Secondo i dati diffusi oggi dal Ministero dei Trasporti il mese di giugno si è chiuso con 146.682 immatricolazioni di auto nuove, segnando un +14,4% rispetto allo stesso mese del 2014.
Per Filippo Pavan Bernacchi, presidente di Federauto: “L’inaspettata crescita a doppia cifra è determinata dalla forte spinta delle promozioni commerciali messe in campo da case automobilistiche e concessionari. E’ questa la risposta a chi teorizzava che il mercato, anche se stimolato da una ‘rottamazione governativa’, in questo contesto macroeconomico non avrebbe reagito. Abbiamo la prova che non è così e i clienti si sono accorti che mai come in questo momento si fanno dei veri e propri affari d’oro. Peccato che senza la discesa in campo del Governo questa onda anomala sia destinata ad esaurirsi. Se vi fosse una diversa attenzione potremmo svecchiare il circolante con benefici per sicurezza, ambiente, occupazione e, non ultimo, con forti benefici per le casse dello Stato.”
Aggiunge Carlo Alberto Jura, neo eletto presidente dei concessionari del gruppo FCA: “Per completezza dell’informazione faccio presente che giugno è un mese particolare in cui i dealer traguardano o meno, oltre che l’obiettivo del mese, i bonus del trimestre o del semestre. E questa situazione ha certamente influito sul numero complessivo”.
Secondo i concessionari di tutti gli autoveicoli commercializzati in Italia le iniziative promozionali rendono particolarmente vantaggioso l’acquisto dell’auto, andando a smuovere la sostituzione delle vetture circolanti con più di dieci anni. Questo però al prezzo di un forte ridimensionamento dei margini dei dealer che concorrono con le case automobilistiche all’offerta di prodotti e servizi a condizioni d’attacco. Sforzo che non può continuare e che è destinato a rientrare nella normalità.
Conclude Pavan Bernacchi: “Stiamo uscendo da una violenta crisi che ha di fatto dimezzato la presenza delle concessionarie sul mercato automobilistico italiano. Oggi le imprese rimaste, molto più solide, sono impegnate a trasformarsi e adattarsi investendo in innovazione e nei processi di acquisto e post vendita. L’unico grande assente rimane il Governo a cui rimproveriamo una latitanza nei confronti del nostro settore, a partire dalla materia fiscale che andrebbe completamente rivista e migliorata. Infatti negli ultimi anni si è messo mano alle normative solo per peggiorare le condizioni di chi acquista e utilizza un autoveicolo. Iva agevolata, deduzioni e detrazioni, eliminazione del superbollo per le auto prestazionali: le idee non mancano, gli interlocutori istituzionali quelli sì”.
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