Puristi, non me ne vogliate. Per me la Mazda MX-5 RF (Retractable Fastback) per me è la più bella Miata mai realizzata, un po’ per le sue forme sinuose quasi da coupé, un po’ per la sua maggiore esclusività, senza dimenticare il bellissimo movimento di apertura e di chiusura del tetto, un capolavoro di meccanica.
L’abbiamo provata nella sua versione più potente, il suo 2.0, rigorosamente aspirato, da 184 CV. Vediamo com’è la MX-5 RF nella prova su strada, dagli esterni agli interni, passando per il motore e le sue prestazioni.
Lunga 3,91 metri, la Mazda MX-5 RF mantiene le stesse dimensioni e proporzioni della versione spider e conferma le sue firme luminose, sia anteriori, sia posteriori, molto scenografiche quando sono accese.
A parte il bellissimo colore Machine Grey del modello in prova, valida e più sobria alternativa al famoso Soul Red Metallic, la vera differenza tra la RF e la spider classica è nella sezione superiore, dove spicca questo tetto retraibile elettricamente. Con un bel gioco di ingranaggi e movimenti fluidi, la MX-5 RF fa sparire la parte superiore del tettuccio nel posteriore dell’auto in soli 13 secondi (alla velocità massima di 10 km/h), lasciando, invece, il montante posteriore anche quando la vettura è aperta.
Quest’ultimo rimane bucato con il solo deflettore trasparente che evita le fastidiose turbolenze dovute al movimento, infatti, anche d’inverno si può godere della guida en plein air, grazie all’ottimo isolamento dell’abitacolo. Il tutto è completato dai bei cerchi da 17 pollici bruniti, che avrebbero reso ancora di più nella colorazione total black.
Con lo stesso model year che rinnovava la gamma motori, la Mazda MX-5 ha finalmente introdotto la regolazione in profondità del volante (non molto ampia, ma pur sempre presente), che si aggiunge a quelli dei sedili, aiutando anche le persone più alte a trovare la posizione di guida ideale.
Buono, anche se ormai un po’ obsoleto, il sistema di infotainment, composto da uno schermo touchscreen da 7 pollici, dotato di un navigatore, abbastanza rapido e preciso. Per gli amanti della musica, è presente anche l’impianto audio della Bose 9 altoparlanti, una garanzia.
Molto apprezzati i sedili Recaro dell’esemplare da noi provato, comodi e sportivi, rivestiti in pelle e Alcantara e con le casse integrate nel poggiatesta, particolarmente utili durante le telefonate in vivavoce, soprattutto se si considera che l’abitacolo non è così silenzioso. In generale tutti gli assemblaggi sono ben eseguiti e i materiali, anche se alcuni non sono morbidi al tatto, ma piacevoli alla vista.
Un po’ meno comodo il passeggero che soffre del rigonfiamento causato dalla trasmissione, che crea un ingombro ulteriore nella zona delle gambe. Se a questo si unisce l’alloggiamento del portabicchieri estraibile, lo spazio per chi vi sta al fianco è proprio sacrificato.
Sempre a proposito di spazio, il bagagliaio è molto contenuto, pari a 130 litri, come il modello dotato di capote manuale.
184 CV (a 7.000 giri) e 205 Nm di coppia (a 4.000 giri), si uniscono a circa 1.100 kg di peso e si traducono in uno 0-100 km/h in 6,5 secondi e in una velocità massima di 219 km/h. Il cambio è un manuale a 6 rapporti, mentre la trazione è, ovviamente, posteriore.
Non appena seduti si apprezza la posizione di guida, la già citata regolazione del volante in profondità e i morbidi, ma super contenitivi sedili Recaro. Quando si sale sulla MX-5, in realtà si scende nella MX-5 e il vostro fondoschiena è quasi ad altezza asfalto, il che per le sensazioni di guida non potrebbe essere meglio di così.
Premendo il tasto di accensione e il 2.0 sale subito di giri e si assesta ben presto su un sound molto “vecchia scuola”. Fin dai primi chilometri si sente l’ottima spinta e la brillantezza di questo propulsore, che, nonostante sia aspirato, reagisce all’input dell’acceleratore in maniera sempre pronta. Occhio a non stare troppo in basso con i giri, ma in generale l’MX-5 non rimane mai troppo seduta a “pensare”. Per godere al massimo della sportività di questo 4 cilindri da 184 CV occorre comunque salire sopra i 4.000 giri e spingere fino ai 7.500 giri della zona rossa.
L’assetto è rigido, come prevedibile, ma abbastanza morbido da garantire uno scivolamento del posteriore graduale e facilmente gestibile, nonostante il passo corto. Al contempo, il comparto sospensioni riesce a garantire un facile utilizzo in città, dove le buche si sentono, ma non disturbano particolarmente, grazie a questo mix che garantisce un ingresso anteriore in curva molto buono ed affilato, con il posteriore che segue in maniera abbastanza fedele. La MX-5 RF è capace di soddisfare anche chi cerca il sovrasterzo, anche grazie all’assetto molto comunicativo. Se non si disinserisce il controllo di trazione, l’auto effettuerà qualche piccola sbandata, ma si raddrizzerà praticamente da sola, mentre se togliere i controlli il divertimento sarà esclusivamente nelle vostre mani, soprattutto quando l’asfalto è un po’ bagnato. All’ottimo controllo della sbandata contribuisce anche il differenziale autobloccante posteriore, presente di serie.
A tal proposito anche lo sterzo gioca un ruolo molto importante. Sempre abbastanza leggero, il volante offre un comando veramente diretto e preciso, molto godibile tra le curve e nei cambi di direzione repentini. Il vero fiore all’occhiello, però, è un altro.
Quando penso al cambio manuale per eccellenza penso a quello a 6 rapporti di questa Mazda MX-5 RF. Preciso, con una leva corta, affilato e veloce negli innesti come una lama. Questo cambio ti fa dimenticare i migliori automatici, facendoti sentire ancora quel piacere di guida analogico che ormai si sta perdendo. Per questo non si può far altro che ringraziare Mazda.
L’impianto frenante, invece, potrebbe avere un po’ più di mordente. La potenza non è male, così come la modulabilità, ma quando si richiede il massimo alcune volte si ha paura di arrivare lunghi in staccata. In ogni caso più che buono per l’utilizzo quotidiano. Per quanto riguarda il sound, il doppio scarico offre una musica genuina e una timbrica piacevole, anche agli alti regimi, ma sicuramente si potrebbe fare di più.
In autostrada a 130km/h, nonostante si viaggi in sesta a circa 3.000 giri, già dai 120 km/h in su il comfort acustico diventa piuttosto scarso. Per quanto riguarda i consumi, durante il nostro test drive abbiamo registrato un dato di circa 8 l/100 km in un uso misto, dove il dichiarato è di 6,9 l/100 km. Non male.
La MX-5 non trascura neanche la sicurezza, raggruppando le sue tecnologie nel “mondo” i-Activsense, per fornire quel minimo di ADAS che prima mancavano in maniera quasi totale: il supporto intelligente avanzato alla frenata in città (Advanced SCBS) che rileva veicoli e pedoni e aiuta a evitare le collisioni, il Supporto intelligente alla frenata in città (in retromarcia, SCBS Reverse) che rileva veicoli e ostacoli dietro la vettura, oltre al Sistema rilevamento stanchezza del guidatore, il Sistema di riconoscimento dei segnali stradali e la telecamera posteriore.
Cosa manca quindi per renderla l’auto perfetta per ogni appassionato? Un sound più corposo, cerchi di una misura in più e un impianto frenante degno di nota. Dopodiché per me sarebbe la perfetta auto sportiva da prezzo e mantenimento contenuto. La strada, da ormai oltre 30 anni, è quella giusta.
Gli anni passano e i prezzi crescono. Appena lanciata, la Mazda MX-5 RF costava circa 31.000 nella sua versione più potente, cioè con il 2.0 da 160 CV. Oggi, la stessa RF, pari colore, ma con il motore che si è evoluto, parte dal prezzo di 38.600 euro, un aumento di oltre 7.000 euro sul listino prezzi.
Bisogna dire, però, che la dotazione di serie è veramente completa e comprende, tra gli altri accessori, Cerchi in lega da 17″, Sedili Recaro, Barra anteriore a duomi, Climatizzatore automatico, Fari a Led a matrice ALH, Interfaccia Apple Carplay/ Android Auto, MZD Connect con radio digitale DAB, impianto audio Bose, Navigatore satellitare, display a colori da 7″, HMI Commander e bluetooth, Sedili sportivi Recaro riscaldabili, Sensori di parcheggio posteriori, Sistema di frenata di emergenza in città anteriore e posteriore, Sistema di monitoraggio posteriore del veicolo BSM con avviso pericoli in uscita dal parcheggio RCTA, Sistema di riconoscimento stanchezza del guidatore, Sistema rilevazione segnali stradali (TSR), Sospensioni sportive Bilstein e Telecamera posteriore.
Con una lista di elementi così, alcuni anche inediti, non c’è da aggiungere un euro al prezzo già proposto, per un’offerta che pensa a tutto. Infine, per quanto riguarda la concorrenza, l’unica vettura che cercava di contrastare il suo dominio è stata la sorella gemella Fiat/Abarth 124 Spider. Una volta uscita che lei è uscita dal listino, la MX-5 è rimasta sola, ancora più la RF.
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