Lotus “riparte” da Milano, e torna protagonista nel panorama automobilistico italiano, con il Lotus Limitless Tour. Nei giorni scorsi presso la sede di Garage Italia l’entourage della “nuova” Lotus, quella nata con il coinvolgimento diretto della cinese Geely, ha presentato il nuovo che avanza dello storico Marchio fondato da Colin Chapman nel lontano 1948. Presenti l’Eletre, la novità assoluta nonchè primo (storico) SUV del Marchio inglese subito rinominato primo hyper SUV al mondo: potenze comprese da 600 a 1.000 CV in base alle versioni, 0-100 km/h in meno di 3 secondi e, nonostante un peso importante, non è detto che anche il buon Colin Chapman avrebbe accettato con gioia l’arrivo della Eletre.
Lotus, quindi, torna in Italia e lo fa in maniera ufficiosa più che ufficiale. Per i programmi più dettagliati, che si concretizzeranno nel corso del 2023, dovremo aspettare quanto meno la prossima primavera. Già vedere, insieme, Emira, Evija e la già citata Eletre ha fatto da palcoscenico alla presentazione di quello che vuole essere il presente e il futuro di Lotus tra l’Emira, ultima endotermica vecchio stampo, rigorosamente endotermica, e modelli come l’Evija, hypercar elettrica, e l’Eletre con il suo grande carico di innovazione e i quattro posti.
Focus su Eletre, quindi, sui quali le bocche sono ancora cucite al capitolo prezzi, che verranno annunciati ufficialmente entro la fine di ottobre (anche se si può pre-ordinare versando un acconto di 2.500 euro). In attesa di maggiori aggiornamenti sul primo SUV della Marca inglese, all’evento era presente anche Elisa Artioli, anello di congiunzione tra la Lotus di prima e la Lotus di oggi. Dietro c’è sempre Lotus Cars e la storica sede di Hethel, dove sono stati stanziati fondi importanti per impostare il futuro e dove è stata prodotta anche l’ultima Elise che appartiene proprio a colei che ne ha ispirato il nome durante la gestione dell’imprenditore Romano Artioli negli anni ’90.
Peter Horbury, Senior Vice President Design Lotus Group, ha commentato: “La Eletre rappresenta una rara opportunità creativa nel campo della progettazione di auto ad alte prestazioni: la possibilità di partire da un foglio bianco e sviluppare un veicolo completamente nuovo, che porta il brand in una direzione completamente diversa. C’è stato un rapporto di lavoro molto stretto e grande collaborazione tra gli studi di progettazione Lotus di Warwickshire e Hethel. Il risultato è un ‘Hyper-SUV’ veramente diverso da quelli presenti sul mercato; il propulsore elettrico ha ispirato un design ‘cab-forward’ che riprende l’iconico layout a motore centrale delle auto sportive Lotus, creando un look e una posizione unici nel segmento dei SUV. L’arrivo della Eletre segna l’inizio di una nuova era di SUV elettrici puri“
Per Lotus quel passato fatto da sportive leggere e lontanissime da ciò che oggi è la nuova Lotus non rappresenta qualcosa da dimenticare, anzi. Rappresenta qualcosa da cui trarre beneficio per progettare il futuro, un futuro che deve essere più sostenibile. I piani di crescita in Europa sono guidati dalla sede europea di Amsterdam, Paesi Bassi. Nel corso del 2023 Lotus avrà nuove sedi in diversi paesi europei, tra cui l’Italia. Il team lavorerà sui piani legati alla Eletre e sugli altri tre modelli “lifestyle” che verranno lanciati nei prossimi quattro anni.
L’obiettivo conclamato è di arrivare al 2028, anno dell’ottantesimo anniversario, con 100.000 auto vendute globalmente negli anni che ci separano da questo traguardo. Design, sviluppo e produzione saranno divisi fra Regno Unito, Europa e Cina.
Eletre, quindi, si fa conoscere con i dati che fino a oggi ci sono stati dati a disposizione: 600 CV, che cresceranno, fino a 350 kW di capacità di ricarica (in DC), autonomia di 400 km in 20 minuti, fino a un massimo di 600 km. La filosofia del design “Carved by Air” (scolpito dall’aria) che ha ispirato la Evija e la Emira è immediatamente riconoscibile: l’assenza del motore a benzina sotto il cofano ha permesso una marcata libertà creativa, permettendo l’apertura di diversi sfoghi aerodinamici che migliorano il flusso e quindi l’efficienza. All’interno è presente anche l’ultima novità della tecnologia touch-screen OLED, un’interfaccia che consente di accedere al sistema avanzato di infotainment dell’auto che, all’occorrenza, si ripiega automaticamente. Lo schermo è anche il cuore della serie di sistemi avanzati di assistenza alla guida (ADAS), molti dei quali sono progettati a prova di futuro, per far sì che le nuove funzionalità possano essere abilitate tramite aggiornamenti Over The Air (OTA).
Eletre in alcune lingue dell’Europa orientale significa “venire alla vita”, ed è un collegamento appropriato, perché il veicolo segna appunto l’inizio di un nuovo capitolo nella storia di Lotus.
Giuseppe Mele, Director Brand & Pr Lotus Cars Europe, che abbiamo avuto l’occasione di intervistare per uno scambio di battute, ha commentato: “Lotus si sta trasformando da azienda britannica focalizzata sulle auto sportive, a brand globale impegnato nella produzione di auto ad alte prestazioni. Il viaggio è iniziato nel 2018, guidato dalla nostra strategia di lungo termine che definirà cosa Lotus sarà nel 2028, quando celebrerà l’80esimo anniversario. È emozionante plasmare un marchio con una tradizione così iconica e infondere il suo DNA nella futura promessa del brand”.
Lotus Emira, l’abbiamo vista qui finalmente dal vivo e ci ha colpito per le sue forme. Arriva in queste settimane nei concessionari affiliati Lotus la First Edition con il V6, la versione AMG è confermata per il 2023?
“Sì, stiamo consegnando le First Edition V6 con qualche ritardo dovuto al momento che sta vivendo il mondo dell’auto. Senz’altro vedremo nel 2023 il 2.0 AMG sotto la carrozzeria dell’Emira“.
In merito al ritorno in pianta stabile in Italia dal 2023 state pensando anche a programmi dedicati ai clienti? Penso ai track day.
“Abbiamo tutto in mente, ci saranno track day, test drive e tantissime altre attività. Non avremo più concessionari quindi è nostro compito e dovere far provare le auto ai nostri clienti. Faremo attività un po’ particolari come ad esempio dare una macchina come la Eletre per un test drive prolungato così da capire a 360° la vettura“. ù
Tre aggettivi per ognuna delle novità che abbiamo visto a Milano (Emira, Evija ed Eletre)?
“Per Eletre elettrica in tutti i sensi, Evija futuristica e unica nel suo genere, capace di mantenere la sua bellezza anche tra vent’anni; per Emira non basta un aggettivo, è l’auto che racchiude tutto il DNA di Lotus“.
Un’ultima domanda, quasi romantica: Colin Chapman sarebbe orgoglioso di voi?
“Molto, ne abbiamo parlato tanto con suo figlio. Vi racconto un aneddoto: ci ha raccontato che suo padre avrebbe desiderato creare un’auto familiare sotto il Marchio da lui fondato ma non fece in tempo. Colin è stato un grandissimo innovatore, davanti a Eletre e Evija probabilmente sarebbe rimasto stupito al di là dell’elettrico“.
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