Novità

Mazda 6e, ecco l’elettrica dal prezzo intelligente: si parte da 43.850 euro

Tempo di lettura: 7 minuti

Presentata oggi in anteprima nazionale a Roma, la Mazda 6e segna il debutto della prima berlina elettrica della Casa di Hiroshima, nonché la prima vettura a zero emissioni del brand nipponico pensata per fare grandi numeri. Dopo la sperimentale MX-30, vettura con diverse frecce al suo arco ma che denotava quanto Mazda stesse cercando la ricetta giusta per la sua elettrica, arriva sul mercato una berlina elettrica dallo stile di sicuro impatto, bella e filante, dotata di dimensioni generose e di un prezzo molto interessante.

Grazie alla collaborazione con il colosso cinese Changan, con il quale Mazda ha in essere una collaborazione da oltre 20 anni per la produzione dei suoi modelli per il mercato cinese, la Mazda 6e è realizzata insieme alla Casa cinese e costruita dalla Changan-Mazda nel Paese del Dragone. Questa scelta ha permesso a Mazda di accedere alla piattaforma elettrica e a diverse tecnologie del marchio Changan, nonché di contenere il prezzo di listino rendendolo decisamente concorrenziale. La Casa nipponica definisce questa nuova 6e “la Mazda più tecnologia di sempre”, e crede di poter ottenere grandi soddisfazioni da questa berlina da quasi 5 metri. Scopriamo allora tutto sulla Mazda 6e, dal prezzo al design alla meccanica.

Prezzo Mazda 6e: vuole rivaleggiare con Seal e Model 3

Sebbene questa berlina da quasi 5 metri abbia diverse frecce al suo arco, è bene partire dalla caratteristica più inattesa di questo progetto, il prezzo della Mazda 6e. Grazie alla collaborazione con Changan, alla produzione cinese della berlina e ad una politica prezzi molto aggressiva di Mazda Europa, il listino della 6e è molto intelligente, soprattutto considerando le dimensioni e i contenuti offerti. Vediamo, allora, nel dettaglio il listino prezzi della Mazda 6e:

  • Mazda 6e EV Takumi, da 43.850 euro
  • Mazda 6e EV Takumi Plus, da 45.500 euro
  • Mazda 6e EV Long Range Takumi, da 45.450 euro
  • Mazda 6e EV Long Range Takumi Plus, da 47.100 euro

Analizzeremo più tardi le differenze tra la versione EV “base” con batteria LFP e la versione Long Range con batterie LFP, che come vediamo sono separate da un sovrapprezzo di soli 1.600 euro, rendendo più interessante di quanto sembri il confronto e la destinazione d’utilizzo delle due versioni. Anche le differenze tra i due allestimenti, Takumi e Takumi Plus, è piuttosto contenuta come anche fa intuire il nome. Nel dettaglio, la versione “d’accesso” è già molto completa.

Tra la dotazione di serie della Takumi, infatti, troviamo cerchi da 19 pollici, sedili elettrici riscaldabili e ventilati con memorie, guida autonoma di Livello 2, tetto panoramico termoriflettente (privo di tendina), vetri posteriori scuri, quadro strumenti digitale da 10,2 pollici, Head-Up Display proiettato sul parabrezza con una diagonale equivalente a 50 pollici, infotainment da 14,6 pollici e impianto audio Sony a 14 altoparlanti. Standard su tutte le versioni c’è anche il sistema di telecamere a 360 gradi, il portellone posteriore elettrico e il sistema di ventilazione a pompa di calore.

La Takumi Plus, quella che Mazda ha presentato durante l’anteprima nazionale, aggiunge un abitacolo più raffinato con interni in pelle Nappa marrone con inserti in tessuto scamosciato su sedili, plancia e pannelli porta, la tendina elettrica per il tetto panoramico e la stessa dotazione di serie della Takumi, il tutto per un sovrapprezzo di 1.650 euro. L’unico optional per entrambe è rappresentato dalla verniciatura metallizzata, che nel caso del noto Soul Red Crystal è pari a 1.550 euro, oltre al gancio traino elettrico, offerto a poco meno di 1.500 euro.

Il posizionamento della Mazda 6e è decisamente aggressivo, considerando anche l’appeal e la fama del marchio Mazda, la presenza di 6 anni di garanzia del costruttore su tutta l’auto, di 10 anni sulla batteria e di offerte veramente aggressive in fase di lancio, con un pagamento rateale che parte da 499 euro al mese. Le rivali dirette sono due delle berline elettriche più apprezzate in Europa, la BYD Seal U e la bestseller Tesla Model 3, entrambe più potenti e proposte intorno ai 45.000 euro, ma più piccole della nippo-cinese 6e.

Che cos’è la Mazda 6e? Non è “solo” una Mazda Made in China

Prima di parlare di stile e qualità costruttiva, è bene capire meglio che cosa sia questa Mazda 6e. Sebbene da fuori possa sembrare una Mazda in tutto e per tutto, l’interno fa capire che non è un prodotto interamente sviluppato da Hiroshima, con infotainment e comandi inediti. Le dimensioni della Mazda 6e sono generose, da ammiraglia, e rendono ancor più interessante il prezzo

Come detto in apertura, infatti, la 6e è frutto della joint-venture tra Mazda e Changan, Casa cinese dai grandi numeri in Asia, che ha sviluppato insieme al brand giapponese questa berlina. La base di partenza è quella della Deepal L07, con la quale condivide la piattaforma meccanica e tecnologia, e deriva dalla Mazda EZ-6, versione più vicina alla Deepal venduta in Cina.

Rispetto alla EZ-6, Mazda ha effettuato diverse modifiche per realizzare la 6e, un modello pensato per Giappone ed Europa. Nel dettaglio, le modifiche hanno riguardato il sistema di infotainment, da 14,6 pollici con processore Snapdragon 8155, ora reso più “occidentale”, la taratura di sterzo, sospensioni e motore, la qualità dell’abitacolo e gli assemblaggi nonché piccoli dettagli che rendono più “a misura d’Europa” la Mazda 6e.

Meccanica Mazda 6e: due batterie, due destinazioni d’utilizzo?

La piattaforma meccanica di derivazione Deepal, poi, porta la Mazda 6e ad avere un layout meccanico decisamente raffinato, con sospensioni McPherson all’anteriore e Multilink dietro, così come una ripartizione dei pesi 50:50, il tutto alla ricerca del tipico piacere di guida Mazda Jimba Ittai, “la perfetta unione tra cavallo e cavaliere”. In questo senso va anche la posizione del motore sull’asse posteriore, seguendo così la MX-5 e la CX-60 nell’offerta di vetture Mazda con la trazione “dalla parte giusta”.

Il motore è sempre singolo e la trazione posteriore in accoppiata ad entrambi i pacchi batteria, cambiando leggermente nell’erogazione della potenza. La versione d’accesso della Mazda 6e è la EV, che possiamo chiamare “Standard Range”: sotto la scocca si nasconde una batteria con tecnologia LFP da 68,8 kWh, che secondo Mazda permette un’autonomia nel ciclo misto WLTP di 479 km. Il motore elettrico, poi, ha 258 CV e 320 Nm di coppia, copre lo 0-100 km/h in 7,6 secondi e spinge fino a 175 km/h (autolimitati).

La tecnologia LFP (litio-ferro-fosfato) ha una minore densità energetica rispetto alle tradizionali NMC, ma è più sicura in caso di incidente, può caricarsi più in fretta e ha una migliore resistenza ad usura, sbalzi termici e cicli di carica Fast. Non stupisce, quindi, sapere che la versione “Standard Range” può arrivare ad una potenza massima di ricarica di 165 kW, che permette di passare dal 30 all’80% in soli 15 minuti.

Più lenta la ricarica del pacco batterie più grande, quello della EV Long Range. Sotto la carrozzeria di questa versione si nasconde una tradizionale batteria NMC (nichel-manganese-cobalto) da 80 kWh, che permette, secondo il ciclo misto d’omologazione WLTP, di percorrere fino a 552 km con una ricarica. La potenza del motore elettrico, però, scende a 245 CV, per prestazioni leggermente meno rapide (0-100 km/h in 7,8 secondi), mentre a diminuire parecchio è la potenza di ricarica. Sfruttando una colonnina rapida in corrente continua, infatti, si arriva a 90 kW di picco, per una ricarica dal 30 all’80% che impiega 35 minuti, 20 in più della batteria LFP. Il peso, infine, è identico, fissato a 1.953 kg in ordine di marcia.

Stile Mazda, produzione Changan: come appare e come è fatta la Mazda 6e

Sono queste, quindi, le caratteristiche tecniche ed economiche della Mazda 6e, che semplicemente leggendo il listino e la scheda tecnica potrebbe già avere il suo appeal. Ciò su cui punta con forza Mazda è, però, lo stile. Rispetto a molte altre elettriche, la Mazda 6e non cerca di enfatizzare proporzioni “da elettrica” come il muso corto, l’enorme passo o la coda corta, ma anzi porta ad una nuova applicazione l’apprezzato Kodo Design, il linguaggio stilistico di Mazda da oltre un decennio.

Se già la precedente Mazda 6 era una delle berline più belle sul mercato, questa 6e rappresenta un riferimento nel segmento delle berline elettriche. Affilata, pulita e armonica, riesce ad unire l’aggressività della calandra alla tecnologia, con nuovi fari full LED su due livelli che si uniscono alla mascherina carenata che, per la prima volta, è retroilluminata. La fiancata è molto pulita e muscolosa, con maniglie a filo con la carrozzeria che fanno il paio con i vetri senza cornice, un tocco di classe e sportività che non guasta su un’auto con queste linee.

La coda tronca, immancabile su un’elettrica per i suoi enormi vantaggi a livello aerodinamico e di efficienza, è molto ben armonizzata con il resto della vettura per merito di un lunotto inclinato ma non esagerato, per una linea da berlina coupé elegante e non esasperata. Il merito di questa armonia è anche della raffinata firma luminosa a LED a tutta larghezza con tecnologia 3D e delle soluzioni estetiche originali.

In coda, il logo Mazda è sostituito dal nome del brand per esteso, mentre è presente uno spoiler elettrico che si estende sopra i 90 km/h o alla pressione di un tasto. La coda tronca permette poi la presenza di un portellone posteriore completo di lunotto, per una 5 porte che rivela un bagagliaio da 465 litri, aumentabili a 1.064 abbattendo il divano e al quale si aggiunge un frunk, un bagagliaio anteriore da 72 litri.

Salendo a bordo, gli interni della Mazda 6e convincono per una qualità costruttiva e un’attenzione ai dettagli in linea con gli ultimi prodotti Mazda, e decisamente superiore a quanto il prezzo farebbe intuire. La Takumi Plus, poi, colpisce con rivestimenti in simil-radica sui pannelli porta e con l’appagante scamosciato color cuoio su sedili, pannelli porta e sulla plancia, che complice l’illuminazione indiretta personalizzabile ha la sua spiccata personalità.

A dominare la vista è, ovviamente, l’enorme display da 14,6 pollici del sistema di infotainment. Purtroppo non è presente il comodo rotore visto sulle altre Mazda, sostituito da un classico pannello touch. Sebbene, poi, il sistema sia stato rivisto per i gusti europei, è ancora visibile l’origine cinese del progetto. Il sistema multimediale ha una grafica semplice ma con tante opzioni, una grande quantità di comandi e un’interfaccia simile agli smartphone, tanto completa quanto non troppo raffinata.

Più “Mazda”, invece, il quadro strumenti digitale, con l’enorme Head-Up Display che andrà testato poi in fase di guida. La posizione di guida appare buona, in attesa di provarla su strada, mentre mi ha lasciato un po’ perplesso il divano posteriore. Lo spazio è ottimo sia in altezza, non scontato vista il lunotto inclinato, che per le gambe, con tantissimi centimetri a disposizione anche dei più alti. A non convincere è il pavimento molto alto, che crea un angolo piuttosto acuto a livello delle ginocchia. Evidente il compromesso fatto per alloggiare le batterie sotto il pianale, ma sotto questo aspetto ci sono rivali che fanno meglio.

Com’è, quindi, questa Mazda 6e? La nuova nata della Casa di Hiroshima è un’automobile dallo stile riuscito, che colpisce, ma che ha altro oltre ad una “bella faccia”, a partire da un prezzo davvero interessante, che la rende una temibile rivale per le elettriche intorno ai 40.000 euro. Mazda, infatti, ha pensato a offerte di lancio molto aggressive, con vantaggi cliente fino a 6.000 euro e il noleggio a lungo termine (fatto in collaborazione con Arval) proposto a 589 euro al mese per i privati e a 549 euro + IVA per i clienti business. Basterà per rivaleggiare la Tesla Model 3? Tanto farà la dinamica di guida: se dovesse davvero comportarsi come una Mazda, potremmo essere di fronte ad un’inattesa oustider nel mondo delle elettriche.

Giulio Verdiraimo

Share
Pubblicato di
Giulio Verdiraimo
Tag: 6eMazda

Recent Posts

Prova Mazda 3 2025: è lei la compatta più equilibrata? Come va con il 2.5

Quante volte sentiamo dire che l’innovazione tecnologica a tutti i costi è l’unica via per…

2 days ago

Batterie allo stato solido: a che punto siamo per Stellantis

Stellantis compie un passo decisivo verso il futuro dell’elettrico grazie alla collaborazione con Factorial Energy,…

2 days ago

Nuova Jeep Compass 2025: cosa sappiamo prima del debutto ufficiale

La nuova generazione della Jeep Compass è ormai alle porte e, sebbene il debutto ufficiale…

2 days ago

Multa da 46 euro si trasforma in incubo da 18.000 euro: la folle storia di un automobilista ostinato

Quella che sembrava una banale multa per eccesso di velocità si è trasformata in un…

2 days ago

Leapmotor raddoppia: anteprima mondiale per la B01, debutto globale per il SUV B10

Al Salone Internazionale dell’Auto di Shanghai 2025, Leapmotor ha messo in scena una vera e…

3 days ago

Michelin accelera sul digitale: accordo con Thales

Michelin, colosso globale della produzione di pneumatici, compie un passo strategico verso la digitalizzazione del…

3 days ago