Ibrido, buone offerte commerciali e una gamma adatta a tutte le necessità. Sembrano, anzi sono, queste le carte che Suzuki ha giocato fin dall’anno scorso e che l’hanno premiata come la Casa in maggior crescita tra le prime trenta del mercato italiano.
Archiviato l’ottimo 2017, il 2018 è iniziato sotto una buona stella. il primo semestre si è chiuso infatti con 17.671 immatricolazioni (+3,97% rispetto al primo semestre 2017) in un mercato in calo del 1,45%, segnando così un incremento di quota di mercato che passa dall’ 1,49% all’ 1,58% del semestre appena concluso.
Guardando al solo mese di maggio, per Suzuki è stato il periodo più produttivo di questo primo semestre, facendo dell’Italia il miglior mercato in tutta Europa. Dicevamo di ibrido ecc, cosa ha quindi permesso alla Casa di Hamamatsu di eccellere sul mercato in un periodo non facile?
Da una parte la strategia commerciale verso i privati, che costituiscono il 90% della clientela Suzuki, primo in Italia su questo canale di vendita. Dal punto di vista marketing lo sforzo di Suzuki in Italia si è rivolto al miglioramento della brand awareness con una presenza costante in ambiti nazional-popolari, come lo sport professionistico (Torino FC, Federazione Italiana Ciclismo, Federazione Italiana Sport del Ghiaccio), quello amatoriale (supporto alle ASD tramite il programma Suzuki è Sport) e nei grandi show (Festival di Sanremo).
La gamma si è confermata quindi molto apprezzata grazie ai prezzi tutto sommato economici e alle qualità dei singoli modelli. Partendo da Swift, da noi provata nella versione ibrida, la piccola della Casa sta conquistando sempre più i favori del pubblico potendo offrire un motore full hybrid a prezzi concorrenziali rispetto alle tradizionali motorizzazioni, così come Ignis, il SUV ultra compatto adatto per la città.
Grande successo riscuotono i modelli off-road, che trovano in Vitara un evergreen pronta ormai a festeggiare i trent’anni da costante punto di riferimento del settore 4×4. Sempre parlando di off-road, presto arriverà la quarta generazione di Jimny (ve l’abbiamo anticipata qui) mentre S-Cross, l’ammiraglia della Casa, si conferma grazie al suo spazio e alla presenza della trazione integrale 4WD AllGrip.
Un grande impatto mediatico e strategico è stato ottenuto anche con la recente campagna “Think Hybrid. Drive Suzuki.”, dedicata alla tecnologia Suzuki Hybrid, che sta ottenendo risultati commerciali eccezionali. A maggio, le ibride Suzuki hanno totalizzato, infatti, un incremento del 41% rispetto allo stesso mese del 2017.
Ciò ha permesso a Suzuki di confermarsi come il secondo costruttore per vendite di auto ibride in Italia, alle spalle di Toyota e davanti a Kia. Rispetto ad altre soluzioni più pesanti, ingombranti e onerose, la tecnologia Suzuki Hybrid può far valere la compattezza, la leggerezza e il costo accessibile, abbinati a un’effettiva capacità di ridurre i consumi e le emissioni nocive.
E quanto Suzuki sia all’avanguardia in materia di mobilità moderna è dimostrato dal fatto che sia l’unico marchio a proporre modelli ibridi sotto i quattro metri di lunghezza dotati anche di trazione integrale, di motore turbo oppure di tripla alimentazione, benzina, ibrida e GPL.
Tutte proposte con un sovrapprezzo di 1.000 euro, le versioni Hybrid di Baleno, Ignis e Swift garantiscono una riduzione dei consumi nel ciclo urbano rispettivamente del 15,5%, del 17,5% e del 17%, senza contare le tante agevolazioni di cui le auto ibride godono ancora in una larga parte delle regioni italiane.
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