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Marchionne e la F1: guerra aperta con Liberty Media

Tempo di lettura: 2 minuti

Sergio Marchionne, presidente della Ferrari, a margine dell’intervista dei media internazionali al Salone Internazionale di Ginevra 2018, non si è tirato indietro sulle domande inerenti alla F.1 punzecchiando, e non poco, i vertici di Liberty Media, i nuovi padroni commerciali della massima serie dell’automobilismo. Ecco cosa come si sta evolvendo, attraverso queste righe, il rapporto tra Marchionne e la F1.
Ci sono state scelte controverse riguardo le Grid Girl in F1, lei cosa ne pensa in qualità di Presidente Ferrari?

Non credo che questa sia un’offesa al pubblico infatti trovo strana questa scelta di Libery Media.

Un commento sulla stagione 2018 della Ferrari in F1?

Sarà dura ma oggi è impossibile fare un confronto con la Mercedes, fino a Melbourne è tutto da scrivere. La squadra è buona, ce la giochiamo in pista. 

Alfa Romeo entra in F.1 con Sauber tramite motore Ferrari. Agag (CEO Formula E) vi desidera, quale sarà il futuro di FCA nelle corse?

Oggi non vedo il ritorno commerciale di questo tipo di attività, nel futuro vedremo. Con Agag mi sento spesso e stiamo valutando tutte le opzioni.

Vedremo mai il Marchio Maserati su Haas?

Vediamo prima come va Alfa Romeo con Sauber. Oggi pensare a un motore 100% Alfa in Sauber è irrealizzabile al momento, farlo per Haas diventerebbe un impegno troppo importante ma non escludo questa possibilitò in futuro.

Oggi crede di più nel progetto di Liberty Media?

In parte, credo si debba fare una scelta più chiara sul DNA di questo sport (F.1). La Ferrari per ragioni storiche non può pensare di fare parte di una sorta di “Nascar” e Liberty in questo senso sembra girare la testa dall’altra parte. La F.1 è sviluppo tecnico, tecnologia ai massimi livelli. Capisco i loro interessi commerciali ma l’aspetto tecnico della massima serie dell’automobilismo non può prescindere da questo discorso. 

Si rischia di perdere il vero DNA della F1?

Noi continuiamo a credere nella possibilità che ci sia un progetto condiviso da tutti che dia un futuro alla F1. Vogliamo quindi una strada chiara e netta su quello che sarà il futuro della specialità, ricordiamo che Ferrari ne ha fatto la storia e continua a farla. Non vogliamo quindi che questo DNA venga diluito da ragioni commerciali. Se la Ferrari diventa uguale alla Mercedes, una sorta di monomarca, cade tutto il nostro interesse a partecipare. 

La Power Unit Ferrari promette bene? (ne dovranno bastare tre per tutta la stagione, ndr)

I ragazzi a Maranello sono fiduciosi e quindi lo sono anche io. Mi fido ciecamente della Scuderia e di Arrivabene.

Tommaso Corona

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Tommaso Corona

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