Mercato auto agosto 2020: dopo il lockdown, e i seguenti mesi di lieve ripresa, il mercato automotive torna a respirare ossigeno, a pieni polmoni, grazie agli incentivi statali introdotti dal Decreto Rilancio il 1 agosto. Un’iniezione di denari, e di fiducia, che potrebbe rivelarsi decisivo per salvare le sorti del settore.
“Analizzando i dati delle immatricolazioni del mese di agosto (-0,4%), si riscontrano i primi segni di arresto dell’emorragia dopo mesi di recessione. I ritmi del rinnovo del parco circolante restano, però, ancora bassissimi, e per raggiungere un livello di mercato normale sarà più che mai necessario proseguire nel solco tracciato nelle ultime settimane con l’erogazione degli incentivi per l’acquisto di veicoli a basse emissioni”.
Così si è espresso Michele Crisci, Presidente dell’UNRAE, l’Associazione delle Case automobilistiche estere, nel commentare i risultati del mercato di agosto, diffusi oggi dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti che rileva 88.801 vetture immatricolate, in linea rispetto alle 89.184 dell’agosto 2019. Nei primi 8 mesi il crollo del mercato è ancora pesante: -38,9% con 809.655 unità contro le 1.325.704 del gennaio-agosto 2019, con un consuntivo di 516.000 unità in meno.
“Il mercato – prosegue il Presidente – ha reagito positivamente grazie ai recenti innesti normativi che hanno accompagnato molti consumatori alla sostituzione della propria vettura. Questo, nonostante il cambio repentino delle norme in vigore (con la recente approvazione del Decreto-Legge “Agosto”) e oltre 15 giorni di inoperatività della piattaforma di Invitalia per i nuovi incentivi abbiano creato inevitabili disagi alla clientela e agli operatori del settore. In particolare, questi ultimi sono stati infatti costretti a lavorare nell’incertezza più totale rispetto alla capienza e al residuo dei fondi e, quindi, a post-processare tutta la produzione della seconda metà di agosto“.
Nel Decreto-Legge agosto, infine, è stato concesso all’automotive uno stanziamento, pari a ulteriori 100 milioni di euro, ancora in attesa di specifica destinazione. “A tal riguardo – commenta Crisci – auspichiamo che una parte cospicua di esso possa essere destinata al rinnovo del parco dei veicoli commerciali, tra i più anziani d’Europa, dando così un concreto aiuto alle aziende severamente danneggiate dal lockdown degli scorsi mesi“.
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