Tecnologia

Mazda festeggia i 30 anni di musica con Bose: la prima fu la RX-7 FD

Tempo di lettura: 2 minuti

Era il 1991 e proprio in quell’anno iniziò una collaborazione destinata a durare. Sul mercato debuttava la terza serie della Mazda RX-7, la FD, e con lei a bordo facevano capolino i sistemi audio firmati Bose. 

Da allora le due aziende non si sono più lasciate. Già con la RX-7, i requisiti erano molto semplici: bassi potenti e suono d’effetto. Il team di Ryoji Oe si era imbattuto nel sistema Acoustic Wave Cannon di Bose con il suo tubo da 3,6 metri per ricreare nel miglior modo possibile i “bassi”. Ovviamente era impossibile integrare un tale dispositivo su un’auto per altro compatta, così venne studiato un ingegnoso sistema di pieghe e curve che permise agli ingegneri Bose e Mazda di inserire il lungo tubo nella parte posteriore dell’auto senza compromettere lo spazio o la qualità del suono. 

La tecnologia Acoustic Waveguide e la RX-7 hanno reso semplice la riproduzione musicale”, ricorda Mike Rosen, Principal Engineer di Bose Automotive Systems coinvolto nel progetto.

Mazda MX-5: anche l’icona si affida a Bose

La Miata, l’icona che chiunque sa riconoscere, lanciò una nuova sfida. Bisogna fornire un’eccezionale qualità del suono anche a tetto abbassato. Mazda e Bose trovarono anche in questo caso una soluzione alternativa, cioè un commutatore di equalizzazione capace di regolare automaticamente le impostazioni sonore a tetto abbassato mentre gli altoparlanti UltraNearfield incorporati direttamente nei poggiatesta consentono  un’esperienza di ascolto coinvolgente anche a cielo aperto. 

Oggi a tutto ciò si associa la tecnologia di compensazione del rumore AudioPilot di Bose capace di monitorare continuamente la rumorosità ambientale e regolare automaticamente la riproduzione audio in base a qualsiasi variazione del contesto, quali i disturbi aerodinamici e indotti dal fondo stradale. 

Dal 2019, con il restyling, i woofer sono stati spostati i woofer sono stati spostati dai pannelli delle portiere ai lati della plancia sopra le zone poggiapiedi. Questo nuovo posizionamento non solo libera spazio per tasche più grandi nelle porte, ma contribuisce anche a una migliore esperienza sonora, dato che la forza dei bassi viene riflessa contemporaneamente dal pavimento, dalla paratia tagliafuoco e dall’area dei poggiapiedi. Questo effetto di proiezione dall’angolo crea una riproduzione dei bassi straordinariamente ricca e d’effetto, che non risulta né dominante né soggetta a distorsioni.

Inoltre, le casse dei bassi ai lati della cappottatura sono integrate da un subwoofer aggiuntivo nella parte posteriore per “uniformare” in tutto l’abitacolo le prestazioni a bassa frequenza. La nuova configurazione, adeguatamente denominata BassMatch, mostra tutto il suo potenziale nella Mazda MX-30 totalmente elettrica. 

Tommaso Corona

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Tommaso Corona
Tag: Mazda

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