Esperienze

Maserati Innovation Lab: il futuro del Tridente parte da qui

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La rivoluzione Maserati è solo all’inizio. È notizia, ormai, di qualche mese fa, il cospicuo piano d’investimenti che darà nuova linfa vitale al Marchio modenese. Nel 2020, che bella partenza, è attesa la nuova super sportiva, progetto top secret, poi il nuovo SUV, per terminare, nel 2021, con le nuove GranTurismo e GranCabrio. Siamo stati a Modena e, dopo aver assistito all’unveiling ufficiale dell’affascinante GranTurismo Zéda, vogliamo raccontarvi un’altra eccellenza italiana, il Maserati Innovation Lab .

Inaugurato nel settembre 2015 in via Emilia Ovest, è qui che nascono le Maserati del futuro e le idee dalle quali prendono vita bozzetti e prototipi. Un mondo “chiuso”, solo al pubblico, poiché basta passeggiare per i grossi open space per percepire subito che l’aria è frizzante (età media 37 anni: quasi la metà dei dipendenti sono under 35 e il 20% addirittura under 30) e che Maserati ha deciso, in via del tutto eccezionale, di aprire a noi curiosoni della stampa.

All’Innovation Lab si è parlato di futuro più che di passato: non potendo svelare tutte le sue carte, per quello ci sarà tempo già nei primi mesi del 2020, il Tridente ha voluto “aprirsi” sul dietro le quinte dei processi digitali a supporto dello sviluppo prodotto: l’attenzione per il cliente, infatti, e lo si nota subito, è inserita nel mondo della simulazione virtuale con un mix esclusivo tra hardware e software.

Il Maserati Innovation Lab in pillole

Il polo di Sviluppo Prodotto (o Direzione Tecnica) si avvale del lavoro di più di 1.500 tecnici (suddivisi nelle sedi di Modena in Via Emilia Ovest, in Viale Ciro Menotti, Via delle Nazioni, nella sede di Grugliasco (TO) e di Balocco (VC)). Il Maserati Innovation Lab, in Via Emilia Ovest, si estende per una superficie totale di 33.744 mq (dei quali 14.000 mq coperti e 19.744 mq scoperti): qui lavorano più di 1.100 persone, provenienti da 17 paesi diversi. L’organizzazione è cresciuta notevolmente negli ultimi anni attraendo i migliori talenti provenienti dalle principali università italiane, con le quali Maserati collabora attivamente. 

Ma cosa abbiamo visto, di concreto, al Maserati Innovation Lab? Ve lo spieghiamo subito.

Partiamo dal simulatore Dinamico di ultima generazione DiM (Driver-in-Motion), il più avanzato e moderno esemplare presente in Europa, supporta gli ingegneri Maserati nello sviluppo di tutti i nuovi modelli. Si sente tanto parlare di simulatori, e non certo da ieri, ma quello che abbiamo potuto ammirare dal vivo è davvero un gioiello della tecnica, davvero utile per provare ore e ore senza consumare un filo di benzina (si calcola un risparmio netto vicino al 40%).

Il simulatore permette di testare veicoli su piste diverse nella stessa giornata, così come è possibile simulare strade pubbliche e altri tipi di percorso. Le modifiche al veicolo sono possibili con pochi clic e questo facilita i confronti e l’analisi dei dati raccolti. La vera innovazione è la presenza di ben nove attuatori (con tre gradi di libertà per la piattaforma inferiore e sei per quella superiore), rispetto ai sei attuatori di molti simulatori della concorrenza. Tutto ciò consente agli ingegneri di analizzare con precisione la dinamica della vettura, oltre alle performance di guida e al comfort, tutto su una stessa piattaforma in movimento.

Sapete chi è sceso dal simulatore del Maserati Innovation Lab dopo una dimostrazione a bordo di un esemplare di Levante Trofeo sul circuito del Mugello? Niente meno che il grande Andrea Bertolini, ex campione FIA GT e uomo simbolo del Tridente, e non solo. Il pilota Maserati ci spiega i vantaggi che si nascondono dietro l’uso del simulatore e, a domanda diretta su un possibile confronto con quello sito a Maranello, dedicato esclusivamente allo sviluppo della F1, ci risponde con un grande sorriso, segno della bontà di questa eccellenza nascosta nelle segrete stanze dell’Innovation Lab.

Simulatore Statico: e di colpo nebbia fu

Il Simulatore Statico è il punto di partenza di tutta l’esperienza nel mondo della simulazione per Maserati. Il sistema è composto da un cockpit, tre proiettori e un’elevata potenza computazionale. Si tratta di un sistema che aiuta gli ingegneri ad avere, nella prima fase del processo di sviluppo, un feedback immediato da parte del driver e contribuisce pesantemente al processo di validazione dei nuovi modelli.

Si possono aggiungere infatti nel software di controllo sottosistemi reali come sterzo e freno, ABS e ESC per creare dei test che connettono componenti fisici con parti simulate in modo da diventare il banco di prova per lo sviluppo dei nuovi veicoli in tutte le loro caratteristiche (ecco il perchè della nebbia, ottenibile con un semplice clic). Si possono, infine, sviluppare, sperimentare e validare sistemi di ausilio alla guida in un ambiente sicuro, riproducendo gli scenari complessi che si possono trovare in ogni parte del mondo.

I laboratori per lo sviluppo della “User eXperience”

Questi laboratori sono invece fondamentali nella progettazione delle interfacce uomo-macchina, una delle maggiori sfide che attendono Maserati per affrontare il futuro, senza contare la parte tecnica dovuta all’elettrificazione. Basti pensare all’evoluzione subita dal mondo automotive in questi ultimi anni per dedurre quanti scenari di interazione multisensoriale si siano creati tra il conducente e il veicolo, spesso totalmente nuovi.

La progettazione integrata dell’esperienza utente è favorita: dall’efficacia e coerenza degli avvertimenti visivi, a quelli acustici o aptici in modalità di guida altamente automatizzata, dal livello di distrazione dalla guida generato dalle operazioni più frequenti, alla raggiungibilità dei comandi, fino alla completezza dell’informazione nelle diverse modalità di guida.

Due esempi: lo skylight simulator (foto di copertina), progettato per riprodurre le condizioni di illuminazione in tutte le ore del giorno, in qualunque periodo dell’anno e in qualsiasi coordinata geografica. Qui si approfondiscono le problematiche relative ai riflessi con l’obiettivo di evitare disturbi durante la guida, mantenendo soluzioni accattivanti per forme, materiali, finiture e colori.

Il laboratorio di psicoacustica. invece, è dove viene sviluppata la “colonna sonora” delle future Maserati: l’acustica dei comandi, degli avvertimenti sonori degli ausili alla guida e … tanto altro! Sarà un 2020 ricco di avvenimenti quello di Maserati, non resta che aspettare e fare un plauso al lavoro di tante persone, prima di tutto appassionate!

Tommaso Corona

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Tommaso Corona
Tag: Maserati

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