A settembre 2022 il mercato auto italia conferma la ripresa già avviata ad agosto dopo 13 mesi consecutivi di flessioni. Il dato del mese indica infatti 110.976 immatricolazioni, con una crescita del 5,4% rispetto alle 105.318 unità di settembre 2021. Nei primi nove mesi le auto nuove immatricolate salgono a 976.055 unità, ma rispetto allo stesso periodo 2021 resta una perdita di circa 190.000 vetture, ossia un calo del 16,3%.
A distanza di ben 2 mesi dall’approvazione, è stato finalmente pubblicato in Gazzetta Ufficiale il DPCM del 4 agosto scorso, un passo necessario per sbloccare l’utilizzo dei fondi destinati agli incentivi per le auto a zero o bassissime emissioni anche da parte delle aziende di noleggio a lungo termine.
Ora però – in modo assai sorprendente – sembra emergere una interpretazione estremamente restrittiva del provvedimento, secondo la quale i fondi destinati al noleggio non sarebbero altri che quelli precedentemente stanziati per il car sharing, e ad oggi largamente inutilizzati, che però ammontano a soli 20 milioni di euro, appena il 5% del totale per un canale che normalmente assorbe il 20% dei volumi di vetture che beneficiano degli incentivi.
“Questa interpretazione svilisce enormemente la portata del provvedimento – sottolinea il Presidente dell’UNRAE Michele Crisci – e non corrisponde affatto alle aspettative del settore, lasciando del tutto irrisolto il problema del pieno utilizzo dei fondi”.
“Voglio augurarmi – prosegue il Presidente dell’UNRAE – che al più presto possa essere trovata una soluzione efficace, anche in via interpretativa, che consenta un’ampia e completa operatività al comparto, potendo beneficiare di quanto stanziato per promuovere la diffusione di veicoli a basse emissioni”.
Commentando i dati di settembre, Crisci afferma: “La forte flessione della quota di auto plug-in scese a settembre al 4% (la seconda più bassa dell’anno) e l’appiattimento di quella delle elettriche pure al 4,5% (dimezzando quasi l’8% di settembre 2021), è un chiaro indice del definitivo esaurimento dell’effetto incentivi 2021 e del fatto che gli incentivi 2022 non siano ancora a pieno regime dopo 3-4 mesi dall’attivazione della piattaforma”.
Segmento A (15,9%): Fiat Panda, Fiat 500, Toyota Aygo X, Hyundai i10, Kia Picanto
Segmento B (38,4%): Lancia Ypsilon, Citroen C3, Dacia Sandero, Ford Puma, Toyota Yaris
Segmento C (28,5%): Jeep Renegade, Volkswagen T-Roc, Fiat 500X, Dacia Duster, Nissan Qashqai
Segmento D (14,0%): Mercedes GLA, Volkswagen Tiguan, Audi Q3, Skoda Octavia, Alfa Romeo Stelvio
Segmento E (2,9%): Tesla Model Y, BMW Serie 5, Mercedes GLE, BMW X5, Mercedes GLE Coupé
Segmento F (0,4%): Porsche 911, Porsche Panamera, Mercedes-AMG GT Coupè 4, Maserati Ghibli, Mercedes Classe S
Benzina (27,2%): Toyota Aygo X, Citroen C3, Volkswagen T-Cross, Volkswagen T-Roc, Peugeot 208
Diesel (19,3%): Fiat 500X, Mercedes GLA, Volkswagen Tiguan, Jeep Renegade, Audi A3
GPL (8,7%): Dacia Sandero, DR 4.0, Renault Captur, Dacia Duster, Fiat Panda
Metano (0,6%): Volkswagen Golf, Volkswagen up!, Skoda Kamiq, Skoda Octavia, Seat Arona
Ibride Full/Mild (35,7%): Fiat Panda, Lancia Ypsilon, Fiat 500, Ford Puma, Toyota Yaris Cross
Ibride plug-in (4,0%): Jeep Compass, Volvo XC40, Lynk & Co 01, Mercedes GLA, Jeep Renegade
Elettriche (4,5%): Tesla Model Y, Fiat 500, smart fortwo, Tesla Model 3, Renault Twingo
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