Non male, infine, l’autonomia. Con la discesa, infatti, l’auto è in grado di mantenere invariata la percentuale di batteria, mentre in autostrada e ad alte velocità riesce ad ottenere un buon consumo medio di 24 kWh/100 km, che è anche il dato medio ottenuto nei 240 km tra Livigno a Milano. In condizioni simili, con temperature di -10 gradi a Livigno e rigide fino a Milano, siamo quindi di fronte ad un’autonomia teorica di circa 380 km.
Concludiamo allora con i prezzi della Mercedes-AMG EQE 53 4Matic+, che parte da circa 126.000 euro in versione “base”. Aggiungendo il solo Hyperscreen, il prezzo sale di oltre 8.700 euro, mentre per avere i freni carboceramici (deleteri in montagna perché devono scaldarsi per ottenere il massimo, ma ottimi con temperature più miti per frenare meglio la vettura), non disponibili sul nostro esemplare, è di 5.124 euro.
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